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Autore: MiChiamoChiara    22/09/2013    9 recensioni
Tra poco avrebbe saputo che lui sarebbe stato lì. E tra poco la sua vita sarebbe cambiata ancora una volta.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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                                      23 October 2004.

                                                                         Capitolo 1 - Goodbye.


                                                                        Una settimana prima.

La povera Katherine, la suora del piccolo orfanotrofio, era palesemente impegnata a tenere a bada alcuni bambini che correvano avanti e indietro per i corridoi.
“Chaz, Jason!” urlò la donna esasperata, provandoli a farli smettere ma con scarsi risultati. I due bambini appena videro Isabella, da tutti chiamata Bella, gli andarono incontro sorridenti attaccandosi alle sue gambe minuscole.
“Ciao Chaz, ciao Jason,” li salutò la ragazza, stampando sulla loro fronte un leggero bacio “Cosa stavate combinando, uh?”
“Stavamo correndo per i corridoi!” esclamarono entrambi ridendo, sapendo perfettamente quanto facessero arrabbiare la suora. Bella li guardò rimproverandoli, ma poi si mise a ridacchiare anche lei scompigliando i capelli alle due pesti.
“Isabella!” la chiamò Katherine sorridendole dolcemente. La ragazza la guardò ricambiando il sorriso, per poi fargli un piccolo cenno, segno che poteva parlare.
“Giusto circa dieci minuti fa ha chiamato una famiglia, vuole conoscerti. ” la informò la donna, lasciando Bella allibita ma felice allo stesso tempo. Annuì sorridendole cordialmente, mentre prendeva in braccio Jason che si era messo a piangere.
“Che succede piccolo?” le domandò Bella accarezzandogli una guancia, togliendogli le lacrime cadute sul sul visino. Lui nascose la testa nell'incavo del collo della ragazza, bagnandole la felpa.
“N-Non voglio c-che te ne vai” disse il bambino tra i singhiozzi “Stai qua con noi!” aggiunse l'altro che stava per scoppiare in una pianto liberatorio. Mise giù Jason e sospirò profondamente, sorridendo ai due bimbi cercando di ricacciare dentro le lacrime.
“Piccoli, non posso restare qui per sempre” sussurrò mettendosi in ginocchio davanti a loro “Sai cosa dice un detto?”
Loro scossero subito la testa, facendo scivolare alcune lacrime salate sul pavimento.
“Se ami qualcuno, lascialo andare.” disse Bella, per poi abbracciare i due bambini dolcemente mentre Katherine guardava intenerita  la scena che gli si presentava davanti, cercando anche lei di non piangere.
“Katherine, quando vengono a conoscermi?” domandò la ragazza mentre si rialzava, massaggiandosi le ginocchia.

 Bella era dimagrita molto in questo periodo; non mangiava quasi nulla, ripensava alla scena che gli balenava sempre in testa di quel tragico incidente, il 23 ottobre del 2004, perdendo il fratello Marcus e i suoi genitori, rimanendo orfana con un grande dolore dentro che nessuno poteva placare. Oramai aveva diciassette anni e se nessuno la prendeva con sè, appena compiuti i diciotto sarebbe dovuta andare via per conto suo, essendo maggiorenne.
“Fra tre ore, quindi dovresti andarti a preparare” le consigliò la donna “Fatti una doccia calda e cambiati i vestiti.” detto questo, Bella le sorrise annuendo, mentre sgattaiolava in camera sua che condivideva con Elizabeth una sua cara amica da molto tempo ormai.
“Eliz!” richiamò l'attenzione della bionda, sdraiata sul letto che leggeva un libro “Forse vado via da qui!” esclamò sorridendole, mentre l'altra sgranava gli occhi scendendo dal letto, avvicinandosi all'amica.
“C-cosa?” ecco tutto quello che riuscì a dire Elizabeth, ancora scossa dalla rivelazione che gli aveva appena fatto Bella.
“Non ci p-posso credere” disse abbracciandola, piangendo sulla sua spalla “E noi due? Ci vedremo ancora, vero?”
La ragazza  annuì con foga, accarezzandogli  la schiena per calmarla.
“Ma voi mi fate passare la voglia di andarmene da qui!” constatò Isabella ridacchiando, lasciando scappare un sorrisino all'amica che continuava a piangere a dirotto.
“V-voi chi?”
“Chaz e Jason, poi Katherine” si passò la lingua sulle labbra screpolate “Ora ti aggiungi anche te!”
“Perchè sei importante per tutti noi, Isabella. Non dimenticartelo, ok?”
“Certo che non lo dimentico.” le sussurrò dandole un soffice bacio sulla guancia, dove ora era impregnata di piccole lacrime calde e salate.
“Ora fammi preparare, ho l'incontro con questa famiglia fra tre ore.” Elizabeth annuì comprensiva, mentre cercava qualcosa per asciugarsi le lacrime.
Isabella si fece una doccia calda, rilassando i muscoli tesi per l'eccitazione: non vedeva l'ora di conoscere questa famiglia. Avvolse il suo esile corpicino in un'asciugamano mentre apriva l'anta dell'armadio, optando per una felpa larga che adorava e un paio di Jens neri e un paio di Vans tutte sfilacciate.
Si vestì velocemente, asciugandosi i capelli lisci mori alle bell'è meglio. Quando uscì dal bagno trovò l'amica armeggiare in una piccola poshette dorata, alla ricerca di qualcosa che molto probabilmente - disordinat com'era - aveva perso.
“Cosa stai cercando?” le domandò Bella, mentre si avvicinava con l'intento di aiutarla.
“Sto cercando un elastico, ti faccio una bella treccia” disse mentre apriva un cassetto “Se per te va bene, naturalmente.”
“Certo che va bene Eliz, e tieni” si tolse l'elastico dal polso e glielo porse sorridendole dolcemente “Ecco l'elastico.”
Elizabeth la ringraziò, mentre armeggiava con i suoi capelli ancora umidi dalla doccia di prima.
“Come ti senti?” le domandò la bionda.
“Agitata, inadatta, felice.”
“Agitata lo sarei anche io, ma perchè inadatta? Isabella, ascoltami, non pensarlo neanche! Sei una ragazza perfetta, meriti di vivere una vita felice invece di stare qui.” mormorò soddisfatta, mentre chiudeva la treccia con l'elastico.
“Ecco qui” informò Bella “Sei meravigliosa.”
Bella sussurrò un flebile "grazie" mentre le sue guancie si tingevano di un color porpora. Furono bloccate dall'arrivo della suora Katherine che la informava che erano arrivati e che doveva seguirla. La ragazza annuì, mentre l'amica le augurava  buona fortuna.

                                                                                ****

La suora la condusse gentilmente nel suo ufficio, chiudendo la porta dietro di loro. Bella si sedette davanti a una donna veramente bella; aveva i capelli biondissimi e gli occhi color nocciola, ed era abbastanza cicciottella.
“Ciao, come ti chiami?” le domandò un uomo sorridente che mostrava circa una cinquantina d'anni. La barba gli copriva metà faccia, aveva i capelli marroni e alcune rughe sul viso.
“Isabella, ma potete chiamarmi Bella.”
“Perfetto, Bella” disse l'uomo sorridendole calorosamente “Quanti anni hai? Cosa ti piace fare?”
Bella ci pensò sù, ma poi rispose con voce calma. “Ho diciassette anni appena compiuti e mi piace fare tante cose. Per esempio leggere, ascoltare musica e...” si bloccò, pensando ma fu interrotta dalla donna.
“Anche a me piace leggere.” Bella le sorrise, mostrando una fila di denti bianchissimi mentre si torturava le mani.
Parlarono per circa venti minuti insieme. Si trovava bene in loro compagnia ed erano molto simpatici e divertenti.
“Bene, credo che possiamo andare” Bella pensava che stava alludendo alla moglie “Isabella.”
Appena sentì il suo nome mostrò un sorriso più grande di una casa, villa, di un castello.
Un'altro cambiamento, ma questo sarà per sempre. Pensò la ragazza.
Tra poco avrebbe saputo che lui sarebbe stato lì. E tra poco la sua vita sarebbe cambiata ancora una volta.





 

Spazio autrice!

Ed eccomi qua, con un'altra storia apposta per voi. Non si capire molto bene in questo capitolo, ma nel secondo si sistemeranno le cose e capirete molto della vista di Isabella (o Bella, come volete chiamarla voi).

Il titolo "23 October 2004" come avrete capito, è la data della morte dei genitori della ragazza. Veramente, ci ho messo l'anima a scriverlo questo capitolo e ci metterò anima e cuore anche nei prossimi che scriverò su questa FF.
Vi chiedo gentilmente di recensire se vi piace, altrimenti è totalmente inutile che vado avanti. Spero che ci sia qualcuno che piaccia e recensisca dicendomi cosa ne pensa veramente :)
Grazie mille in anticipo.
Alla prossima, forse,
Chiara.

  
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