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Autore: Ayako83    21/09/2013    5 recensioni
Solo qualche mese fa, se qualcuno gli avesse detto che sarebbe finito in una situazione simile, sicuramente sarebbe scoppiato a ridergli in faccia tanto gli sarebbe risultata incredibilmente stupida –e decisamente impossibile- come cosa.
Invece era successo. Lui, Natsu Dragneel, il più stupido, ottuso, rumoroso ed irrequieto membro di Fairy Tail, si era innamorato. E non di una donna qualsiasi. Si era innamorato di una ragazza della gilda, una sua amica. Lucy Heartfilia.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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Si narra che i draghi siano presenti

sulla terra fin dalla sua creazione.

Per secoli hanno solcato i cieli

terrorizzando gli umani,

uccidendoli per divertimento,

mangiandoli per sfamarsi.

Rubando le loro ricchezze,

in quanto nessun essere vivente

ama l'oro più dei draghi.

Ne amano la sua lucentezza, il colore dorato,

e amano avvolgersi in esso,

e da esso venirne ammantati.

Nessun essere vivente saggio

ha mai osato avvicinarsi al tesoro di un drago.

Tuttavia gli avidi incoscienti che hanno tentato

ne hanno pagato lo scotto con la vita.

Per questo, se mai dovessi vedere

un drago sulla sua montagna d'oro

scappa.

E spera che Lei, sia lì a domarlo.

 

 

 

**********

 

 

 

 

Nessuno alla gilda vi avrebbe scommesso sopra un soldo, vista la sua ottusità sull’argomento.

Solo qualche mese fa, se qualcuno gli avesse detto che sarebbe finito in una situazione simile, sicuramente sarebbe scoppiato a ridergli in faccia tanto gli sarebbe risultata incredibilmente stupida –e decisamente impossibile- come cosa.

 

 

 

Invece era successo.

 

Lui, Natsu Dragneel, il più stupido, ottuso, rumoroso ed irrequieto membro di Fairy Tail, si era innamorato.

 

E non di una donna qualsiasi, incontrata in una qualunque taverna durante una qualche missione oppure mentre faceva un giro al mercato rionale di Magnolia. Magari una donna intrigante e seducente, il cui fascino risiede nell’alone di mistero che la circonda, di quelle in grado di catturare il cuore di un uomo con un semplice sguardo.

 

No.

 

Sarebbe stato troppo semplice.

 

 

Si era innamorato di una ragazza della gilda, una sua amica. La sua migliore amica, per la precisione.

 

 

Lucy Heartfilia.

 

 

Ancora adesso, Natsu non sapeva capacitarsi di come fosse successo, né di quando avesse iniziato a provare per la sua compagna un sentimento che andava ben oltre l’amicizia. Semplicemente, di punto in bianco, ci si era trovato in mezzo e aveva dovuto, volente o nolente, prenderne atto. E la cosa era stata tutt’altro che indolore. Forse perché quello che aveva provato non era un malessere fisico, di quello apportato dalle battaglie, quanto più mentale: per la prima volta da quando era nato, si era ritrovato a pensare alla sua compagna più tempo di quanto non ne spendesse ad azzuffarsi ed ingurgitare cibo. Osservarne ogni movenza, ogni gesto, ascoltare ogni parola pronunciata dalle labbra della maga era diventato un atto quotidiano, quasi sacro, che non poteva essere interrotto da futilità quali combattere e mangiare.

 

E quello era stato il periodo più bello. Quando ancora poteva bearsi dei piccoli gesti e momenti che condivideva con lei e sentirsi felice ed appagato. Poi aveva compreso, a sue spese, quanto la parola amore fosse strettamente legata alla parola possessione. E, ancora una volta, nessuno avrebbe mai creduto, almeno fino a quel fatidico giorno, che Natsu potesse essere un amante possessivo. Da sempre disinteressato ai soldi, ai gioielli e ai possedimenti -tranne tutti i cimeli che custodiva gelosamente in casa sua: piccoli “pensieri” recuperati nelle missioni passate, in quanto i ricordi, come appreso da Igneel, sono un tesoro prezioso-, tutti i membri della gilda, tranne forse Gajeel e Wendy, rimasero impietriti quando, quella sera, lo videro spalancare le porte di Fairy Tail e dirigersi verso Makarov, l'uomo che, dopo la scomparsa di Igneel, era stato per lui una guida e una figura paterna sostitutiva. Livido in volto, le mani sporche di sangue, si inginocchiò davanti al vecchio, raggomitolandosi, prendendosi i capelli tra le mani, tirandone le ciocche cercando di strapparle; la testa appoggiata sul freddo pavimento in pietra grigia, mentre calde lacrime scendevano impetuose dai suoi occhi. Nel silenzio tombale venutosi a creare al suo ingresso, tutti furono in grado di udire quelle parole gravi, nonostante non fossero più che un sussurro: “ L'ho ucciso. Si è avvicinato ancora a lei e l'ho ucciso”.

 

 

 

Nei minuti successivi, al silenzio si susseguirono attimi di frenetica attività, ma null'altro, tranne il nome di un luogo, sfuggì dalle labbra del ragazzo. Per la prima volta Natsu provava paura. Aveva ucciso un uomo, forse. Non ne era sicuro, dopotutto non si era accertato delle sue condizioni: quando, in un momento di lucidità, aveva posato lo sguardo su quel corpo che giaceva immobile a terra davanti a lui, si era improvvisamente reso conto della furia e della potenza che gli aveva scagliato contro. Non poteva essere ancora vivo. Ma ciò che lo spaventava di più era la consapevolezza di non essere per nulla terrorizzato dal fatto di aver ucciso una persona. L'unica cosa cui riusciva a pensare era lo sguardo, terrorizzato e accusatorio, di Lucy. E la realizzazione che successivamente lo colpì fu che, anche in quel frangente, l'unica cosa che per lui era importante, più della vita di un uomo innocente, era Lucy, o meglio, possedere Lucy, e che tutto ciò era profondamente sbagliato. Solo in quel momento comprese appieno cosa aveva fatto. E l'unica cosa che il suo corpo e la sua mente gli concessero di fare fu scappare. Da quell'uomo e da Lucy. Dai suoi sentimenti.

 

 

 

Al ricordo degli ultimi avvenimenti i polmoni di Natsu si costrinsero e la sensazione, come di un nodo alla gola, gli impedì di riprendere fiato. E mentre agonizzante cercava, senza riuscirci, di respirare, la testa iniziò a farsi come leggera e, prima di perdere conoscenza, un unico pensiero passò per la sua mente: “Mio dio, che cosa ho fatto”.

 

 

 

Poi, il buio.

 

 

 


 

Buonasera, gente! Ed eccomi di nuovo qui, con una nuova long agli inizi, mentre ne ho ancora due in corso... Non ho parole per scusarmi dei tempi mostruosamente lunghi che ho, ma conto di pubblicare ogni tanto e di far procedere le mie storie.

Parlando della nuova storia, si tratta di una long incentrata su Natsu e sul suo “lato oscuro”. Rileggendo lo Hobbit e della figura del drago Smaug, non ho potuto far altro che pensare ai draghi e al loro amore per l'oro. I Dragon Slayer sono esseri umani cui i draghi...ahhhh non posso parlare troppo perchè alcune cose sono spoiler, quindi... Dovrete leggere, mie care (e miei cari, se ce ne sono), tanto quando pubblicherò i prossimi capitoli, saremo arrivati al passo con l'edizione italiana! :P

Non sono completamente soddisfatta della seconda parte, ma spero comunque vi piaccia e, soprattutto, che vi abbia incuriosito.

Dal prossimo capitolo si fa un passo indietro nel tempo, per vedere l'evolversi delle cose fino ad arrivare alla situazione attuale.

Fino alla prossima

Un bacione

Aya-chan

  
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