Marco, un normalissimo ragazzo moro, con la classica passione da calciatore che, ahimè, ha portato a fargli avere un lato B veramente intrigante...carattere insolito il suo: circondato da amici intrepidi, chiacchieroni e lui, lui il più affascinante non si notava in mezzo al gruppo; sempre silenzioso e assorto nei pensieri. Lo era anche quando passò quella ragazza quel giorno, come dimenticare, vispa ma allo stesso tempo circondata da un misterioso fascino. quella ragazza andava scoperta. Lei non sapeva nulla, dopotutto come si sarebbe potuta accorgere di lui. no non poteva. Ma quel giorno...ricreazione. i quindici minuti più amati da tutti gli studenti. Macchinetta, lì si erano accostati entrambi, lui rosso in viso, lei semplicemente abbozzava un sorriso...aveva paura di sembrare matta.
Bè quello fu il più bel giorno per lui. La sua tesiosa vita era stata svoltata all'improvviso da quella ragazza che, senza doti magiche, gli aveva rubato il cuore.
Forse era una classica cotta, ma quando te lo senti lì nel petto, fermo, con gli occhi preganti d'amore, quello sì che è un bel casino.
Lui si sentiva sempre così, ogni giorno che passava, sempre più...ormai era diventata una quotidiana abitudine alzarsi dal letto la mattina e sorridere allo specchio chiedendosi se il medesimo sorriso sarebbe piaciuto anche a lei.
L'amico gliel' aveva detto, le ragazze sanno farti girare la testa, ma quando importa a te non importa a loro. lui non ci credeva mica. la convinzione che lei potesse essere diversa lo divorava, o meglio, gli dava la forza per non mollare e crederci, perchè in fondo non aveva nulla da perdere.Per questo si era deciso, era deciso a fare qualcosa. a farle capire una volta per tutte che l'amava.
Macchinetta. Solita ora. Solito minuto e solito silenzio, solito rosso sulle guance, il sorriso c 'era, era là timido, pronto ad uscire appena ne avesse avuto l'occasione. Lei stava ferma là, a contare i soldi.
Lui non l'ascoltava, l'amico intendo, si era perfino dimenticato della sua presenza, e intanto la sua bocca continuva a muoversi bla bla bla bla bla. fino a quando la scena non si mosse: 20 cent. a terra, sotto la sua converse bianca. Lei lo guardava e gli diceva qualcosa, ma lui non faceva altro che fissarei suoi enormi occhi maroni, dolci e belli belli, come non se ne vedono in giro. Alla fine lei stufa, si voltò cambiando strada. Lui non poteva vederla andare via così e prendendola per una mano la trattenne lì, accanto al petto...vicino al cuore che sembrava scoppiare.