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Autore: charly    21/09/2013    1 recensioni
Un Malfoy, una ragazza con i capelli rossi e una passione non corrisposta.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Arthur Weasley, Lucius Malfoy, Molly Weasley | Coppie: Arthur/Molly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Harry Potter e i suoi personaggi appartengono alla fantastica J. K. Rowling. “Col tempo” è un dipinto di Giorgione (forse il ritratto di come sarebbe apparsa Laura invecchiata).
 

Col Tempo

 
C’era stato un tempo in cui l’aveva amata con passione e c’era stato un tempo in cui l’aveva odiata con altrettanto fuoco per il suo rifiuto.
Se chiudeva gli occhi poteva ancora vederla, in quell’assolato pomeriggio di primavera di tanti anni prima, seduta su una panchina, circondata dai suoi amici, il momento preciso in cui si era accorto di desiderarla. I raggi di sole le avevano fatto brillare i lunghi capelli ramati che portava sciolti sulle spalle, in morbide onde, i suoi occhi splendenti socchiusi mentre rideva, la testa rovesciata all’indietro a scoprire il collo immacolato, non una sola lentiggine deturpava la sua pelle perfetta, non come l’odioso, sgraziato ragazzo dai capelli rossi seduto accanto a lei.
L’uniforme nera aperta mostrava la camicetta bianca e la gonna rossa e nera, quel corpo snello e agile che aveva suscitato un desiderio acuto e improvviso, tanto che aveva dovuto mordersi la lingua e piantarsi le unghie nei palmi delle mani per non uscire dal suo riparato punto d’osservazione, tra le ombre, per non uscire allo scoperto, alla luce, con lei. Non poteva, non quando era circondata dai suoi compagni griffondoro.
I suoi occhi freddi la seguirono nei giorni e nelle settimane seguenti, per imparare le sue abitudini, conoscere tutti i suoi spostamenti, il desiderio in lui cresceva, si faceva frenetico, diventava ossessione. Pensava a lei nella veglia e la vedeva nel sonno, non gli dava pace. Viveva da fantasma nell’ombra della sua figura, sempre presente, sempre vigile, fino alla tanto agognata opportunità.
Sa che i suoi amici non saranno con lei quella mattina, c’è l’allenamento di quiddich e lei ha promesso a una sua amica corvonero di vederla in biblioteca. Si apposta in un’alcova poco illuminata, tra la torre dei griffondoro e la biblioteca e la vede arrivare, soprappensiero, il passo leggero e ignaro, non si accorge di lui finché non si sente afferrare per un braccio e spingere in una zona riparata. Può leggere la paura e poi il fastidio nei suoi occhi, quando lei ceca di ritirare il braccio dalla sua stretta e non ci riesce la paura torna sul suo viso e lui la trova ancora più bella.
-Che vuoi Malfoy?
Voce coraggiosa, mentre invece la sente tremare sotto la sua mano. Il suo sguardo gli passa oltre, nella speranza che qualcuno passi e la tolga d’impaccio.
Lui non parla ma la spinge di più nelle ombre, contro la parete di pietra e lei può leggere quel desiderio sul suo viso solitamente impassibile, quell’ossessione che gli consuma l’anima negli occhi azzurri solitamente duri e inespressivi. Apre la bocca per gridare, perché improvvisamente teme che lui possa farle davvero del male.
-Schhh…
Le poggia le dita sulle labbra impallidite, con delicatezza, e il suo gesto inaspettatamente gentile la zittisce, sgrana gli occhi e lui sa d’avere la sua completa attenzione. Non può fare a meno di guardarla incantato, ché finalmente lei lo guarda e lo vede davvero, è così piccola e fragile d’aspetto e così forte dentro, lucente e resistente come l’acciaio, non la si può spezzare, non la si può corrompere. Qualcosa esplode nel suo petto, un sentimento caldo e struggente che cancella tutti i pensieri malvagi dalla sua mente e ruba le parole arroganti che aveva avuto intenzione di rivolgerle. Sono solo loro due e tutto è perfetto, si china su di lei, poggia le labbra dove prima erano le sue dita. E’ soffice e la sente inspirare sorpresa. Per un attimo, per un magnifico sfuggente attimo lei risponde al suo bacio per poi infrangere ogni sua speranza tirandosi indietro e schiaffeggiandolo sonoramente.
Da quel giorno i suoi occhi non sono più indifferenti quando si posano su di lui ma pieni di disgusto e lui non riesce a tollerarlo. Il desiderio d’averla al suo fianco, quel bruciante desiderio che in lui passava per amore, si tramuta in rabbia e desiderio di farle del male, farla piangere, ferirla come lei lo ha ferito. Ma le sue parole crudeli e commenti ingiusti non riescono nemmeno a scalfire la bolla di felicità in cui vive da quando il ragazzo che lei ama le ha professato il suo amore, e lui si ripete che stanno bene insieme, si meritano a vicenda, due sporchi griffondoro filobabbani che vivono in una nuvoletta rosa che lui vorrebbe solo dissipare.
Con gli anni i due griffondoro coronano il loro sogno d’amore, mentre lui sposa una donna adatta a lui, fredda come lui.
 
Lucius guarda con odio e disprezzo Arthur, ancora si scopriva a chiedersi cosa, in nome del cielo, avesse spinto Molly a sceglierlo al suo posto. Tutte quelle gravidanze avevano consumato la sua bella figura, ma non avevano fiaccato il suo spirito che era rimasto ancora forte e brillante. Per un attimo la sua aria sprezzante si incrina mentre ruba una veloce occhiata a Molly e non può fare a meno di provare quello struggente desiderio, nonostante tutto. Lo soffoca velocemente.
Lancia alla sua unica figlia il vecchio libro di trasfigurazioni.
-Tieni ragazzina… prendi il tuo libro… è tutto quel che tuo padre riesce a darti!
Esce di tutta fretta dal negozio, sorridendo silenziosamente, pensando a quello che il suo Padrone, nel diario, avrebbe fatto a quell’innocente ragazzina. Buttare la loro preziosa bambina tra le braccia del demonio è la vendetta perfetta.
 
  
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