Consiglio di ascoltare "TEACH ME HOW TO BE LOVED" di Rebecca Ferguson durante la lettura, perché è la canzone che mi ha ispirata a scrivere questa cosa.






Sono settimane che quel ragazzo riccio continua ad assistere ai suoi spettacoli, ed ogni giorno, ripetutamente, lo aspetta all’uscita, lo accompagna a casa e gli chiede di dargli una possibilità.
 
Rispetto, interesse, attenzione.
 
Louis non ha mai visto tutto questo nelle parole, nei gesti e negli sguardi di André.
 
Se ripensa alla sua vita in Francia, non c’è niente che gli ricordi un momento di felicità.
 
Aveva scoperto di aspettare un figlio in una giornata di Novembre e aveva deciso di dirlo subito a quello che, nonostante tutto, credeva fosse l’amore della sua vita. Aveva organizzato un pomeriggio all’ombra della Torre Eiffel, aveva comprato i suoi dolci preferiti e una volta che si erano seduti sul prato, gli aveva dato una cartolina con un bimbo sorridente su cui aveva scritto: “Auguri! Sarai papà!”. Ma non un sorriso, non un ti amo. Niente di niente.
André aveva strappato la cartolina e tutti i suoi sogni di felicità, andandosene senza dire neanche una parola.
E una volta scoperta la sua gravidanza, anche sua madre lo aveva messo alla porta.
 
Appena diciassettenne, Louis si era ritrovato in attesa di un bebè, senza casa e senza nessun sostegno.
Tra le lacrime riuscì a raccattare i suoi vestiti e i pochi risparmi che aveva, e spostò la sua vita in Inghilterra, con la voglia di ripartire da zero, di concentrarsi solo sulle sue certezze: avrebbe portato a termine la sua gravidanza, avrebbe lavorato e guadagnato a sufficienza per mantenere entrambi.
 
Un piccolo acquario nel Cheshire cercava personale e lui si era subito fatto avanti, mettendo in chiaro la situazione. La donna che se ne occupava, intenerita dalla sua storia, si mise a disposizione e decise di aiutarlo.
 
A distanza di 10 anni Louis ha la sua vita, che dondola tra colazioni fatte di corsa, compiti, incontri con le maestre di sua figlia e delfini a cui badare.
 
Poi c’è Harry, che lo osserva da lontano, che non lo giudica per le sue scelte e lo fa sentire apprezzato.
C’è Harry che gioca con Evelyne, e le racconta storie senza senso, facendola ridere.
 
C’è Harry.
 
Forse Louis può dargli una possibilità.
Perché lui non se ne va nel cuore della notte, non scappa. Rimane lì, ad osservarlo mentre si addormenta, perdendosi in ogni suo più piccolo dettaglio.
 
E si sente un po’ come una piuma, ma può fidarsi della stretta delicata e degli occhi verdi che lo guardano come se non avessero mai visto niente di più bello.
 
Forse Louis può dare a sé stesso una seconda possibilità.
Può avere di nuovo fiducia nell’amore.