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Autore: Limnia_Black    25/03/2008    8 recensioni
Con il tempo Gojyo si è reso conto che non sono solo le mani di Hakkai a piacergli,ma è soprattutto il modo in cui quelle mani si posano delicatamente sulla sua spalla o quello in cui passano distrattamente fra i capelli del loro proprietario.

[ Gojyo x Hakkai ]
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Cho Hakkai, Sha Gojio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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· (( Bravo Con Le Parole )) ·


Le mani di Hakkai sono bellissime.
Sono belle soprattutto mentre compie quei piccoli gesti quotidiani, che soltanto un idiota potrebbe considerare insignificanti.
E Sha Gojyo non è, certamente, un idiota.
Quindi gli piace osservare le mani di Hakkai mentre sbuccia una mela o mentre ripulisce le lenti degli occhiali.
E' diventata una consuetudine ormai, attendere la sera, quando ogni gesto è reso più languido dalla stanchezza o dalle luci un po' smorzare, quindi osservare.
Con il tempo, Gojyo si è reso conto che non sono solo le mani di Hakkai a piacergli, ma è soprattutto il modo in cui quelle mani si posano delicatamente sulla sua spalla, o quello in cui passano distrattamente fra i capelli scuri del loro proprietario.
Già, i capelli di Hakkai.
Gojyo pensa che le dita di nessun altro, se non quelle di Cho Hakkai, dovrebbero avventurarsi in quel mare di seta scura, il kappa sa bene, ad esempio, che le sue vi rimarrebbero invischiate per sempre.

« e forse non sarebbe poi così male »

Questo lo ha detto ad alta voce mentre avrebbe solo dovuto pensarlo, ne consegue che gli smeraldi, che un Dio benevolo deve avere incastonato nel viso di Hakkai, ora sono puntati su di lui, e lui, come il più grande dei babbei, non riesce più a parlare.

« hai detto qualcosa, Gojyo? »
« n-no...io... »

Cho Hakkai sorride, di quel suo sorriso che ferisce come una lama, inclina un po' la testa scoprendo il biancore del collo, poi si sporge leggermente.

« parlare da soli può costituire il primo segno di una schizofrenia latente ».

Poi ride, piano, gradevolmente, producendo un rumore che a Gojyo sembra simile alle fusa di un gatto.
Per un solo, fuggevole istante, le sue labbra sono una realtà quasi tangibile, e la distanza che le separa dalle sue è talmente ridicola che Gojyo potrebbe quasi...quasi...

« Gojyo? Cosa stai fissando? »
« ... »

Svanite...svanite senza essersi lasciate assaporare.
La mano tiepida del demone dagli occhi verdi gli si posa sulla fronte, in maniera del tutto inaspettata.
A Sha Gojyo piace il tepore che quelle mani gli trasmettono, gli piace che quegli occhi lo osservino così apprensivamente.
L'odore di Hakkai, pino silvestre, gli invade le narici.
Da quando il kappa ha memoria Hakkai ha sempre avuto quell'odore, persino quando giaceva a terra quasi morto, con uno squarcio sul ventre.
« Hakkai non suda » ha detto una volta Goku « perde liquidi ».
Gojyo l'ha preso in giro quel giorno, eppure anche allora capiva perfettamente cosa Goku volesse dire.

« forse hai qualche linea di febbre »

Non c'è nulla al mondo come la voce di Cho Hakkai, per Sha Gojyo, è calda, gentile, virile ma non priva di qualche accento fanciullesco.
In fondo anche se, data la sua maturità e le sue esperienze si stenta a crederlo, ha solo 23 anni.

« n-no...sto bene, non preoccuparti per me »

Hakkai sorride e mentre la sua mano abbandona la fronte del kappa lui si sente come se, insieme a quella mano, anche tutte le sue forze lo stessero abbandonando.
Come si spiega quel turbine di sentimenti che Gojyo riesce a stento a controllare?
Che significa il battito accellerato del suo cuore, che gli sembra gonfio da scoppiare?
Maledizione! Lui non riesce a spiegarsi!
Lo sanno tutti che è Hakkai quello bravo con le parole.
Gojyo non osa pensare a quello che direbbe il bonzo corrotto vedendolo in questo stato.
Probabilmente sbufferebbe fumo dalla sigaretta e, con aria rassegnata, bofonchierebbe « stupido kappa ».
Gojyo sospira sentendosi stupido sul serio.
Hakkai si avvicina nuovamente e il rosso non sa più se scappare via o tirarlo a sè e trascinarselo nel letto.
Sente il respiro del moro sul viso e ringrazia mentalmente Kanzeon Bosatsu per essere seduto, un po' perchè gli tremano le gambe e un po' perchè "qualcosa" in mezzo ad esse sta, inesorabilmente, prendendo vita.
Perchè Hakkai non si ferma? Se continua così finirà per...

« non chiedermi di non preoccuparmi per te, Gojyo. In effetti è una cosa che mi riesce oltremodo difficile »
Gli occhi cremisi del kappa si spalancano mentre Hakkai gli sussurra queste parole sulle labbra un istante prima di baciarlo.
Hakkai è quello bravo con le parole, dopotutto.
A volte, però, non ha nemmeno bisogno di usarle.
  
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