biondo ,occhi azzurri profondi come il cielo,bellissimo.Muscoloso.Sta correndo...è arrivato anche lui in ritardo,crede di essere importante e popolare da avere 

il "permesso" di arrivare in ritardo,povero illuso,solo io posso.Mentre si precipita in classe trova il tempo di farmi l'occhiolino e mandarmi un finto bacio.Credevo

mi sbavasse dietro e ora ne ho effetivamente la prova.Lui non mi piace,però amo quando la gente mi corre dietro.Poi non suona bene "Rihanna e Fred".

Entro in classe e tutti si fanno improvvisamente muti e mi guardano stupiti,quasi fosse la prima volta che arrivo in ritardo.Mi accomodo nel mio banco in ultima fila

e tutti i ragazzi più fighi mi guardano,come sempre dopo tutto.Dopo un po' entra il bidello ,con in mano un banco.Sistematolo non si toglie,resta lì e aspetta...

non chiude nemmeno la porta,quasi avesse la coda.Poi capisco il perchè.Entra un ragazzo alto e con bicipidi notevoli.Ha capelli castani scuri che gli ricadono lungo 

il volto.Come per coprire quei meravigliosi occhi verdi.Non mi guarda neanche.Strano!-Questo è il vostro nuovo compagno Niko.E' appena arrivato da Boston.Fatelo

sentire a casa-disse il professore.Che fortuna ! Il bidello ha messo il suo banco proprio vicino al mio!E' la prima volta che provo questo strano sentimento per un raga

zzo.Ma lui non mi guarda neanche...!!Le mie "migliori" amiche rebecca e Ludovica già gli sbavano dietro.Ma non hanno ancora capito...Niko è MIO!Nel cambio d'ora parlo

 con loro.Devo trovare un modo perchè lui si accorga di me.In teoria è sempre il contrario.Ma so che gli piaccio da matti,lo so,solo che...emh diciamo che...sono sicura

 che è troppo timido per dirmelo.Quindi per stavolta farò io il primo passo.Solo per stavolta!

La mattina dopo cerco di farmi più carina del solito.Arriccio i capelli,mi spruzzo con il mio profumo più buono e delicato.Mi metto la mia matita azzurra meglio che 

posso.Una spolveratina di terra qua e là ed è fatta !Non so perchè mi impegno tanto...e che oggi vorrei che Niko si accorgesse di me.E' strano perchè io non faccio 

mai così,anzi mi diverto a dire di no ai nerd quando mi chiedono di uscire.Di solito sono meschina,quasi ...spietata,sì si potrebbe dire così.Ma stavolta...bhe è 

diverso.

Arrivo a scuola (puntuale), ma è tutto come ieri.Allora prendo coraggio e mi faccio avanti.-Ciao-dico timidamente.-Ciao,-risponde lui-scusa ma non posso parlare,

devo ripassare biologia-finisce ,cercando di non far notare troppo che era una scusa.-Ma c-certo v-va b-benissimo-dico io cercando di tenere la voce ferma (invano)

.Che stupida!

Lo rivedo solo al pomeriggio ,vicino agli armadietti,per un secondo ho pensato che mi guardasse,ma forse era solo la mia immaginazione.Non avrei mai pensato di 

arrivare a tanto per un ragazzo,ma in realtà lo faccio solo perchè forse lui avrà il coraggio di rivelarmi la sua cotta per me.Ma a questo punto dubito persino che cel abbia.

Ma non perdiamoci d'animo!

Il giorno dopo c'è lezione di matematica, e modestie a parte,sono veramente un genio.Dicono che anche lui sia bravo e ho deciso di metterlo alla prova,così avrò anche

una scusa per parlargli.-Ciao,scusa se ti disturbo,ma mi hanno detto che sei bravo in algebra e io non riesco a fare quest'esercizio.Melo potresti spiegare ?-gli 

domandai speranzosa.Lui non rispose ,alzò solo un po' la testa dopo almeno un minuto che lo guardavo in attesa di risposte.-Scusami ma ora sono troppo concentrato-

dice semplicemente senza neanche guardarmi negli occhi.Cavolo!Ma come è possibile che una bella ragazza come me ,intelligente e tutto non piaccia ad un ragazzo 

altrettanto meraviglioso!?Allora decido di fare l'unica cosa che mi rimane!Chiamo Fred,gli dico che mi piace,che adoro i suoi muscoli,e che i suoi capelli mi fanno

impazzire.Lui mi risponde che ho un fisico bestiale e un viso meraviglioso e splendente come una stella.Il mio culo gli piace da matti.Cerco di non vomitare.

Ma l'unica chance che mi rimane per conquistare il cuore di Niko e di farlo ingelosire con Fred.

La mattina seguente faccio in modo che mi veda per mano a Fred.E mentre passiamo per i corridoi e lo incrociamo do un bel bacio sulle labbra a Fred...ma la reazione

di Niko è questa:ho intravisto sulle sue labbra una sfumatura di gelosia,coperta da una specie di ghigno,sinceramente non so se è quello che speravo di vedere.

Mi sto illudendi troppo !Io non gli piaccio !E' finita,mi rassegno non lo posso conquistare.

Ma...per curiosità la sera vado a cercare su internet,ma purtroppo non so il suo cognome.Scrivo solamente "Niko" .Mi escono  fuori miglioni di risultati!!

Ma ormai la mia curiosità è troppo grande.Alle 2.00 di notte trovo una cosa che attira la mia attenzione...parla di un certo Niko Prix di Boston,dice che è un 

ricercato per far parte di un club segreto ,roba sporca,tipo omicidi su richiesta,spacci e cose varie,purtroppo del gruppo è stato identificato solo questo"Niko".

Cerco delle immagini o foto su Niko Prix.O mio Dio.E' lui.Non so se sono più sorpresa,offesa, o impaurita.So però che sono terrorizzata.Non so se parlargli ancora o 

no.Come faccio a fidarmi di una persona così?POtrbbe uccidermi o drogarmi !!Però sono troppo curiosa!E se fosse tutta una balla?Magari...bho non lo so!!Che faccio?

Gli devo parlare!Magari e tutto un malinteso...massì certo che sarà così!

Durante quel mini intervallo che abbiamo a cavallo della 3° e della 4° ora lo prendo da parte e gli parlo.-Cosa cavolo vuol dire?!Sei per caso uno spacciatore?!ah sai

se mi dici di no io nn mela bevo proprio!-gli urlo in faccia.Lui mi sbatte violentemente contro un armadietto e mi sussurra innervosito -Non qui ,non ora!-.

sono sicura di essermi fatta una figura di merda.All'uscita ,sto prendendo i miei libri quando Niko passa e mi da una spallata ,mettendomi in mano un bigliettino con

scritto-ore21.00,lanterna di carta-.

Come c'è scritto mi presento all'ora e nel luogo descritti,e lo trovo lì,ad aspettarmi.Sono impaziente gli chiedo subito spiegazioni.

-eh,-sospira-sappi prima di tutto che non è una mia scelta,mio padre faceva parte di questo gruppo,spero tu sappia di cosa parlo.-

-si certo-rispndo affascinata.-Bene,continiamo allora.Mio padre era capo di questa specie di "famiglia", dove si fanno cose davvero terribili,cose che neanche immagini.-

Non riesco a dire nemmeno una parola.-Mio padre venne ucciso ,da un russo chiamato Mattiunsky,la "famiglia" era disperata,non riusciva a tenere i conti di baroni che 

chiedevano di uccidere altri baroni,facevano confusioni per i conti.Un pasticcio infinito.Ma io ero piccolo,avevo 11 anni...-

-oh,mi dispiace-fù l'unica cosa che riuscii a dire.-Non fa niente,ormai è passato,-mi rispose-fatto stà che io a 16 anni(ora)sarei dovuto diventare, non il capo perchè

lo diventerò a 18,ma un partecipante.I calcoli vennero messi a posto,e trovarono vari modi per registrare gli affari.Io non voglio far parte della "famiglia",sono stufo

e voglio uscire,ma non posso.E' severamente vietato.-

-qual è la pena?-chiesi speranzosa di sentirmi dire un qualcosa di non troppo grave.

-La morte-mi rispose.Mi paralizzai all'istante,solo ora capisco quanto è importate per me questo ragazzo.-Ora devo scappare,promettimi di non dirlo a nessuno!-

mi dice con aria preoccupata...-si certo,ma..-

-No !niente ma!ora devo andare ci vediamo domani a scuola-.

Vado a casa un po scombussolata per tutti gli shok della giornata.Però non vedo l'ora di rivederlo.

Il giorno dopo mi precipito a scuola ,ma non lo vedo , nè quel giorno ,nè altri per una settimana ,la più lunga della mia vita.

cominciai a preoccuparmi,e se lo avessero scoperto?Se lo avessero ucciso?oh al solo pensiero mi veniva da vomitare!La sera piangevo gridando il suo nome e tuffando la 

testa nel cuscino,quasi mi volessi convincere che non stavo piangendo.Ogni notte mi addormento con il pensiero di rivederlo il giorno dopo.Ma non accade.

Dopo quindici lunghissimi giorni di tristezza e depressione lo rivedo che passeggia zoppicando per il corridoio,una spalla fasciata da dove si intravede una grossa 

macchia colante di sangue.Gli corro in contro.Lui sta più vicino a me di quanto pensassi,i nostri nasi quasi si toccano.

-Dove sei stato?- gli sussurro quasi incapace di muovermi per la felicità.

Lui non mi risponde,ma si avvicina ancora di piu,riesco a vedere la morte che lo saluta sconfitta nei suoi occhi.Mi bacia,sento se sue morbide labbra accarezzare le 

mie.Poi finalmente parla.

-Sono uscito.-

THE EXIT ,DI MATILDA E MARTINA.