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Autore: lastoftheitaliangirls_xx    20/09/2013    1 recensioni
Questo è la prima storia che scrivo.
Parla di una X-Kid, una ragazza nell'ombra, una ragazza non definita, che nessuno ricorda, una vagamente vista passare tra i corridoi, una tra le tante. Questa ragazza, di nome Gloria, riesce a realizzare il suo sogno di incontrare il suo gruppo preferito, gli ACDC, per poi incontrare quello che sarà l'amore della sua vita.
Spero tanto che vi piaccia, e soprattutto che qualcuno lo legga c:
Rage&Love, whatsername♥
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billie J. Armstrong, Gloria
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ci siamo. Era il momento.
Il momento per cui si era preparata per tutta la sua vita, la realizzazione del suo sogno.
Mentre restava seduta sulle gradinate centrali sorseggiando una bottiglia di Heineken, il mondo attorno a lei girava verticosamente: chi fermava i venditori ambulanti di bibite, chi di merchandising, chi chiaccherava rumorosamente col vicino, chi telefonava agli amici per raccontare dov'era, chi stava arrivando per prendere uno dei pochi posti rimasti. Potevi sentire l'odore di birra a distanza, le urla dei venditori per le scalinate, la puzza della nube di sigarette che copriva tutto il posto... Poteva sembrare il paradiso, ma no: era San Siro.
Aspettando il fatitico momento, i capelli azzurri tiniti di Gloria volavano al vento, come se fremessero per avvicinarsi sempre di più al palco. Era esausta, dopo aver aspettato per ore e ore in piedi che aprissero per far entrare le migliaia di fan urlanti, così, si sedette nel mezzo, con i piedi che sventolavano all'aria come quelli di una bambina piccola che aspettava sulla panchina del parco che la mamma tornasse con due coni gelati in mano.
Nell'attesa, che si faceva sentire sempre di più, ripensò alla prima volta che suo padre gli fece ascoltare quella favolosa band: era un giorno primaverile, in una tipica giornata di sole, e il cielo non poteva che essere più splendente, visto dai finestrini dell'auto nuova.
L'adulto che le sedeva di fianco le disse: "Gloria, voglio farti sentire una cosa, poi dimmi cosa ne pensi..."
"Va bene papà!", rispose la bimba dai grossi occhioni azzurri.
La grossa mano del padre mise nello stereo della vettura un vecchio cd, dal titolo Back in Black, di un famoso gruppo rock anni '70, di nome ACDC. 
La bambina fu presa da un brivido già dal primo accordo di Hells Bells, mentre il padre cantava a squarciagola difianco a lei: il padre si aspettava che la sua reazione fosse come quella della sorella, una faccia di disgusto e le mani sopra le orecchie, ma non fu così. Sorrise. Sorrise in un modo che il padre non scordò mai. 
"Alza il volume papà!" 
"Subito amore!"
In superstrada a 100 km orari, con gli ACDC a palla in macchina, con tua figlia di 4 anni che gli adora quanto te: il sogno di ogni vero padre rockettaro.
Gloria non potè mai ringraziare suo padre abbastanza per averli fatto conoscere quella che sarebbe stata il suo gruppo preferito. 
Quella bambina seduta sul sedile della Golf nuova di suo padre, adesso si trovava a San Siro, 12 anni dopo, pronta ad assistere al più grande spettacolo della sua vita, aspettando che i suoi idoli escano su quel palco.
L'attesa si fece insostenibile.
Era insostenibile perchè non c'era nessuno li con lei. Era sola, icircondata da 24.000 persone, ma sempre sola. Non aveva mai trovato un amico che condividesse la sua passione per la musica, o almeno, non quel tipo di musica. L'unico era suo padre, ma non c'era neanche lui. Era in Canada, per un viaggio di lavoro, che lo constrinse a perdersi il concerto del suo gruppo preferito... FOTTUTO LAVORO.
Si sentiva così spaesata, ma eccitata come non mai.
Fissava l'orologio ogni 3 secondi, convinta che fossero passate ore, ma erano solo minuti. 
A un certo punto, una figura le si sedette difianco, con un bicchiere di birra in mano, una maglietta degli ACDC, jeans neri strappati e Vans ai piedi: la sua versione maschile...
"Sei agitata?" le chiese il ragazzo dai capelli corvini.
"Credo di non aver mai tremato tanto quanto ora", le rispose lei timida, osservando quegli occhioni verde inteso nello stesso modo di come lui fissava i suoi: estasiata.
I due parlarono del più e del meno per qualche minuto, poi i minuti si fecero 10, poi 20, 30... e così via, finchè non partì Smells Like Teen Spirit sul cellulare di Gloria, ricordandole che erano le 9, orario di inizio del concerto.
"INIZIAA!" disse Gloria, con gli occhi sempre più pieni di gioia. Lui le sorrise in una maniera dolcissima, tanto che il cuore di Gloria quasi si fermò.
Le luci si abbassavano, la gente iniziava a uralre e applaudire, tra cui anche i due nuovi amici. AMICI, una parola che nella vita di Gloria non compariva da tanto tempo.
"Piacere, Billie."
"Gloria." 
  
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