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Autore: Kiki BSK    20/09/2013    0 recensioni
"-Non ti riconosco più!Sei cambiato,non sei più tu-dico a Stefan che è tornato dal suo lungo periodo insieme a Klaus.
é cambiato per il fatto che non prova più niente per nessuno,ed ora devo distrarlo per un piano di Damon che ha chiamato "Salvataggio fratellino". "
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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If You Love Me,Trust In Me

 

-Non ti riconosco più!Sei cambiato,non sei più tu-dico a Stefan che è tornato dal suo lungo periodo insieme a Klaus.

é cambiato per il fatto che non prova più niente per nessuno,ed ora devo distrarlo per un piano di Damon che ha chiamato "Salvataggio fratellino".

L'unica cosa che devo fare è distrarlo,Damon gli inietterà della Verbena e poi Caroline comincerà ad usare il metodo Lexi.

-Lo so,sono cambiato e in meglio!-dice lui mentre da dietro Damon lo colpisce con la verbena che lo stordisce in modo da richiuderlo in cantina.

Una volta rinchiuso il metodo Lexi ha inizio.

-Hey,non so se ti conviene restare qui.In meno di un secondo lo libereresti-dice Caroline.

Non ha tutti i torti,vederlo così mi fa stare male.

-Allora la porterò in un posticino pieno di miei amici…umani-dice Damon con il suo ghigno stampato in faccia.

-E dove la porteresti?-chiede Caroline.

-In un Ranch-risponde lui.

-E cosa fareste in un Ranch?-chiede la mia migliore amica.

-Almeno sai cos'è un Ranch?-chiede lui.

-Si,un luogo deserto in mezzo ai prati dove ci sono i cavalli e basta-gli risponde.

-E quindi cosa si può fare in un luogo simile?!-continua lui.

-Solo passeggiate a cavallo oltre che annoiarsi a morte!-dice lei.

Vedere quei due che litigano così mi fa solo ridere e basta,mi divertono proprio.

-E tu ci andresti?-mi chiede Caroline.

-Perché no,devo pur distrarmi in qualche modo-gli rispondo.

Dopo tutto quell'idea non era affatto male,mi sarebbe piaciuto imparare a cavalcare dato che non ero capace.

-Ok,deciso.Vai a far le valige che stasera si parte-dice Damon mentre saliva le scale.

-Uff!Come fai a sopportarlo?!-dice Caroline girandosi verso di me.

-Ti ho sentita-urla Damon dal piano superiore.

-LO SO!!!-urla lei di rimando,io mi limito a ridere ed alzare le spalle come risposta.

Come amici sono promossi,riescono sempre a tirarmi su di morale senza saperlo.

Arriva sera ed io devo lasciare Mystic Falls per andare in un ranch non so dove.

Saluto Caroline,Jeremy,Alaric,Matt e Tyler per poi partire in macchina.

Il saluto più difficile è stato quello di Stefan,non so più come comportarmi con lui,non prova più niente per me ed io non riesco più a provare niente per lui,anche se ci provo con tutta me stessa,cominciavo a legarmi di più con Damon,ma sono completamente stordita per questo che non so cosa provo davvero.

Partiamo e durante il viaggio parliamo un po,ridiamo,ci fermiamo in un fast food per mangiare qualcosa,ed ascoltiamo musica finché io non mi addormento.

-Elena-mi chiama Damon sussurrando.

-Si?-dico in stato di dormi-veglia (forse più dormi che veglia).

-Siamo arrivati-continua lui con la stessa tonalità di voce dolce che ha usato prima.

-Ok-dico slacciando la cintura e alzandomi dal sedile.

Nel farlo mi sbilancio in avanti finisco quasi per terra ma Damon mi prende tra le sue braccia prima che cadessi,così mi ritrovo a qualche centimetro dal suo viso.

-Avanti ti porto io-dice lui prendendomi in braccio e portandomi in camera.

Era un Ranch enorme e bellissimo da quello che riuscivo a distinguere,intravedo una piscina e dopo un battito di ciglia sono a letto.

-é matrimoniale-dico io rimanendo un po stordita.

-Tranquilla,io dormo sul divano-dice lui.

-No,non voglio che tu sia scomodo-dico io mentre vado in bagno per cambiarmi dopo aver preso i vestiti dalla valigia,nel frattempo mi rendo conto di quello che ho appena detto.

-Tranquilla,non preoccuparti ho subito di peggio-dice mentre io esco già cambiata,nel frattempo mi ero svegliata…perché insistevo.

-Ok,come vuoi-dico vedendolo tirar fuori un il letto nascosto.

-Non sapevo fosse un divano letto-dico sedendomi sul letto.

-Già,io invece si-dice trattenendo altro.

Immagino subito cosa potesse essere quell'altro…la domanda che poteva farmi era "Perché insisti che io dorma con te?",per fortuna non dice nulla.

-Cosa facciamo domani?-gli chiedo.

-Andiamo a fare un giro a cavallo con i vestiti tipici-dice lui aprendo un'armadietto contenente dei vestiti.

-Come mai sono li?-gli chiedo.

-Ho chiesto al proprietario se poteva prenderci l'occorrente per sentirci come nel selvaggio West-dice lui.

-Per te una cintura,un cappello e gli stivali…per me le stesse cose ma per uomini-dice lui mostrandomi il tutto.

-E cosa bisogna mettersi per essere una vera Cowgirl o un vero Cowboy?-gli chiedo.

-Jeans e Camicia del colore che vuoi-mi risponde lui andando in bagno.

Esce poco dopo con su un paio di pantaloncini.

Io mi stendo sotto le coperte per cercare di dormire.

-Buonanotte-mi sussurra Damon all'orecchio lasciandomi un bacio sulla guancia per poi andare a stendersi a letto.

-Buonanotte-dico balbettando leggermente e affinando la testa nel cuscino.

Guardo l'orologio ed erano le tre e mezza,noi eravamo partiti alle nove di sera.

Aveva guidato per tutto quel tempo solo per portarmi in un posto per far si che io possa distrarmi.

Dovrei ricambiare ciò che lui ha fatto per me e adesso cercherò di impegnarmi.

Mi addormento profondamente e vengo svegliata alle otto dai primi raggi solari che filtrano attraverso le tende della camera.

Mi giro intorno ma non vedo Damon e il divano letto era diventato semplicemente un…divano.

-Damon?-lo chiamo a bassa voce non ricevendo risposta.

-Damon?-provo a richiamare e sento la porta del bagno aprirsi.

-Mi starei cambiando dice con su gli stivali da Cowboy,i pantaloni e nel frattempo si allaccia la camicia.

-Scusa,che ne so cosa stai facendo-dico mentre lui mi sorride col suo solito ghigno.

Mi alzo e mi dirigo verso gli stivali e il mio cappello che mi aveva lasciato sulla sedia la sera prima.

Lui esce dal bagno in modo da permettermi di andare a cambiarmi.

Una volta cambiata andiamo a fare colazione.

-Non hai soggiogato nessuno,vero?!-gli chiedo.

-No tranquilla,sono tutti sani-dice lui bevendo il suo caffè.

Lo guardo socchiudendo gli occhi e finita la colazione ci dirigiamo alle stalle per andare dai cavalli.

-Sai cavalcare?-mi chiede.

-Non proprio-dico mentre lui sella i cavalli,uno bianco e uno nero.

-Qual'è il mio?-gli chiedo.

-Scegli tu-mi dice mettendosi in testa il cappello da Cowboy.

Prendo le redini di quello nero e lui mi si avvicina.

Sono due Quarter Horses (particolari dato che si trovano a fatica bianchi e neri,sono quasi tutti rossi) non sono molto bassi e così mi si avvicina e resta dietro di me fermo.

-Vuoi una mano-mi dice sussurrandomi all'orecchio mentre poggia le mani sui miei fianchi.

-Si grazie-rispondo,in effetti mi stava venendo difficile salire con lui che mi sussurrava all'orecchio,e la sua voce sembra mi graffi la pelle provocandomi leggeri brividi.

Mi tira su per i fianchi e mi mette a cavallo,poi si dirige verso quello bianco e ci sale sopra.

Usciti dalla stalla e ci incamminiamo verso il bosco per poi perderci in mezzo alle praterie.

-Lega bene il cavallo-mi dice.

-Perché?-gli chiedo non conoscendo la ragione.

-Stanno passando dei Mustang e i cavalli rischiano di scappare verso la libertà con loro-mi dice avvicinandosi e rifacendo il nodo che avevo fatto.

-Come mai ti intendi molto di cavalli?-gli chiedo.

-Andando in guerra dovevo conoscere i cavalli e…per breve periodo ho lavorato in un Ranch e anche come fantino,ma questo Stefan non lo deve sapere-mi dice poggiando l'indice sulle sue labbra.

Poco dopo si sentono gli zoccoli dei Mustang.

-Senti?Fanno tremare la terra con i loro zoccoli,quella è la vera libertà che solo loro possono avere,neanche gli umani è riservata solo a loro-dice lui prendendomi per mano e trascinandomi dai nostri cavalli che cominciavano a scalciare.

-E loro?-chiedo mentre lui si sdraia per terra.

-Neanche loro possono averla,ma la desiderano fino in fondo-mi risponde mentre io mi stendo accanto a lui,tenendomi a debita distanza.

-Certe volte mi stupisci-gli dico guardando le nuvole.

-Perché?-mi chiede.

-Perché nonostante tutto ti dimostri sensibile ma cerchi di non essere buono-gli dico.

-Sai benissimo perché,poi gli altri si aspetterebbero che io facessi del bene-dice alzandosi e andando a prendere dell'acqua.

Mi avvicino a lui ma barcollo un attimo perché mi colpisce un mal di testa insopportabile.

-Tutto ok?-mi chiede.

-Si,tutto ok-gli rispondo.

Cerco di non pensare al mal di testa e funziona un po.

Giriamo,ridiamo scherziamo mangiamo e torniamo alle sei al Ranch.

Appena entrata in stanza mi stendo sul letto e mi metto una mano in testa.

-Sicura di star bene?-mi chiede avvicinandosi.

-Non tanto-gli rispondo.

-Avanti,sotto le coperte,ti misuro la febbre-dice prendendo un termometro.

Misurata la febbre segnava 38 e mezzo.

-Pensiamo un po.Allora,l'unica cosa che mi viene in mente è lo sbalzo di temperatura-dice lui depositando il termometro nel cassetto del comodino affianco a me.

-Vado a prenderti qualcosa-dice prendendo le chiavi della camera.

-Io vado a fare una doccia-dico mentre mi avvio in bagno con un po di fatica.

Finita la doccia mi vado a stendere a letto.

Dopo un'ora torna con del brodo caldo.

-Il vecchio metodo di solito funziona-dice mentre mi mette sulle gambe un tavolino e il brodo con un cucchiaio,dato che mi sono messo a sedere.

-Posso lasciarti sola un'altro po?-mi chiede.

-Dove vai?-gli chiedo mettendo un filo di preoccupazione nella voce che non volevo far sentire.

-A farmi una doccia-dice lui entrando in bagno,nel frattempo accendo la televisione.

Lo vedo uscire solo mezz'ora dopo avvolto solo da un'asciugamano in vita.

Faccio finta di ignorarlo continuando a guardare la TV ma mi è quasi impossibile.

Torna in bagno con l'asciugamano in vita e dopo qualche minuto esce fuori con i pantaloni e senza la maglietta.

Mi addormento senza accorgermene ma mi sveglio alle due perché avevo freddo.

-Damon?-provo a chiamarlo piano.

-Si-dice lui sedendosi.

-Ho freddo-dico nascondendomi sotto le coperte.

Mi porta delle coperte,passa del tempo ma non riesco a scaldarmi.

-Hai ancora freddo?-mi chiede.

-Si,ma mi scalderò-gli dico mentre mi accuccio sotto le coperte.

Continuavo a tremare,probabilmente una congestione dato che mi ricordo solo ora che avevo bevuto dell'acqua fredda.

-Congestione,ho bevuto l'acqua fredda-gli dico mentre mi chiudo ancora di più.

-Cavoli!-esclama lui passandosi una mano tra i capelli.

-Damon,puoi venire qui?-gli chiedo mentre gli faccio un po di spazio.

- S-si certo-dice lui entrando sotto le coperte.

-Sai che non sono poi così tanto caldo,vero?-mi chiede.

-Si,ma se ci sono tante coperte diventerai una stufa no?-dico ridacchiando e facendolo sorridere.

-Probabile-dice poggiando la sua fronte sulla mia.

-Così mi scende la febbre-continuo io.

Non c'era nessun contatto tra noi a parte le fronti che si toccavano.

Cerco di stringermi a lui sentendo che stava diventando più caldo.

-Sta passando?-dice lui mentre mi abbraccia visto che sono finita a poggiarle la testa sul petto e a far intrecciare le nostre gambe.

-Elena-mi chiama lui carezzandomi il viso.

Non rispondo volevo solo sapere cosa sarebbe successo.

-Perfetto stai dormendo.Sai volevo dirti una cosa ma non lo farò mai,anche perché tu ami mio fratello.Ti amo e credo che tu lo sai già,ma io non farei mai quello che ti ha fatto Stefan,non perché assomigli a Katherine…a dir la verità siete una l'opposto dell'altra,non lo farei per il semplice fatto che ti amo e questo te l'ho già detto ma da stupido ti ho cancellato la memoria,come ho fatto con il nostro primo incontro.Già ci siamo incontrati prima che incontrassi Stefan.Mi stai rendendo felice e neanche te ne stai accorgendo perché stai dormendo e non mi stai ascoltando-si ferma e questo mi incita a parlargli ma non posso,mi sta dicendo cose che nessuno mi ha mai detto e con un tono di voce calmo,tranquillo e anche un po sexy.

-Vorrei poterti dire tutto questo ma non posso,ti creerei una grandissima confusione e non voglio,la tua vita è già abbastanza turbata,ma piuttosto che soffrire voglio dirtelo ancora una volta,e non sarà l'ultima dato che te lo dico quasi ogni giorno mentre dormi di nascosto,ti amo-dice carezzandomi il viso e lasciandomi un bacio sulla guancia.

Resto pietrificata da quelle parole,nessuno mi aveva mai parlato così.

Non voglio dargli un segno che sono sveglia ma una lacrima piccola mi si ferma alla coda dell'occhio.

-Manca solo che cominci a piangere nel sonno-dice raccogliendo la lacrima.

Sbadiglia e poi si appisola anche lui ed io resto sveglia ancora per un'ora.

Mi addormento pensando a quanto stava soffrendo in questo momento,il fatto di essere stato (a quanto pare) sempre la "seconda scelta" e al fatto che io ormai mi stavo legando molto a lui senza rendermene conto.

Non sapevo bene cosa provavo per lui.

Mi sveglio alle nove e vedo lui che mi sta guardando e mi sta carezzando i capelli.

-Buongiorno-dice sotto voce,come se qualcuno potesse sentirci.

-Buongiorno-rispondo usando la stessa tonalità di voce.

-Stai meglio?-dice mentre io mi stendo supina tenendomi su con i gomiti poggiati sul materasso.

-Si,molto meglio-rispondo piegando la testa indietro.

Passano due giorni e non facevo altro che pensare a quello che mi aveva dato.

La giornata la trascorriamo a girare per le praterie,imparo a galoppare e ci divertiamo ad inseguire,o almeno a provare ad inseguire i Mustang.

Torniamo per l'ora di cena,ceniamo e andiamo in camera.

Avevo deciso che avrei dovuto parlargli della scorsa sera.

-Posso dirti una cosa?-gli dico sedendomi sul letto.

-Certo-dice lui sedendosi sul divano.

-Due sere fa,quando io stavo dormendo-mi blocco prendendo un profondo respiro.

-Non stavo dormendo,stavo fingendo per sentire cosa avresti detto,o fatto-dico mentre sfrego le mani.

-Cosa?-si alza in piedi di scatto.

-Non avresti dovuto farlo!-dice lui passandosi una mano tra i capelli.

-Perché?-chiedo nonostante conoscessi le mie colpe.

-Non dovevi,sapevo che prima o poi sarebbe successo.Non dovevi sentirmi perché ora non sei in vena di ragionare,non sai quello che vuoi sei facilmente condizionabile-lo blocco.

-Nessuno mi aveva mai parlato come hai fatto tu,neanche Stefan.Non potresti mai diventare buono,mi sta bene perché comunque tu sai quando devi esserlo.Non posso costringerti,non posso cambiarti perché tu sei così.Ma non puoi dirmi che io non so ciò che voglio,è da mesi che non provo niente per Stefan e mi sento molto vicina a te.Devo scoprire se è amore o altro,anche se sono sicura che è amore dato che il cuore batte forte quando sono con te,e la maggior parte delle volte smetto anche di ragionare.Mi hai protetta mentre io combinavo casini,mettendo a rischio la vita dei miei migliori amici al posto mio,e non avresti dovuto farlo ma lo facevi perché mi amavi,e adesso so che è tutto più chiaro.Ti amo Damon,ti amo e non me ne pento-dico alzandomi e stringendo i pugni per farmi coraggio.

Non faccio in tempo a sbattere le ciglia che una lacrima scende sul mio viso.

Non una lacrima di dolore ma più liberatoria perché finalmente sapevo chi amavo,sapevo con chi volevo passare parte della mia vita,qualcuno che avevo avuto sempre sotto al naso e non gli davo molta importanza a causa di ciò che aveva fatto.

Ora avevo capito,era lui,con i suoi capelli noi,il suo fisico scolpito,i suoi occhi ghiacciati che emanavano fiamme rosse,lui con i suoi sorrisi maliziosi,le sue risate e le sue premure.

é lui quello giusto,con Stefan avrò passato anche dei bei momenti ma Damon mi fa capire che per lui sono importante.

Vengo fermata dai miei pensieri perché sento le mie labbra a contatto con quelle di Damon.

Ricambio il bacio e mi perdo in un mondo oltre che nuovo fantastico,ci stacchiamo solo per prendere fiato.

-Aspettavo questo bacio da non sai quanto-mi dice.

-Forse da prima di quando mi hai scambiata per Katherine-gli dico.

-Avevo capito che non eri tu per il motivo che mi ripetevi ogni volta-dice lui poggiando la sua fronte contro la mia e il suo fiato arrivava fino al collo.

-Perché io non l'avrei mai fatto-ripeto facendomi un pochino triste.

-Già-dice accarezzandomi i capelli.

-Ora invece continuerei a farlo-dico facendoli nascere un magnifico sorriso.

Un sorriso che non avevo mai visto,neanche quando scherzavamo insieme.

Mi carezza il viso con le nocche per poi baciarmi,ed io invece mi stringo di più a lui cercando di annullare le distanze.

Mi poggia le mani per i fianchi mentre io gli carezzo i capelli e il petto.

Cerco di indietreggiare cercando il letto ma mi ci accompagna lui prendendomi in braccio.

Mi poggia sul letto e comincia a passare le mani lungo i fianchi da sotto la maglietta provocandomi piccoli brividi.

Era premuroso,cercava il mio consenso in ogni suo movimento ed io ovviamente acconsentivo.

Tolta la maglietta prendo a slacciare la sua camicia senza staccarmi dalle sue labbra.

Riesco a togliergli la camicia nera,poi ribalto le posizioni andando a giocare con la sua cintura.

Gioco con la sua cintura per poi togliergliela.

Faccio per metter mani sui bottoni ma lui mi prende le mani e me le porta,obbligandomi a piegarmi per andare a sentire cosa voleva fare.

Resta fermo a guardarmi negli occhi carezzandomi i capelli ore poi baciarmi.

Anch'io porto una mano sui suoi capelli,mi stacco da lui solo quando sento il laccetto del reggiseno slacciarsi provocandomi un brivido.

Torno ai suoi bottoni lasciando una scia di baci sul suo petto,tolti i pantaloni cambiamo posizione.

Passa una mano lungo il mio fianco,sbottona i pantaloni e torna a baciarmi.

Mi sovrasta col suo peso ma si sostiene con un braccio.

Mi accarezza partendo dalla guancia,scende lungo il collo,petto,torna su per i fiacche per poi scendere lungo i fianchi carezzando più lentamente la coscia e torna su dall'interno coscia e su fino il viso per poi baciarmi.

Nel farlo forma dei ghirigori immaginari sul mio ventre mentre io gli carezzo prima la schiena e poi il petto e arrivo fino al bordo dei suoi slip.

Lui nel frattempo toglie i miei e nel farlo mi bacia le labbra a stampo.

Tolti i suoi slip lo bacio bacio sul collo fino ad arrivare alle labbra dove trovo il suo classico sorriso malizioso che si amplia poco dopo.

-Che c'è?-gli chiedo sussurrandogli all'orecchio.

-Non pensavo di essere così irresistibile-dice lui ridendo.

-Spiritoso-dico mettendomi a ridere.

Riprende a baciarmi e iniziamo una danza sensuale dove il passo conclusivo è il più difficile,o l'ultima nota di un brano che si esaurisce con un acuto di entrambi.

Si stende affianco a me con il respiro ancora un po affannato,anch'io ho il petto che si alza e si abbassa senza controllo,lo prendo per mano.

Mi giro per guardarlo e vedo lui che aveva gli occhi puntati su di me.

Mi avvicino a lui,sempre tenendolo per mano e poggio un braccio sul suo petto.

Mi carezza il viso,i capelli e scende fino alla spalla.

Non ci parliamo per qualche minuto per riprendere fiato,ci limitiamo a guardarci e sorriderci.

Ripreso il fiato provo a dirgli ciò che provavo per lui.

-Ti amo-gli dico baciandoli la spalla.

-Ti amo anch'io-dice baciandomi la testa.

Mi accuccio a lui intrecciando le nostre gambe.

-E ora cosa faremo?-mi chiede a bassa voce.

-Continueremo a vivere,ma 'sta volta insieme-gli dico sdraiandomi sopra di lui mentre le coperte avvolgevano i nostri corpi per tenerli caldi.

Incrocio le braccia sul suo petto e poggio le la testa sulle mie braccia.

-Sicura?-mi chiede.

Faccio scivolare le braccia in modo da intrecciare le mani dietro il suo collo.

-Si-dico avvicinandomi di più a lui per stamparli un bacio sulle labbra.

Metto la testa di lato ma tenendo sempre la visuale su di lui e ormai le mie braccia erano incrociate dietro al suo collo.

Sapevo che da quando eravamo li si nutriva del sangue di alcune sacche che si era portato dietro,così volevo provare a sentire se il cuore batteva,del resto se assumeva sangue il suo corpo funzionava come quello umano.

chiudo gli occhi e riesco a sentirlo,è veloce anche se si è ripreso dall'atto d'amore che avevamo appena fatto.

-Mi stai ascoltando i battiti?-mi chiede.

-Si,come fai a saperlo?!-gli chiedo tenendo il suo stesso tono di voce basso.

-Perché io sto ascoltando il tuo,ed è uguale al mio-mi dice poggiando la testa contro la mia sfiorandomi la schiena con le mani provocandomi piccoli brividi.

-C'é un piccolo problema-dice lui.

-Quale?!-gli chiedo tirando su la testa rimanendo stupita.

-Come lo diremo a Caroline?Gli altri mi preoccupano di meno ma lei-dice lui guardandomi negli occhi,riuscivo a vedere i miei castani nei suoi color del ghiaccio.

-Lo faremo,è lei che deve accettarlo,vedrai che lo farà-gli dico.

Pochi secondi dopo me lo ritrovo steso sopra di me.

-Confermo-dice lasciandomi un bacio sul collo.

Poggia la testa sulla mia spalla e resta a guardarmi in silenzio mentre io gli carezzo i capelli corvini con una mano mentre l'altra la poggio sulla sua schiena.

Sento la sua mano percorrermi tutta la lunghezza del mio fianco.

Qualche minuto dopo toglie il suo corpo dal mio posizionandosi affianco a me,così mi giro con gli occhi che si chiudevano.

Mi avvicino a lui che mi abbraccia ed io ricambio.

-Buonanotte-dico sorridendo con gli occhi chiusi.

-Buonanotte-dice dandomi il bacio della buonanotte,questa volta sulle labbra.

Il giorno dopo lo colgo sveglio che mi guarda e dopo il bacio del buongiorno andiamo a farci una doccia per uscire a fare un giro.

Quella sera siamo ripartiti per tornare a casa e arrivato sulla porta non facciamo in tempo ad aprire la porta che Caroline ci porta dentro dopo averci salutato.

-Allora,ti sei annoiata?-mi chiede.

-No,ma dobbiamo dirti una cosa importante-gli dico dopo esserci seduti,io affianco a Damon.

Per istinto mi viene da poggiarmi a lui e noto la faccia stupita di Caroline.

-Oddio,vi siete messi insieme?!-dice lei saltando dalla sedia.

Mi limito ad un cenno di affermazione col capo.

-Come puoi?-dice lei.

-Ti ricordo Barbie che tu l'anno scorso mi sbavavi dietro e sei venuta più di una volta a letto con me-dice guardandomi negli occhi.

-Ero soggiogata e se non fosse per il fatto che sei dei buoni e il più forte tra noi saresti già morto-dice lei facendomi ridere.

-Aspetta…non dirmi che-si blocca girandosi di colpo.

-Si-le rispondo ad una domanda che avevo intuito.

-Oddio…mi ci vuole qualcosa di forte!-dice andando a prendersi una bottiglia di Vodka.

-Ma non sei neanche un po felice?-gli chiedo.

-Si del resto sei la mia migliore amica…un po si ma passerà un po prima che mi faccia andare bene questa cosa-dice lei bevendo direttamente dalla bottiglia.

-Io vado a letto,sono un po stanco per il viaggio-dice Damon dirigendosi in camera.

-Anch'io.Vengo con te-dico coprendo con una mano uno sbadiglio.

-Ok…vi seguo ma io vado nella camera degli ospiti Damon,e non fraintendere-dice sbattendosi dietro la porta di camera.

-Buonanotte!-urla da dentro.

-Buonanotte-ricambiamo noi due.

-Non so dire se è felice oppure no-dico a Damon mentre lui si è già messo sotto le coperte.

-Diciamo confusa-risponde lui aprendo le braccia per prendermi al volo dato che mi ero gettata sul suo letto.

Un'ultimo bacio e poi ci addormentiamo,finalmente ero felice…e volevo godermi questo momento più che potevo.

 

 

Credo che tutti noi abbiamo un vero amore da qualche parte in questo mondo. Quando sembrava che tutti i miei sogni stessero per svanire, ecco che ti ho trovato. Ho trovato la cosa più vicina al paradiso. In te ho trovato l'amore più profondo che io conosca   

By Britney Spears

 

Angolo dell'autrice:

Allora? Piaciuta? spero di si…grazie per la lettura e…alla prossima!Kisskiss Kiki BSK.

  
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