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Autore: Asu chan    22/09/2013    3 recensioni
Tutti conosciamo le leggi di Murphy: affermazioni che ci annunciano con precisione come e quale sarà la nostra sventura giornaliera. E quale vita meglio di quella di Shikamaru, fidanzato con la kunoichi dalla scorza più dura di tutte, è scandita da tali leggi?
[Scritta per l'iniziativa "Te l'avevo detto!" in occasione del compleanno della nostra amata testa d'ananas!]
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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“La probabilità che una fetta di pane imburrata cada dalla parte del burro verso il basso su un tappeto nuovo è proporzionale al valore di quel tappeto.”
 
 
Morirò di morte violenta. Fu l’unica cosa che Shikamaru Nara riuscì a pensare mentre osservava l’orrenda scena compiersi quasi al rallentatore: una gustosa fetta di pane imburrata gli scivolò tra le dita, fece mezzo giro su se stessa rivolgendo la parte condita verso terra e con un leggero splat si spiaccicò sul tappeto del salotto. Se quello fosse stato un qualsiasi oggetto di arredamento, non avrebbe sentito il sangue gelarglisi nelle vene, ma sfortunatamente per lui non era quello il caso. Si trattava, oltre che di un tappeto di per sé costosissimo, del prezioso regalo dei cari fratellini della sua donna. Il simbolo della loro benedizione (così aveva affermato la ragazza) offerto da loro quando erano andati a vivere insieme. Ed essendo un dono di Gaara e Kankuro, Temari non poteva che tenerlo in grande considerazione. Mentre questi tremendi pensieri gli affollavano la mente, Shikamaru si chiese quale Kami avesse avuto la crudeltà di mettergli in testa l’idea di fare uno spuntino sul divano. Avrebbe potuto consumarlo al tavolo in cucina come sempre, ma qualcuno lassù voleva disperatamente la sua compagnia.
« Grazie tante » sibilò lanciando uno sguardo al soffitto, ma si rese subito conto che non era proprio il momento di prendersela con le divinità. Doveva risolvere quel problema in fretta. La sua fidanzata era partita da un paio di giorni per una missione e sarebbe tornata proprio quel giorno nel tardo pomeriggio. Una persona normale sarebbe stata sollevata dalla consapevolezza, ma non il giovane Nara: l’assenza della ragazza era abitualmente accompagnata da lunghi pisolini pomeridiani di festeggiamento. Il ninja delle ombre maledisse la sua pigrizia congenita e si chinò a raccogliere frettolosamente quella che era stata la sua merenda; dopodiché fissò sgomento la macchia unticcia rimasta sul tessuto. Doveva farsi venire in mente qualcosa. Si affrettò a raggiungere la cucina e gettò via la fetta di pane incriminata, ormai non più commestibile, poi tornò di nuovo in salotto e guardò ancora il disastro. Non aveva la più pallida idea di come risolvere il problema e stava iniziando a sudare freddo: Temari avrebbe spalancato la porta da un momento all’altro. Se non sapeva come pulire il tappeto doveva come minimo far sparire le prove del misfatto; così afferrò i lembi dell’oggetto trasformandolo in una specie di fagotto, poi rimase immobile per qualche secondo mentre pensava a un posto dove la kunoichi non avrebbe mai guardato, infine decise di infilarlo sotto il letto alla bell’e meglio. Dopo aver occultato il tutto ritornò ansiosamente sul luogo del delitto, che constatò colpevolmente vuoto. Avrebbe dovuto distrarre la sua donna per evitare che si accorgesse subito dell’assenza dell’adorato tappeto: gli serviva qualcuno che sapesse come pulirlo, chiedere la soluzione al suo problema e rimettere l’oggetto come nuovo dov’era prima.
 
 
“La probabilità che qualcosa accada è inversamente proporzionale alla sua desiderabilità.”
 
 
L’ultima cosa che voleva al mondo in quel momento era il ritorno della sua fidanzata e, nemmeno a farlo apposta, sentì la maniglia della porta d’ingresso abbassarsi. Con uno scatto di cui mai nella vita si sarebbe immaginato capace, Shikamaru si precipitò nell’atrio un attimo prima che l’uscio si aprisse e rivelasse la snella figura di Temari, con il ventaglio appeso alla schiena, la quale si bloccò e lo fissò stupita.
« Bentornata » fu tutto ciò che il giovane riuscì a dire, bloccato sul posto e pressoché incapace di pensare.
« Ciao » replicò semplicemente la bionda, con un mezzo sorriso. « Sono sorpresa. Pensavo dormissi. »
Magari, rimpianse lui tra sé, ma invece di parlare si strinse nelle spalle. Il cuore gli balzò in gola quando vide che la kunoichi, ripresasi dallo sconcerto, stava entrando in casa.
« No! » esclamò in un moto di terrore guadagnandosi lo sguardo stavolta perplesso della ragazza, che inarcò un sopracciglio.
« Cosa c’è adesso? »
Shikamaru dovette inventarsi sul momento una risposta accettabile.
« Volevo… Volevo portarti fuori a cena. Ovviamente pago io. »
Temari schiuse le labbra stupefatta.
« Scusami? »
Ormai era fatta.
« Ti porto fuori a cena. »
La giovane rimase in silenzio per qualche secondo e assottigliò lo sguardo, poi indietreggiò e uscì di nuovo dalla porta. Sollevato, il fidanzato indossò i sandali e la seguì all’esterno. Camminarono per qualche istante senza parlare.
« Sei sicuro di star bene? » domandò all’improvviso la bionda facendo quasi sussultare il ragazzo.
« Certo. »
« Sembri diverso dal solito. »
Il moro cercò di mascherare la sua colpevolezza con la consueta espressione neutra e annoiata.
« Solo perché usciamo a mangiare? »
La kunoichi lo fissò sospettosa per qualche momento.
« Mh » mugugnò senza convinzione.
Il giovane Nara sospirò.
« Sei stata via due giorni e non conosci più il tuo uomo? »
Temari gli lanciò un’occhiata velenosa e poi fece un enorme sorriso.
« Ma certo che lo conosco » trillò con una dolcezza inquietante. « Il mio uomo è taaanto generoso, quindi oggi mangerò fino a scoppiare e lui pagherà senza fiatare. »
Il tono con cui aveva fatto quell’affermazione suggeriva un ordine, così Shikamaru sbuffò e guardò altrove mentre sentiva la ragazza ridacchiare.
 
 
“Se le cose sembrano andare finalmente per il verso giusto, c’è qualcosa di cui non stai tenendo conto.”
 
 
Temari mantenne la promessa. Pur mantenendo un contegno e una compostezza degni della sua fama mangiò come non aveva mai fatto, prosciugando i soldi nel portafoglio di Shikamaru. Nonostante il disappunto, il giovane Nara si sentì immensamente sollevato, dal momento che sembrava che la ragazza avesse dimenticato del tutto i sospetti precedenti. Si permise di sorridere con compiacimento mentre si avviavano verso il loro nido d’amore: il giorno successivo avrebbe avuto tutto il tempo di cercare aiuto da qualcuno di esperto – chissà se Kurenai-sensei se ne intendeva di tappeti? – per riparare al disastro che aveva combinato.
La fidanzata pareva soddisfatta dalla cena, ma sembrava stanca. Dopotutto era appena tornata da una lunga missione ed era normale che avesse bisogno di riposare. Appena arrivarono a casa annunciò che sarebbe andata a farsi una doccia prima di raggiungere la sua dolce metà a letto, dove il ninja delle ombre si accomodò e si rilassò a dovere. Sebbene per un paio di interminabili ore gli fosse sembrata la giornata peggiore di sempre, tutto finalmente sembrava filare liscio. Se tutto fosse andato come previsto, sarebbe riuscito ad evitare l’ira funesta di Temari.
Una ventina di minuti dopo quest’ultima fece il suo ingresso nella stanza, i capelli sciolti ancora umidi, si infilò sotto le coperte e si strinse stancamente contro il suo uomo. La cosa alimentò il gioioso compiacimento di Shikamaru. Preferiva di gran lunga quella versione dell’indomabile kunoichi di Suna, molto più femminile e tranquilla. La strinse tra le braccia.
« A proposito Nara » mugolò lei sistemandosi meglio contro il petto del giovane. Quest’ultimo raggelò. Era sempre un pessimo segno quando lo chiamava per cognome. « Sono passata in salotto. Dov’è il tappeto? »
 
 
 
 
Merda.










Angolo dell'autrice
DAAAN! Non vi siete ancora liberati di me! Il forum nnnnero ha talmente tante iniziative da proporre che credo non mi vedrete mai scomparire finché avrà vita (cioè per sempre.)....
COMUNQUE! Come avrete letto nell'intro (l'avete letta, vero?!) stavolta l'iniziativa per il compleanno di Shika si chiama "Te l'avevo detto!" ed è basata sulle Leggi di Murphy - ne ho usate tre perché sapete, tre è meglio di uno -. Appena le ho lette (e credo buona parte delle altre ragazze, che vi consiglio di andare a leggere! Trovate tutto cliccando sul bannerino in fondo!) non ho potuto non trovarle calzanti a pennello per quello sfigatone di Shikamaru ù_ù Cioè, è intelligente, ma sfigato (maledetto Kishimoto). Insomma, sappiamo tutti quanto preziosi siano i fratellini per Temari <3 E sappiamo tutti quanto babbo sia il nostro Nara quando si tratta di lei......... Beh, spero vi sia piaciuta! <3
Si ringrazia tanto Clà, aka DirtyCharity (she's back, bitches!), per l'aiuto - vi giuro che pensavo di aver scritto la peggio delle fiction.

Andate a controllare per le altre fict, e se siete nere DOVETE iscrivervi 8D

   
 
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