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Autore: Irenetta98    20/09/2013    2 recensioni
Nessuna trama serve per scoprire i pensieri della mia mente.
L'ispirazione che traggo dalle mie esperienze. Quella è l'unica possibile trama. Ma non si può scrivere. Si deduce dal contesto.
In questi miei pensieri, si parla di come il vuoto possa essere più ingombrante di qualsiasi altra cosa.
Di come il Nulla, sia in realtà il Tutto.
E di come il Tutto, sia in realtà il Nulla.
Ciò che scaturisce dalla mia anima non ha trama.
Si può solo leggere, capire e rifletterci su.
Genere: Malinconico, Poesia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella era una serata come tutte le altre. Non c’era assolutamente niente di diverso.
Eppure l’istinto mi disse di alzare gli occhi verso il Cielo.
Solo allora mi resi conto che c’era qualcosa di differente.
Non c’era nessun Cielo.
Sopra di me, c’era il Nulla.
La Luna nascondeva il suo sguardo luminoso da qualche parte. Le stelle avevano chiuso i loro occhi, mostrando le loro palpebre scure che si mimetizzavano nell’oscurità di quella landa desolata. Nessuna nuvola dava una personalità al Cielo di quella sera… Cielo… ma quale Cielo… quel Niente, quel Nulla assoluto!
Che però gravava su di me come una coperta soffocante.
Quel… Non Esistere… mi schiacciava sulla Terra. Mi sentivo profondamente in quella odiosa condizione di una che si sente troppo piccola, o meglio, insignificante. Inesistente.
 
Oh, mio odiato Nulla… tu non vuoi capire che non voglio la tua crudele protezione.
Non vuoi capire che io voglio esistere.
Tu sei il Niente, e come tale non puoi possedere niente. Perciò non puoi avere me!
 
Ti piace avvolgermi, ti piace incatenarmi sulla terra, ti piace vedermi da sola. Sola tutta per te.
Quando vedi che sono un’ombra per gli altri, tu gioisci perché sai di avermi vinta. Quando mi vedi passeggiare in mezzo alla gente, invisibile come un fantasma, tu gioisci perché sai di avermi vinta.
Sei sadico, nella tua profonda inconsapevolezza. Sei soffocante, nella tua oscura trasparenza.
 
Sei pesante.
 
Sei un incomprensibile paradosso, perché non ci sei, non esisti.
Ma sei più pesante di un macigno. Sei più immenso dell’Universo. Sei onnipresente quanto l’anima delle persone dannate a vivere su questa Terra, in balia di te.
 
Oh, mio odiato Nulla… tu non vuoi capire che non voglio la tua crudele protezione.
Non vuoi capire che io voglio esistere.
Tue sei il Niente, e come tale non puoi possedere niente. Perciò non puoi avere me!
 
Il Cielo è sempre vuoto….
Oh, che errore.
In realtà e strapieno! È colmo della tua essenza.
Ma sono sicura che tornerà la dolce Luna, torneranno le radiose stelle.
 
E tu te ne andrai.
 
Come vedi, non sono più sola come una volta. Adesso ho qualcuno che crede nella mia esistenza.
Stai sparendo. Lo so. Ti sento, che te ne vai.
Sento il tuo peso che svanisce. Sento il tuo abbraccio che pian piano smette di stritolarmi.
Ormai non sono più tua.
Vattene.
Ti dà fastidio, non avere più nessuno? Ti dà fastidio, non avere più nemmeno me?
È così terrificante scoprire che sei la Non Esistenza?!
Non sei più un peso per nessuno. Non esiste alcuno al mondo, che abbia memoria di te.
E come si può ricordarsi di te?
 
Ora smetto di parlare di te, orrido Nulla.
 
Così, finirai per sempre di vivere nella tua stessa menzogna.
 
Così, cesserai per sempre di considerarti onnipotente, onnipresente.
 
Così, il cielo avrà le sue stelle e la sua Luna.
 
Così, morirai.                 
 
Ora sei solo Nulla.
Sì, Nulla, una parola contenuta nei vocabolari.
Ma nessuno penserà a te, quando la pronunceranno.
 
Oh, mio odiato Nulla… tu non vuoi capire che non voglio la tua crudele protezione.
Non vuoi capire che io voglio esistere.
Tue sei il Niente, e come tale non puoi possedere niente. Perciò non puoi avere me!
 
Sì, questa è la verità.
 
 
  
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