Da dove proverrà questo suono?
La voce è inconfondibile.
E’ Annie.
Devi aiutarla, devi andare da lei.
Devi soccorrerla.
Ha già sofferto troppo.
“Annie, Annie”- dici con il fiato pesante.
Non puoi lasciarla sola.
Corri. Corri fino a perdere le forze.
Urli. Urli fino a perdere anche la voce.
La tua testa è un concentrato di immagini diverse che si affollano nella tua mente.
E’ un insieme di cerchi concentrici, che ti fanno girare la testa e ti fanno guardare attorno in preda ad un attacco di smarrimento.
Non riesci a capire dove sei.
Non riesci nemmeno a fare il punto della situazione.
Sai per certo che questa è la settantacinquesima edizione degli Hunger Games.
Sai per certo che ti ritrovi nell’arena.
Ma non riesci a capire dove potrà essere la tua Annie.
“Finnick, Finnick”- continua a chiamarti dolcemente, e la sua voce continua a risuonarti nelle orecchie.
Ti giri, ti volti, ma non trovi nulla.
Riprendi a correre e l’adrenalina ti sale per tutto il corpo fino ad arrivarti alle tempie e da lì come un ascensore torna indietro ripercorrendo lo stesso cammino e arrivando ai piedi.
Sei alla ricerca di un indizio, di una qualunque traccia per trovare la tua dolce Annie.
Ma poi, dopo tanto girovagare invano, ti accasci a terra, vinto dalla debolezza, e allo stremo delle forze.
“Annie, ti salverò. Giuro che ti salverò.
Non ti lascerò da sola.”- sussurri con il poco fiato che ti ritrovi ancora in gola.
E cerchi di alzarti , cerchi di tirarti su.
Tu sei un vincitore, come hai fatto a ridurti così?
Poi senti una voce.
“Annie”- dici con una voce flebile, quasi impercettibile.
Ma quella voce non è di Annie.
E' Katniss.
“Sono solo ghiandaie imitatrici”- ti dice.
Ti aiuta ad alzare e ti accorgi che quelle richieste di aiuto si sono dissolte nell’aria e noti sopra ad alcuni alberi dalla chioma verde quei maledetti uccelli.
Sei stato sconfitto.
Sei stato vinto dal distacco dall’unica persona che ti è stata sempre accanto, che ti ha capito e ti ha amato più di se stessa.
Hai perso.
L’arena, il governo ti hanno fatto perdere.
Hai creduto che quella voce dolce fosse di Annie, ma in fondo di chi ti puoi fidare se non ti puoi fidare neanche di te stesso?
Ciao a tutti! (:
Ho fatto questa flash fic, pensando, come faccio spesso, alla coppia Finnick/ Annie. Ho pensato a ciò che Finnick avesse pensato quando nelle settantacinquesima edizione degli Hunger Games sente la voce di Annie provenire dalle ghiandaie imitatrici.Non so se c’è stata qualche altra storia su questo argomento, in tal caso non esitate a dirmelo, perché la cancello immediatamente, anche perché non è il massimo. L’ ho scritta di getto, quindi mi scuso per ciò che ne è uscito. E se trovate che i personaggi siano OOC, ditemelo!:)
Mi farebbero molto piacere le recensioni, per consigli e tutto ciò che mi può servire per migliorare.
Scusate ancora per questa shot. Un bacio! :)