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Autore: Aquarius no Lilith    22/09/2013    1 recensioni
Questa storia è ambientata poco tempo prima dell'uccisione del gran sacerdote Shion e della notte degli inganni.
Anna ha quattordici anni ed è il cavaliere d'argento della Gru.
Ella è la custode di un tempio situato vicino alle pendici del monte Elburz in Iran, sigillato da millenni e un tempo dedicato ad un'antichissima divinità persiana.
Il sigillo della dea Atena però sarà minacciato dall'apparire di nuovi nemici e Anna sarà costretta a chiedere aiuto al Santuario di Atene.
Verrà così mandato in suo aiuto un giovanissimo cavaliere d'oro che le si affiancherà, in battaglia e forse le ruberà il cuore.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gemini Saga, Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La maledizione dell' amore eterno'
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Il mio nome è Anna e sono il cavaliere d’argento della Gru.
Nonostante il mio nome sia tipicamente ebraico, io sono di origini iraniche.
Entrambi i miei genitori sono originari di questa bellissima terra baciata dalla luce del sole, per quasi tutta la durata dell’anno.
Devo dire che ho avuto una bella infanzia con dei genitori, che mi volevano bene.
Entrambi cavalieri d’argento i miei genitori, speravano che anch’io prendessi la loro strada.
Da parte mia sono sempre stata attirata di più dagli allenamenti fisici e cosmici, che dalle faccende di casa, cui una donna dovrebbe dedicarsi.
Vivere in Iran, per le donne cavaliere, non è facile, come in Grecia e nel mondo occidentale.
Qui, infatti, essendo maggioritaria la religione islamica, le donne non sono trattate con rispetto, ma come schiave vere e proprie.
Mia madre poi è sempre stata guardata con sospetto e insofferenza, poiché donna guerriera e cavaliere di una divinità straniera.
Per di più non andava giù a nessuno il fatto che portasse la maschera in volto, cosicché nessuno oltre a me e a papà, aveva visto il suo vero volto.
Quando ero bambina e mi recavo in città con mia madre, per sbrigare delle faccende, eravamo guardate con diffidenza e cattiveria dalla maggior parte della gente.
Nessuno però ha mai osato offendere o disturbare me e mia madre, quand’eravamo sole, poiché gli abitanti del villaggio temevano la reazione di mio padre.
Egli, infatti, ancora prima che io nascessi, aveva ucciso dei guerrieri devoti alla dea Ishtar, che si erano mostrati lì vicino al villaggio.
Da allora gli abitanti lo guardavano da lontano e con deferenza.
Noi non vivevamo nel villaggio, ma più vicini alle pendici dei monti Elburz, isolati da tutto e tutti.
A noi però andava bene così e vivevamo felici.
Il giorno dopo il mio quarto compleanno però, mio padre fu richiamato al Santuario di Atene, dal gran sacerdote.
Mio padre così partì per Atene e quella fu l’ultima volta, che lo vidi.
Un mese dopo, infatti, giunse dal Santuario il cavaliere d’argento dell’Eridano.
Fu lui a comunicarci la morte di papà, in battaglia.
Il mondo ci cascò letteralmente addosso, a quella notizia.
Da allora mia madre si rinchiuse in se stessa e cambiò del tutto.
Pochi mesi dopo questi avvenimenti, si risvegliò il mio cosmo e mia madre decise di iniziarmi ad allenare, per diventare il cavaliere d’argento della Gru.
Da allora indosso una maschera d’argento e tuttora, come mia madre, proteggo il tempio vicino ai monti Elburz, dedicato alla dea Ishtar e ormai sigillato da millenni.
Questo, infatti, è da sempre il compito dei cavalieri d’argento che qui vivono e muoiono, trasmettendosi il compito di generazione in generazione.
È capitato però anche di dovermi recare al di fuori dell’Iran, per svolgere dei compiti, per il gran sacerdote da sola e insieme ad altri cavalieri d’argento, come me.
Nessun posto però, a mio parere, è bello quanto i miei amati monti Elburz, che mi hanno vista crescere e diventare cavaliere.


Nota dell'autrice: so che dovrei aggiornare una delle mie altre storie, ma questa mi è venuta in mente di getto e ho voluto subito scriverla.
Essa è collegata in parte alla storia de "La maledizione dell'amore eterno", ma sarà tutto più chiaro tra molti capitoli.
Ciao e al prossimo aggiornamento,
Lilith. 
  
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