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Autore: Elisewin_vive    24/03/2008    10 recensioni
"Lily riguardò con gli occhi umidi e arrossati il ragazzo steso e sentì la schiena percorsa da brividi, le guance bollenti e bagnate. Quando dormiva, sembrava un angelo, in pace col mondo. Sembrava sereno, felice. Innocente e bellissimo. Nella foga del momento, prese ad accarezzare quei capelli scompigliati, bellissimi e ribelli, sfiorandoli con le mani, sentendone la morbidezza, percependone il profumo di limone. Le mani tremarono, e scesero sul volto, accarezzandone le guance morbide e rosse anche se segnate sulla mandibola dalla piccola ricrescita della barba appena rasata. Poi, risalendo per il naso elegante e diritto, passarono sulle palpebre socchiuse, sulla fronte ampia e liscia; e infine passò l’indice sulle labbra, morbide, rosse e carnose, ma non troppo. Ma non era l’indice che voleva sfiorargli le labbra, no. Erano indubbiamente le proprie labbra, attratte da una forza calamitante da quelle dell’amico. E inginocchiandosi vicino al letto, avvicinò il proprio viso a quello del moretto, sempre di più, sempre di più, sempre di più…"
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Io e… James?! / Sì, davvero un buon giorno!

La sveglia trillò e Mary Macdonald urlò spaventata, nel semibuio del dormitorio femminile.

La ragazza guardò la grossa sveglia Babbana appoggiata al comodino vicino al letto a baldacchino della sua migliore amica, con la terribile tentazione di scagliare l’oggetto giù dalla finestra.

L’amica, svegliata dalle urla della ragazza, mosse velocemente la testa in tutte le direzioni, mulinando i lunghi capelli rossi, credendo che l’amica avesse urlato per un pericolo imminente.

La rossa, quando si rese conto che non c’era niente da temere, si abbandonò sul cuscino, ancora assonnata e spaventata dal forte urlo dell’amica.

- Buongiorno Lily! – urlò Mary alla rossa.

- Bah… non mi sembra tanto un buon giorno… cos’è che ti ha fatto strillare tanto, oggi? Un piccolo ragnetto? Un’innocua ranocchietta? Una cacca di gufo secca sul tuo cuscino? Qualunque cosa potesse essere pensavo che fossi una Grifondoro… –

- Hahaha… Che spiritosa che sei… ti sei svegliata con la luna storta? – domandò la bionda, fingendo di ridere alla battuta della rossa – Comunque ho urlato perché quel tuo aggeggio chiamato “speglia” ha suonato talmente forte che mi ha fatto spaventare! Probabilmente l’unica che non è caduta giù dal letto sei stata tu, con il tuo sonno pesante… - continuò.

- Sveglia – precisò Lily.

- Come? -

- Niente. Finiscila e guarda che comunque non sarebbe potuto cadere giù dal letto nessuno – disse, osservando i letti a baldacchino già rifatti e indicandoli all’amica – Le ragazze sono già scese! –.

- Ma che ora è? Dimmelo tu, che io la speglia con i geroglifici non la so leggere! – disse Mary, indicando la sveglia che aveva al posto dei numeri arabi quelli romani.

- Sono numeri romani non geroglifici… e comunque sono le 9:30… Santo cielo sono le 9:30!! – urlò la rossa, correndo in bagno.

- Ecco perché le altre non erano ancora a letto… - mormorò la bionda, pensando - Mi muovo, MI MUOVO! – urlò, quando l’amica corse in camera dal bagno strillando e scuotendola per le spalle.

La bionda aprì la doccia, lasciando un po’ scorrere l’acqua prima di entrare.

- Ou, ti sbrighi? Comunque come trovi che mi stia l’ombretto verde sotto gli occhi? –

- Ah, no! Puoi metterti tutto quello che vuoi sul viso ma non toccare gli occhi: sono perfetti… per quale motivo ti trucchi, di grazia? Non avevi detto che era una cosa da galline, degna solo delle Serpi? E’ per qualcuno di particolare? – disse la bionda, smettendo di cantare da sotto la doccia.

- No… è solo così, perché ho voglia… - rispose la rossa, sorridendo e approfittando del fatto che la bionda non poteva vederla perché era ancora nella doccia, che canticchiava.

- Certo certo… E comunque so che stai sorridendo approfittando del fatto che non potrei vederti… - disse Mary, ridacchiando e sorridendo a sua volta.

- Non è per niente vero… Non sto sorridendo… - disse Lily, sorridendo di nuovo.

La bionda uscì dalla doccia e avvolse sul suo corpo l’accappatoio rosa a cuoricini.

Alzando gli occhi guardò l’amica, squadrandola e alzando un sopracciglio, com’era solita fare quando si accorgeva che l’amica mentiva.

- Oh, va beeene! Ok, non so mentire… comunque è per… - iniziò Lily.

- Su, forza, spara! – gridò l’amica, trepidante.

- E’ per… Peter! – disse la rossa, rimuginando un po’ prima di dare la risposta.

- Non ci credo! So che non è per Peter ma che è per un altro malandrino… - ghignò la bionda.

- Per chi? Remus? Sirius? Lo sai che per me sono come fratelli! – disse Lily.

- Ma io non sto parlando di loro… Sto parlando del bel cercatore dagli occhi nocciola velati da una leggera e sottile patina d’oro… Non credere che non me ne sia accorta della tua dolcissima cotta per lo spettinato, fascinoso, il-più-bello-della-scuola James Potter! – disse Mary, sorridendo a sua volta.

- Io e… James?! Ma scherzi?! Lo odio! Capito? Lo o-dio. Lo o-d-i-o! – scandì forte Lily.

- Non sai proprio mentire, Lily! – ribattè l’amica, scuotendo la testa di segno di disapprovazione.

La ragazza corse via dal bagno per scivolare nel dormitorio, cercando di non far vedere il rossore comparso sul suo bel volto all’amica.

Aprì l’armadio che stava di fronte al suo letto carminio e prese dal cassetto una camicia bianca con i polsini oro e porpora, una corta gonna grigia e la cravatta Grifondoro, e li indossò.

Tornata nel bagno vide che la bionda si stava applicando il mascara su un occhio, risaltando il bel colore chiaro delle sue iridi azzurre, mentre le lunghe e affusolate gambe sottili, così simili alle proprie, spuntavano fuori dall’accappatoio.

- Su, dai, vestiti o vuoi andare a lezione con l’accappatoio? – disse la rossa con malizia, quando l’amica si accorse di lei – Cosa che farebbe uscire ulteriormente di testa Black, ma secondo me non ti dispiacerebbe, anzi… E poi dicevi che a me piace un malandrino, vero? -

- Non è vero per niente… ok, ok, lo ammetto! Mi piace Sirius Black, ma non dirlo ai malandrini… -

- Va bene, va bene… Prometto! – disse la rossa, trascinando l’amica nel dormitorio e guardando la sveglia – Comunque non è il massimo arrivare in ritardo a lezione il primo giorno di scuola! Prenditi una gonna, una camicia e una cravatta dall’armadio e muoviti! Io comincio a scendere… –

- Sì mammina, certo mammina –

- E… piantala! -

La rossa uscì fuori dal dormitorio e iniziò a scendere le scale quando inciampò in un boccino e ruzzolò giù, cadendo sopra uno sfortunato che si trovava in piedi vicino alla scala.

Lily sentì il caldo respiro del compagno sul collo e il corpo del ragazzo sul proprio. Il profumo di limone misto a lucido di scopa del compagno le irretì i sensi.

Il ragazzo si tirò subito su e la rossa potè guardarlo meglio.

Era semplicemente bellissimo.

Gli occhi nocciola erano velati da una sottile lamina d’oro e incorniciati da occhiali. I capelli, corti (arrivavano fino alla nuca del moretto), spettinati e nerissimi gli davano un’aria da ribelle. Le labbra, rosse e carnose, rendevano il ragazzo ancora più sexy di quanto già non fosse. Il fisico, alto e magro, dava l’idea che il moro fosse un gran sportivo. In due parole, era James Potter.

James tese una mano a Lily, aiutandola ad alzarsi.

Quando la ragazza fu in piedi e abbastanza esposta alla luce in modo che si potesse vederne il viso il malandrino sogghignò e disse, voltando la testa: - Guardate un po’ chi c’è ragazzi! –

- Jamie, chi è quell’idiota che ti ha…? O scusa Lily, non volevo! - disse Sirius, che avvicinandosi ai due si era reso conto di chi avesse mandato gambe all’aria il suo migliore amico.

- Ciao Lily, come va? Ieri non ti ho visto al banchetto… - mormorò Lupin, avvicinandosi anche lui.

- Sto bene, grazie, Remus. E’ solo che avevo un po’ di mal di testa, tutto qui… - rispose la rossa.

- Ah! – strillò una voce di ragazza dalle scale, voce che fu subito seguita dal rumore di un corpo che cadeva e la ragazza rotolò giù, seguita da una pallina alata, fino a fermarsi sul tappeto della Sala.

- Scusa, è colpa mia! Comunque, se ti può rincuorare, anche Lily è caduta per le scale, con il meraviglioso effetto di piombarmi addosso… - disse James quando Mary si fu rialzata dal tappeto.

- Buongiorno a tutti! – disse quella, lisciandosi le pieghe sulla gonna a balze grigia – Oh, no, non ti preoccupare James, non è successo niente! – continuò sorridendo e ammiccando all’amica.

- Buongiorno a te, Mary – disse Minus.

Sirius nascose il volto nella penombra causata dalla scarsa illuminazione diffusa dal camino e, mugugnando un - ’giorno – fece un cenno con la testa ai tre amici, che si incamminarono con lui verso il ritratto della Signora Grassa per uscire dalla Sala.

Quando la Signora Grassa si spostò per far passare il quartetto Lily udì James dire: - Sì, davvero un buon giorno! -.

   
 
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