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Autore: Suzume Yuzuka    22/09/2013    2 recensioni
Nana torna a casa di sua nonna: in quella casa tutta impolverata trova una lettera che avrebbe dovuto ricevere da sua nonna all'età di diciott'anni. La lettera la scrive la madre e le dice come trovare suo padre. All'inizio decide di non cimentarsi, ma poi l'essere figlia vince l'orgoglio e lei inizia a cercarlo.
Lo incontrerà?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Nana Osaki, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'accendino borchiata.

Torno in questa casa, è passato molto, troppo tempo.
La porta scricchiola e vedo la sedia in legno, ricoperta di polvere, come tutto ciò che la circonda, del resto.
E’ incredibile pensare che gli anni della mia infanzia e adolescenza li ho passati qui, in questa casa che adesso è totalmente incustodita. Quando mia nonna è morta avrei preferito venderla, ma poi ho esitato, per un motivo che ancora non mi è chiaro. Forse sapevo che ne avrei avuto bisogno.
Starnutisco. La polvere ha sempre questo effetto su di me. Se adesso ci fosse Hachiko, starebbe già spolverando. Ma Hachiko non è qui, è con Takumi, mi dico.
Così poso il cappotto di pelle sull’appendi panni e inizio a spolverare.  Almeno ingannerò il tempo e non mi prenderò il raffreddore.
Ecco, ho finito di pulire il necessario e quindi sistemo gli oggetti che avevo negli scatoloni. Certo che Tokyo-paesello tutta in autostop è abbastanza stressante. Beh, almeno non ho dovuto farmela a piedi.
Grazie alla scala di legno salgo al secondo piano. Mi siedo sul letto dove dormivo fino a quando non ho abbandonato questa casa. È impolverato anch’esso e mi accorgo che è alquanto scomodo.
Vado in camera di mia nonna. Le lenzuola sono ancora come quel giorno, quando è morta. Non provavo gusto a dormire nel letto di quella vecchia megera.
Per pura curiosità, iniziò ad aprire i cassetti del comò: c’è di tutto, dai vari pezzi di carta scritti, alle chiavi un po’ arrugginite, a delle lampadine usate.
In particolare, attira la mia attenzione un pacco ancora chiuso e dalla busta scolorita.
Lo apro e vi trovo una lettera un po’ ingiallita, delle chiavi e un accendino da tasca molto singolare.
Inizio a leggere la lettera.

Nana,
tanti auguri per i tuoi diciotto anni, ti voglio bene, anche se probabilmente non sarò con te, quando li compirai. Devi capire che non è semplice diventare madre così presto e spesso ci si fa trasportare da chi subentra nella nostra vita. So che capirai, tu che sei una bambina intelligente e sveglia.
Per questo, voglio darti l’opportunità di rintracciare tuo padre.
Vedi quest’accendino? Era sua, e io la presi perché non sopportavo il fumo. Gliela confiscai. Lui le collezionava, infatti il modello con le borchie uscì solo fra il marzo e l’aprile 1987.
Adesso prendi queste chiavi e vai in giardino, se scaverai tra il ciliegio e la roccia accesa troverai un bauletto. A presto, Nana…

Chiudo la lettera, non lo voglio conoscere..
Forse, però, potrei dargli una chance..
Vado in giardino, vicino al ciliegio. Mia madre, però, era stata abbastanza complicata:  tra il ciliegio e la roccia accesa. Si può sapere dove diamine devo scavare?. Scavo un po’, ma nulla. Per il nervosismo accendo una sigaretta. L’accendino borchiata cade e la fiamma si catapulta proprio su una roccia. Per un istante, la roccia diventa gialla, anziché grigia. Forse l’ho trovata, pensai. Scavo più nelle vicinanze della roccia e…


Angolo autrice: 
Ecco a voi una long sull'anime Nana! 
Spero che sia originale e travolgente! 
Se vi va, scrivetemi qualche rigo. 
Dedicata a tutti coloro che mi seguono 
e che leggono. Vi devo tutto.

 
  
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