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Autore: KiaJB    21/09/2013    0 recensioni
-Quindi mi vorresti dire che sono una specie di agente segreto che deve “aiutare” sto capo del cazzo?! Ma che si risolva da solo i suoi problemi!- mi alzo dal letto mandando tutti a quel paese.
-Voglio essere a casa mia ad Atlanta a pubblicare la mia nuova Fan F… Occazzo!!!- capisco tutto di colpo.
-Cazzo! Sono finita nella mia Fan Fiction! E ora come minchia faccio a tornare a casa?!- inizio a pensare ad alta voce facendo avanti e indietro per la camera del riccio che mi guarda sempre confuso.
-Ora smettila, mi stai facendo venire il mal di testa- si alza Harry fermandomi prendendomi per le spalle.
-Harry, sono nella merda!- gli dico semplicemente prima di spiegargli tutta la storia.
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Lei, una sognatrice nata.
Lui, un personaggio inventato.
Loro, la coppia più strabiliante che esista…
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Ryan Butler
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 1

Lei, una sognatrice nata.

Lui, un personaggio inventato.

Loro, la coppia più strabiliante che esista…

 

“Perfetto! E anche questa è finita” dico tra me e me. Sarà la Fan Fiction migliore che sia mai stata scritta. Supererà anche Dark e Danger. Sarà il discorso preferito dalle ragazze. La voglio pubblicare immediatamente.

Il mio nome è Hope e ho 16 anni. Sono una sognatrice nata, amo scrivere Fan Fiction dall’età di 9 anni e sono migliorata molto.

Le pubblico su EFP e da lì ho iniziato a essere “conosciuta”.

Vivo ad Atlanta con la mia famiglia e frequento il terzo anno di liceo.

Ho un ragazzo di nome Charlie. Stiamo insieme da nemmeno un mese ma ci amiamo tanto. La mia migliore amica si chiama Holly e l’ho conosciuta quando mi sono trasferita qui dal Canada. Esattamente 5 anni fa.

Il mio migliore amico invece si chiama Louis e viene dall’Inghilterra ma si è trasferito ad Atlanta l’anno scorso.

Ho finito la mia Fan Fiction “I’ll always remember you” e sono sicura farò strada con questa storia, è la migliore che io abbia mai scritto.

Improvvisamente il mio cellulare inizia a vibrare: messaggio da Holly.

 

Hey sistah,

passo tra cinque minuti per andare a scuola.

Fatti trovare pronta.

Xx Holly.

 

Mi volto immediatamente verso la mia sveglia e per mia sfortuna vedo che mancano 20 minuti all’inizio della scuola.

Sbuffando raggiungo il bagno con il mio pigiamone a ricami floreali.

Dopo una doccia rilassante di pochi minuti spalanco il mio armadio cercando dei vestiti che mi soddisfino abbastanza per metterli.

Scelgo una maglietta semplice color crema a maniche lunghe e dei semplicissimi pantaloncini di jeans abbinati alle scarpe: degli stivali marroni con le frange che amo tanto.

Lascio che i miei capelli mossi mi ricadano tranquillamente sulle spalle.

Nemmeno cinque minuti che Holly è già sotto casa mia nervosa per il compito in classe per il quale sicuramente non avrà studiato mentre io mi sono fatta una testa tanta tutta il pomeriggio scorso.

Scendo le scale dopo aver chiuso la porta a chiave. Raggiungo la mia amica che non mi ha nemmeno notato dal nervosismo.

Ha una semplice maglietta nera della Hollister che le copre malapena l’ombelico e dei pantaloncini verdi fosforescente abbinati a una cintura rossa come le sue unghie e il foulard che una come fiocco legato tra i capelli.

Il tutto abbinato a delle converse verdi anch’esse fosforescenti.

Diciamo che Holly è un tipo stravagante.

-Finalmente sei arrivata! Sai che mi devi dare le risposte per il test di oggi vero?- più che una domanda sembra un’ ordine.

Sorrido e annuisco incamminandomi con la mia amica verso scuola che non dista molto da casa mia.

-Che hai fatto ieri pomeriggio?- mi chiede annoiata.

-Ho studiato, forse?!- le chiedo ironica.

-Apparte quello?- sbuffa lei.

-Niente di chè, però stamattina l’ho finita! Il mio capolavoro è finito!- dico tutta esaltata.

-Davvero? Lo hai portato?- mi chiede lei entusiasta e molto curiosa.

-Certo, devo farlo leggere al professor Jansen- dico con tono ovvio tirando fuori la chiavetta con dentro la storia.

-Ti accompagno io durante l’intervallo nella sua classe- si offre lei interrotta da uno sbadiglio.

Nemmeno ci accorgiamo di essere già arrivati davanti al cancello della scuola dalle troppe chiacchiere.

-Hey ragazze, come va?- chiede Louis venendoci in contro sorridendo.

-Come fai a essere così vispo anche di mattina?- chiede Holly mentre un altro sbadiglio interrompe le sue parole.

-Il mio segreto è il caffè, ragazze mie- dice entusiasta.

-Hai visto Charlie, Lou?- gli chiedo impaziente di vederlo di nuovo.

-Ehm, credo sia dentro- mi risponde lui insicuro.

Annuisco e mi dirigo da sola verso l’interno della scuola.

Mentre mi avvicino al suo armadietto qualcuno mi viene addosso facendomi cadere il suo caffè addosso.

-Mi dispiace un casino, non volevo. Non ho fatto apposta.- si scusa subito.

Alzo lo sguardo e vedo una ragazza mora con le lentiggini su tutto il viso.

-Tranquilla, adesso vado a pulirmi e sarà tutto come prima. Non preoccuparti- la rassicuro con un sorriso.

-Grazie e scusa ancora- dice allontanandosi a passo svelto verso un’aula.

Decido di fare una tappa in bagno prima di raggiungere Charlie.

Arrivo nel bagno dal quale da uno provengono dei rumori strani. Non voglio immischiarmi e inizio a bagnare la maglia con l’acqua del rubinetto.

Poco dopo la porta di quel bagno si apre ed esce… Charlie seguito subito dopo da Samantha, la Barbie della scuola.

-Tu!- gli urlo contro mentre le lacrime minacciano di uscire dai miei occhi.

-Ho-hope, non è come sembra- inizia a dire ma io me ne vado prima che possa scoppiare a piangere davati a lui.

Finisce sempre così, non è la prima volta che un ragazzo mi tradisce.

Prima Jason e ora Charlie. Sicuramente non sarà la prima volta visto che spesso lo vedevo in compagnia di quella troia della Roy.

Inizio a correre fuori, non ce la posso fare a vederlo durante le lezioni e sicuramente cercherà di spiegarmi ciò che ha fatto anche se si è visto perfettamente quello che è successo e non ho intenzione di perdonarlo.

Vedo i miei amici sconvolti che mi corrono dietro confusi per le mie lacrime.

Non ho mai saltato la scuola per questi motivi, sono sempre stata la studentessa modello e ora per colpa sua farò la mia prima assenza.

Arrivo a casa e apro la porta di casa sperando che i miei siano già a lavoro ma non mi va bene questa volta.

-Hope, tesoro. Cos’è successo?- chiede preoccupata mia madre.

Non gli rispondo e mi fiondo in camera mia. Butto il mio zaino in un’ angolo della camera e mi tuffo sul letto piangendo come non mai.

Sento che mia madre fa entrare Holly e Louis chiedendogli spiegazioni.

-Mi dispiace signora, ma non sappiamo niente neanche noi- gli risponde tristemente Lou.

Bussano alla mia porta e li faccio entrare. Vedo le loro espressioni tristi e confuse nello stesso tempo.

Mi vado a sedere sul mio letto e aspetto che loro facciano lo stesso.

-Quel coglione mi ha tradito con la Roy- sputo fuori tutta la mia rabbia in quelle poche parole.

Louis sentendo quelle parole si irrigidisce:

-Io lo ammazzo quello!- urla iniziano a uscire dalla mia stanza.

-N-no. Ti prego, ho bisogno di te- dico tra un singhiozzo e l’altro. Lui si calma leggermente e mi viene vicino abbracciandomi.

Mi sfogo sulle sue spalle mentre lui mie stringe sempre più forte al suo petto.

-Ho un’idea! Vado a prendere coperta, film e gelato al cioccolato. Come fanno nei film- dice Holly vantandosi della sua idea “geniale”.

Si alza e se ne va tornando dieci minuti dopo con tutto il necessario.

-Siete sicuri che potete saltare la scuola per me?- gli chiedo preoccupata.

-Non ti preoccupare Hope- mi rassicura Louis.

Ci sediamo sul divano insieme e Holly fa partire il film.

Perfetto: la madre.

Io odio i film horror con tutto il mio cuore.

 

Abbiamo passato tutto il giorno sul divano a guardare vari film e mangiare gelato al cioccolato fino allo sfinimento.

Ora sono tutti a casa propria e io sto “facendo una chiacchierata” con le stelle.

-Perché la vita non è come una fan fiction. L’amore viene sempre ricambiato e il ragazzo che ami è sincero e non ti tradirebbe mai?- penso io.

Ad un tratto una stella cadente illumina il cielo notturno.

“Desidero che la mia vita e quella della persona che amo sia come una fan fiction” penso tra me e me.

Dopo quello stupido pensiero mi butto sul mio letto e in un battibaleno mi addormento.

 

Apro la porta dell'ufficio ed esco felice e fiera di me stessa. Appena chiudo la porta faccio un salto di gioia.

Hey, aspetta. Perché sto saltando? E soprattutto, dove mi trovo?

Sono uscita da una porta bianca e sono davanti a un corridoio completamente bianco.

-Qualcosa mi dice che il generale ha ti ha dato una nuova missione!- dice una voce dietro di me facendomi sobbalzare dallo spavento. Mi giro dalla parte dalla quale proviene quella voce e mi scontro con degli occhi smeraldo che mi sono familiari, tutto questo mi è familiare.

-Miles, va tutto bene?- mi chiede curioso il riccio che ho davanti.

-Harry!!! sei tornato!- gli salto addosso stritolandolo letteralmente tra le mie braccia, perfetto! Non rispondo neanche più alle mie azioni.

-Staccati cozza, altrimenti non respiro- dice lui ridendo

-Mi sei mancato da morire- ma se non l’ho mai visto??!!

-Anche tu Miles, come mai sei dal generale?- mi chiede curioso “Harry”.

-Bella domanda- oh, finalmente sono tornata in me!

-Come, non lo sai? Stai bene Miles? Sembri strana…- mi fissa il riccio curioso.

Ma chi cazzo è sta Miles?!?

-Mi dispiace ma mi starai confondendo con qualcun altro, il mio nome è Hope, non Miles- dico cercando di chiarire il tutto.

-Mi dispiace ma nell’associazione c’è una sola Miley e quella sei tu. Perché dici di chiamarti Hope?- mi chiede mettendo una mano sulla mia spalla. Mi allontano sciogliendo quel contatto.

A calmare la situazione fu Macy (E chi cazzo è questa ora?!?) che si avvicinò ad Harry:

-Il generale Fitch l'aspetta nel suo ufficio- guardandomi ancora confuso si dirige verso la porta e bussa, appena ottiene il consenso entra. E ora chi cazzo è sto generale Fitch?!? Mi siedo su una sedia e lo aspetto fuori. Dopo più o meno 15min esce con un espressione preoccupata sul viso:

-Cosa ti ha detto?- chiedo io molto preoccupata

-Devo aiutarti- dice a testa bassa e voce fredda e distaccata

-In che cosa?- chiedo più confusa di prima con un’espressione indecifrabile sul viso.

-La missione- sussurra, quasi impercettibile.

-Senti bello! Parla scandendo bene le parole altrimenti con ci capisco un cazzo! È già difficile capire cosa sono e dove sono, se ti ci metti anche tu è la mia fine- dico sputando fuori tutto ciò che penso straziata.

-La missione, ok?!- mi risponde freddo e leggermente innervosito.

-Senti mi puoi spiegare un paio di cose che io non capisco una beata minchia di tutto ciò che sta succedendo?!- quando smetto di essere fine vuol dire che ho perso la pazienza, e io ne ho tanta.

-Andiamo in camera mia- dice avviandosi verso le scale. Lo seguo curiosa.

E se questo mi vuole stuprare, e se mi volesse fare del male? Ma soprattutto perché mi sembra tutto così familiare?

-Andiamo?- mi tende la mano verso le scale. Lo seguo senza dare nessun contatto fisico.

 

 

Hey, che ne pensate.

Questa storia mi è venuta grazie a un sogno che ho fatto.

Spero vi piaccia.

Il capitolo è molto lungo ma solo perché è il primo.

Gli altri saranno molto più corti J

 

Baci Chiara xx

 

Twitter: @KiaJBKidrauhl

 

Facebook: KiaJB efp

  
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