Ti osservo.
E' il mio passatempo preferito ormai da un anno.
Sono qui, seduta di fronte a te, e ti osservo.
Tu non te ne accorgi, troppo impegnato a combattere contro le mille scartoffie scolastiche.
Adori quei fogli, adori ordinarli, adori tutto del tuo lavoro.
Forse l'unica cosa che non ti appassiona come quei documenti...è la mia presenza.
All'inizio mi sembrava quasi di essere un peso per te. La Sala Delegati, il tuo regno, occupata da una ragazzina come me?
Temevo che il tuo sorriso fosse solo una forma di cortesia, e che in realtà morivi dalla voglia di cacciarmi via.
Invece ora, a distanza di un anno, ti sei abituato a me. Pian piano, mi hai insegnato a svolgere il tuo lavoro, e ho imparato ad esserti utile.
Adesso potrei definirmi il tuo braccio destro.
Anche perché, lo ammetto, io conosco tutto di te.
Non come lei, che ti regala i suoi occhi dolci ogni volta che mette piede qui dentro, nella nostra Sala Delegati.
Che ti ammalia con le sue lunghe ciglia nere e con le sue movenze da donna provocante.
Che ti prende per mano, come fosse la cosa più naturale del mondo, e ti porta via da me.
Lei pensa di sapere come sei fatto, ma sono sicura che non conosce nemmeno la metà del vero Nathaniel.
Del mio Nathaniel.
Occhi dorati e capelli color del grano, certo. Questo è ciò di cui si innamorano tutte le altre.
Ma definirti così sarebbe riduttivo. Tu sei molto, molto di più.
Chi, meglio di me, conosce la tua espressione assorta mentre cerchi di risolvere i compiti che ti assegna la direttrice?
Chi, oltre me, ha mai visto la piccola ruga che ti esce sulla fronte quando sei troppo concentrato a risolvere tutti quei problemi?
Chi sa, a parte me, che quel giorno ti ho prestato la mia molletta perché non ne potevi più del ciuffo di capelli che ti cadeva davanti agli occhi? Eri talmente buffo...
Chi conosce quel tuo vizio di mordicchiare le penne, e poi nasconderle dentro un cassetto perché ti vergogni a tenerle in quello stato sulla tua scrivania?
Chi è che si trova con te quando, troppo stanco e stressato, cominci a sbuffare e a diventare intrattabile?
Chi ti aspetta ogni volta che devi fare gli straordinari, perché tu, troppo orgoglioso, non accetti l'idea di rimandare il lavoro al giorno seguente?
Chi, Nathaniel, ti ama così tanto?
Lei? No. Lei è una delle tante che crede di poterti fare suo.
Ma io so che non è quella giusta per te.
Nonostante ultimamente controlli sempre l'orologio, in attesa che arrivi l'orario della fine delle lezioni.
Nonostante al solo sentir pronunciare il suo nome, le pupille ti si restringano di colpo.
Nonostante le gote ti si imporporino appena lei varca la soglia della porta che vi separa.
«Sono venuta a prenderti, amore»
Le tue labbra si aprono in un sorriso enorme, tutto rivolto a lei.
Ritiri le ultime cose, prendi la tua borsa e mi volti le spalle, per andarle incontro.
Poi d'improvviso ti blocchi, come se ti fossi ricordato di qualcosa. Ti rigiri, e i miei occhi incontrano i tuoi.

Ti amo, Nathaniel.

«A domani, Melody. Non fare tardi»
E di nuovo, te ne vai via da me.

Ti amo più di ogni altra cosa al mondo.

So che presto questa vostra storia finirà.
Ma so anche che ce ne sarà un'altra, e forse un'altra ancora.
E la protagonista di quella storia non sarò io.

Perché tu, Nathaniel, non sarai mai mio.


Note dell'autrice: Salve :) era da un po' che questa one-shot mi frullava per la testa e finalmente sono riuscita a metterla su carta (letteralmente sarebbe su pc, ma vabbè).
Che dire, ho sempre pensato che il rapporto tra Melody e Nathaniel non sarebbe mai andato oltre quello lavorativo, però si capisce che lei vorrebbe qualcosa di più.
Nel gioco io sono ancora al tredicesimo capitolo, quindi di loro due si è parlato poco e niente, ma mi piace l'idea di una Melody sofferente e forever alone. Oddio, poverina x°D in realtà mi è pure abbastanza simpatica! Però insomma, volevo metterla un po' in luce perché appunto il suo personaggio mi piace, anche se non le ho attribuito una parte da "eroina".
Nulla, fatemi sapere cosa ne pensate :3
Sayonara!