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Autore: Yumi    25/03/2008    11 recensioni
"Taisa?”
"Mmh?” rispondi, nonostante sia assorto nella lettura, senza alzare gli occhi dal libro.
“Cos’é… L’amore?”   I nostri due eroi alla prese con l'Amore! (RoyEd, lievemente yaoi).
E' vietato introdurre HTML pesante nelle introduzioni (e nelle storie ^^).
Rosicrucian e Nami, assistenti amministratrici.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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..-*°Cos’è l’amore?°*-.. di Yumi.

 

Desclaimers: i personaggi sono di Hiromu Arakawa. La fanfiction non è scritta a fini di lucro.

Note: la storia contiene lievi riferimenti yaoi, quindi se vi non piace il genere, evitate.

Genere: romantico.

Avvertenze: yaoi, one-shot.

Pairing: RoyEd.

Raiting: Giallo.

Riassunto: “Taisa?”

“Mmh?” rispondi, nonostante sia assorto nella lettura, senza alzare gli occhi dal libro.

“Cos’é… L’amore?” Buona lettura!!^^

 

[Dedicata a tutte le persone,

che come me sono innamorate di qualcuno.

Spero di riuscire a farvi battere il cuore e di

rendere al meglio questo pazzo sentimento chiamato Amore.]

 

 

“Taisa?”

“Mmh?” rispondi, nonostante sia assorto nella lettura, senza alzare gli occhi dal libro.

“Cos’é… L’amore?” chiede il biondo, distogliendo lo sguardo, dimenandosi un po’ sul divano in pelle nera del tuo ufficio. Siete seduti vicini.

“L’amore, dici?” chiedi, mentre alzi leggermente lo sguardo sul suo volto arrossato, con le nocche della mano sinistra sulla stessa guancia come appoggio, la tua posizione preferita, per leggere.

Lo vedi annuire leggermente, con un movimento veloce della testa.

“Domanda difficile, FullMetal…” fai, pensandoci sopra, alzando lo sguardo al soffitto bianco.

“Vedi… L’amore è qualcosa di spontaneo, che ognuno di noi, anche la più cattiva, possiede… Nessuno non è in grado di amare. Solo quelli che hanno paura di provare un sentimento tanto potente e travolgente, cercano a tutti i costi di evitarlo. Ma non ci si può sottrarre all’amore, perché ci colpisce nei momenti in cui meno ce l’aspettiamo, quando la nostra vita è monotona, facendola diventare allegra e piena di vitalità…

E’ un sentimento talmente forte da non farti capire niente, da mandarti in pallone, e ti fa battere furiosamente il cuore, qua – indichi, mettendo una mano sul torace del ragazzino – nel petto, tanto forte che lo senti nelle orecchie e non riesci a respirare… L’amore è qualcosa che rende felici ma al contempo tristi, che fa soffrire, rodendo l’anima, il cuore… Fino a mangiarli tutti, finché non ne è rimasto che il nulla…

L’amore è il sentimento più grande del mondo, perché unisce tutte le persone nelle stesse sensazioni…” concludi, con ancora la mano su quel piccolo petto.

 

“E come si  fa a sapere quando si è innamorati?” ti chiede ancora, sempre più imbarazzato.

“Bé… Te ne rendi conto quando non smetti di pensare ad una persona, quando l’osservi sempre, quando ti rendi conto che senza vederla, anche se solo per un giorno, ti senti… Come posso dire… Male… Quando capisci che senza di lei la vita non può andare avanti, che lei è la tua aria, il tuo sole… Quando ti passa a fianco e ti senti battere forte il cuore, o quando devi parlarle, anche solo per dirle – Ciao -, e non ci riesci, perché le parole si fermano in gola, o quando ti trovi nel bel mezzo della notte senza riuscire a dormire e, appena ti viene in mente il suo volto scoppi in lacrime, senza un motivo. Questi sono alcuni “sintomi” del “malato d’amore”, per dirla così… Ma perché tutte queste domande, FullMetal?” chiedi, con un sorriso sornione e con lo sguardo indagatore.

“N… Niente!Era solo una domanda, ero curioso. Al mi parla sempre di Winry, di come si sente quando le parla, e volevo sapere se è una cosa che succedeva a tutti.”

Inventane un’altra, FullMetal.

“A te non è mai capitato?”

“No, non ho mai avuto il tempo di pensarci. Ho sempre avuto altre priorità, come ridare un corpo ad Alphonse…”

“Ma ora che ci sei riuscito, non credi che sia l’ora di pensarci?”

“Non lo so, al momento non c’è nessuno che mi interessa, quindi non avrebbe senso pensarci.”

“Ne sei sicuro?”

“Certo!Cosa sta cercando di insinuare, scusi?”

“Io?!Proprio niente, stavo solo chiedendo, mera curiosità, nulla più!” dici, facendo la faccia più angelica che ti riesce. Anche se dietro la nuca iniziano a spuntarti le corna da diavolo.

Edward ti osserva di sottecchi, cercando di capire qualcosa, cercando di capire se hai finito o se vuoi continuare questo discorso, per avere sempre e comunque l’ultima parola.

O forse è lui che vuole sempre averla?

“Sarà meglio…” dice, piano.

Rimanete per un po’ in silenzio. Poi il biondo lo interrompe di nuovo.

“E com’è… Quando si bacia?”.

Un sussurro leggero, appena udibile, ma che tu hai colto alla perfezione.

“Bé… Quando si bacia… Non si può definire esattamente. E’ una sensazione che varia a seconda della persona, non è uguale per tutti… Ognuno la prova in modo diverso.”

“Ah… Non può spiegarmelo, in qualche modo?”

“Forse un modo ci sarebbe… Però devi promettermi una cosa”

“Dica…”

“Giura che non mi picchierai. Giuralo!”

“Ok. Ma che sarà mai di così pericoloso per la quale dovrei giurare di non picchiarla?!”

“Ora esegui alla lettera tutto ciò che ti dico” dici, avvicinandosi un po’ di più al biondo.

“Adesso rilassati, e chiudi gli occhi… Non fare domande… Solo rilassati, svuota la mente, non pensare a nulla…” gli dici, sussurrando al suo orecchio. Lo vedi rilassare i muscoli delle spalle, quelli del viso, chiudere gli occhi in modo leggero. Se avvicinassi un orecchio al suo petto, sentiresti il cuore battere forte per un’emozione che nemmeno lui sa come definire, della quale non ha coscienza.

Ti avvicini, e appoggi leggermente le tue labbra sulle sue, constatando che sono morbide e calde, come in fondo te le eri sempre immaginate, riesci ad ammettere ora a te stesso.

Apri leggermente una palpebra, per vedere che reazione ha sortito la tua azione e ti accorgi che Edward è leggermente sorpreso, però non ha aperto gli occhi, si è solo irrigidito, stringendo le palpebre in modo da forme tantissime pieghe. Ritorni a chiudere gli occhi, premendo un po’ di più le labbra sulle sue. Poi, stupendoti, senti qualcosa di piccolo e fresco toccarti le labbra, e ti rendi conto che è la lingua di Ed, che con un gesto ingenuo ed impacciato ti chiede di entrare, passando qualche volta sul tuo labbro inferiore, inumidendolo.  

Non esiti a socchiudere le labbra, entrando a contatto con una delle parti del suo corpo che più ti ha dato il tormento la notte, nei tuoi sogni non propriamente casti sul piccolo Mame-chan.

Edo ha allacciato le braccia al tuo collo, mentre scendete sul divano, uno sopra l’altro, semi distesi. Ti si stringe contro, cercando un contatto maggiore e tu fai leva sulle tue, di braccia, mettendole ai lati del suo viso, piegando il gomito, per non cadergli a peso morto sul petto. Continuate a baciarvi con passione crescente, mentre le vostre lingue si intrecciano e si rincorrono e le tue mani incominciano a saggiare quel piccolo corpo che tanto avevi sognato e agognato. Vi staccate quando al giovane Elric sfugge un gemito dalla bocca. Respirate a fatica.

Vi guardate per un po’ negli occhi, poi all’improvviso il biondino arrossisce e volge lo sguardo altrove.

-Che dolce!- ti ritrovi a pensare, sorridendo lievemente, deliziato dal rossore che occupa le sue guance, nonostante sia ancora stretto, quasi avvinghiato, a te.

“Perché non me l’hai detto?” gli sussurri gentile all’orecchio, facendogli il solletico con il respiro sul collo.

“Non volevo essere rifiutato, credo… E non avrei voluto disgustarla…”

Sorridi di nuovo, dandogli un bacio sulla fronte.

“Avresti potuto benissimo farlo: non sono quel tipo di persona. Non potrei essere disgustato per qualcuno che non rinnega il proprio essere, come ho fatto io tempo fa…”

“Lei… Sì, insomma… Da quando…?”

“Ho capito di non essere etero e che le donne non mi soddisfavano più come una volta?Bé, non è poco tempo… Diciamo da quando ho conosciuto un certo Fagiolino…” gli rispondi, sorridendo sornione, scompigliandogli un po’ i capelli. “E tu?Da quanto?” gli domandi a brucia pelo.

“Qualche mese…” arrossisce ancora “Adesso, noi due…?”

Perché quel ragazzino non riesce mai a concludere una frase come si deve?

“Io spererei un sì, da parte tua. Possiamo provare… Tu che ne dici?” altro sorrisetto poco rassicurante.

“Che l’amore mi piace!” ti risponde, ingenuo. Non sa in che “guai” è finito con quella frase.

“Va bene!L’hai voluto tu!” e ti rituffi all’attacco della sua bocca, sorridendo. Felice per la prima volta in vita tua.

 

-OWARI-

 

Note dell’autore:

Bé, ragazzi, eccomi qua, di nuovo, con una fic molto più allegra di quella che ho postato ieri!

Con le vacanze di Pasqua ho riscoperto una vena poetica che credevo di aver perso da un po’!^^

Comunque, deliri a parte, vorrei ringraziare chi ha commentato ..-*°Love Died°*-.., cioè: Alchemist Fan, elyxyz, eLiSeTta, Bad Girl e Betta90 che gentilmente hanno commentato la storia, anche con molti elogi, grazie mille. E ovviamente ringrazio tutte le persone che hanno solamente letto, grazie anche a voi. Ringrazio in anticipo quelli che commenteranno ancora, dopo che avrò postato questa fanfic, e che non potrò ringraziare adesso. Spero vi piaccia anche questa one-shot. Un bacio, alla prossima^^.

Yumi.

 

 

   
 
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