Serie TV > Castle
Ricorda la storia  |      
Autore: ivi87    22/09/2013    11 recensioni
Piccolo seguito della mia long "All the songs make sense".
Ve la ricordate quell'influenza che Kate sembrava avere nell'ultimo capitolo...?
Non era influenza! :p
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Lanie Parish, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'When you're in love, all the songs make sense'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




Someone like you

 

 

“Ahia!” .

Madison e Lanie corrono immediatamente da Kate.

“Come ti senti?”.

“È già ora?”.

“Dov’è il tuo borsone?”.

“Chiamo un’ambulanza?”.

Le due soffocano la detective ad intermittenza.

“Ragazze, rilassatevi, mi sono solo tagliata con un foglietto di carta!” Beckett sbuffa per tutta quell’apprensione, posa il foglio e si porta l’indice alla bocca.

Maddie si avvicina posando una mano sul pancione “Sicura?” si abbassa all’altezza dell’ombelico “Tutto bene piccolino?”.

Lanie sorride, si inginocchia davanti a Kate e copia la bionda “Il mio bellissimo nipotino non vuole ancora uscire?”.

“Le zie potrebbero cortesemente alzarsi e parlare con la mia faccia anziché con la mia pancia?” si lamenta Beckett.

Da quando ha scoperto di essere incinta, tutti si sentono in diritto di toccarla e intavolare discorsi con il suo ventre.

Sconosciuti, parenti, amici. Chiunque.

È vero. Una donna incinta attira sempre l’attenzione e suscita tenerezza.

Ma lei è pur sempre Kate Beckett!

“Non essere scorbutica!” la rimprovera Lanie, rialzandosi.

“E non dare la colpa agli ormoni perché tanto lo sappiamo che  non è vero!” Maddie si accoda al rimprovero.

Kate si dirige camminando con fatica verso il divano del loft, una mano salda sulla schiena e l’altra sotto il pancione “Siete troppo apprensive” lentamente si siede sui cuscini “Non c’era nemmeno bisogno che veniste qui a farmi da babysitter”.

“Non abbiamo avuto molta scelta, Castle ci ha praticamente obbligate!” le dice Lanie.

Kate scuote la testa anche se un piccolo sorrisino fa capolino fra le sue labbra.

Rick non sta più nella pelle.

L’aveva già visto felice di diventare padre, molti mesi prima. Ma adesso è diverso.

Il maschietto che porta in grembo è tutto suo.

Nessuna menzogna o raggiro.

Solo il frutto del loro amore.

E come aveva previsto la detective, sta svaligiando il Toy’s Centre e qualunque altro negozio per neonati.

Senza contare che non le fa nemmeno muovere un passo, spostare sedie, sollevare la cesta dei panni puliti o lavare i piatti. L’avrebbe portata in braccio ventiquattrore su ventiquattro se avesse potuto, pur di non farla affaticare.

“Vi prego, datemi qualcosa da fare! Sto impazzendo!” le implora Kate.

Maddie sorride “Non ce la fai proprio a riposarti, eh?”.

“Sono riposata!” ribatte immediatamente Beckett “Sono la donna più riposata al mondo! Non vado al distretto, non vado al supermercato, non vado in lavanderia, non faccio le scale, non guido... io non faccio niente tutto il giorno!” dice contando con le dita ogni azione che non compie.  

Maddie si riabbassa sul pancione “Mamma è un po’ esaurita, ma tranquillo, non credo sia genetico” sussurra parlando al piccolo. 

“Non sono esaurita, sono tremendamente annoiata!” sbuffa reclinando la testa all’indietro, sullo schienale.

Lanie le accarezza un braccio “Tesoro, tu stai per dare alla luce un bambino, non lo chiamerei niente” la ammonisce bonariamente l’amica.

“Ma manca ancora un mese. Quattro lunghissime settimane!” le risponde Kate.

Maddie ha un’idea “Potresti darti all’uncinetto! Sai, fare la maglia, le tutine...” l’occhiataccia di Beckett le fa ben intendere che l’uncinetto glielo infilerebbe in un occhio “...o magari  no...” si affretta a concludere la frase prima di finire con l’indossare una benda nera.

“Ahia!”.

“Non vedo fogli questa volta” scherza Maddie.

“Tranquille, il bambino mi sta solo prendendo a calci!” Kate si sposta di poco, cambiando leggermente posizione “Pretende di farmi stare seduta come vuole lui!” spiega.

“Ha già il tuo caratterino” constata Lanie facendo ridere Madison.

Kate si piega in avanti cercando di alzarsi “Molto divertente” esclama sarcastica una volta in piedi “Vado per la milionesima volta in bagno, cercate di non allestire uno spettacolo di cabaret in mia assenza”.

Quando ritorna in salotto trova i suoi due uomini in piedi, accanto al divano con due grosse buste ai loro piedi, colme di nuovi acquisti.

Felice di vederli, cerca di raggiungerli.

“Guarda un po’ chi è che cammina come una papera, ora!” le dice subito Peter, vendicandosi di quando, per via del tutore alla gamba, lei lo chiamava paperotto “Prova a starnazzare?!”.

“Siete tutti dei gran comici, oggi” borbotta Kate, deviando verso il divano.

“Per me sei bellissima” le dice Rick, sedendosi accanto a lei e posandole una mano sulla pancia.

L’unico che, con quel gesto, non la fa sentire come un’incubatrice umana.

“Non vale, writer, tu sei costretto a farle dei complimenti” esclama Peter, facendo l’occhiolino a Castle.

Un sussulto di Kate però attira l’attenzione di tutti.

La smorfia sul suo viso è un chiaro segno di dolore.

“Ci siamo!!” urla Kate stringendo con forza il braccio di Rick.

Peter si allontana sbiancando “No, no, no. Gli voglio bene ma non voglio vederlo uscire!”.

Castle le massaggia la schiena con vigore “Respira Kate, uff uff uff, come al corso preparto, uff uff uff” le dice imitando la respirazione Lamas “Dobbiamo andare!” urla poi agli altri.

Lanie si alza, veloce “Le chiavi della tua macchina, Castle!”.

“Oddio, dove le ho messe?” lo scrittore si tasta ogni parte della giacca “Respira, respira” continua a ripetere nel frattempo.

“Sto respirando!” ribatte la detective.

“Il borsone per il ricovero in ospedale!” urla Maddie all’improvviso fiondandosi in camera da letto per uscirne subito “Dov’è? Non so dov’è!!”.

“Stringi le ginocchia!!!” urla Peter “Lo so, dovevi farlo mesi fa, ma adesso stringile, ok?!!”.

Nel frattempo Castle trova le chiavi e le lancia a Lanie.

“Sei impazzito?” esclama lei, dopo aver visto il piccolo cavallino sul portachiavi “Ti sembra che Kate possa entrare in una Ferrari” dice indicandola e beccandosi una sonora occhiataccia “Tesoro, non guardarmi così, non voglio insinuare che tu sia grassa, ma davvero la Ferrari non va bene”.

“Senza contare che sporcherebbe quei bei sedili in pelle...” sussurra Maddie tra sé “Ad ogni modo... ” si mette al centro della stanza “...chiameremo un taxi, ok? Ora mi dite dove sono le cose di Kate prima che partorisca in salotto!!”.

“Giusto..il bambino sta arrivando...” mormora Castle, sconvolto.

“Il bambino sta arrivando!!” ripete Peter strizzando gli occhi più forte che può per non vedere nulla. 

“No, invece” Kate si stiracchia sul divano sorridendo beffarda, per niente dolorante “Fregati!!” ride guardando le loro facce pallide.

Peter spalanca occhi e bocca “Questo è giocare sporco!!”.

“Era solo una piccola prova, per vedere se siete pronti! E avete fallito! Non fate altro che sommergermi di premure e attenzioni, eppure alle prime avvisaglie di contrazioni e doglie entrate in panico!”.

“Ma, ma...” Castle annaspa con una mano al petto “Mi hai fatto prendere un colpo!!”.

Lanie e Maddie incrociano le braccia nello stesso momento e con lo stesso broncio.

“Ben vi sta! Prometto che non farò sforzi, non salirò su scale a pioli e non solleverò pesi ma voi non trattatemi come un’invalida” ordina Kate, poi guarda Rick “Soprattutto tu! Lo so che lo fai per il mio bene e quello del piccolo, ma giuro che uccido qualcuno se devo passare un altro mese a non fare niente! Oppure continuerò a spaventarvi con finte doglie!”.

“Ok...” mormorano Lanie e Maddie, non potendo controbattere con argomenti migliori.

“Io non ti ho mai soffocata!” esclama Peter, tronfio.

“No, ma non fai altro che prendermi in giro per cosa mangio, per le mie voglie e soprattutto per come cammino!!”.

Peter sembra esterrefatto “L’hai fatto anche tu con me, l’anno scorso!”.

“Detective incinta batte ragazzino zoppo” risponde Kate con noncuranza.

 “Io sono pronto!” Castle li interrompe, toccato sul vivo.

Beckett ride con un filo di isteria nella voce “Volevi infilarmi in auto sportiva!”.

Lo scrittore non demorde “Sono pronto, cioè... lo sarò, sarò prontissimo!”.

Kate lo guarda dolcemente “Lo spero bene perché oggi hai decisamente fallito” dice per poi lasciargli un bacio sulla guancia, facendolo sorridere.

Il cellulare di Lanie annuncia l’arrivo di un sms “Devo scappare c’è un omicidio” spiega leggendo il display.

“Uh, mi dai un passaggio al Q3, ti spiace?” le domanda Madison.

Lanie storce la bocca “Lo farei volentieri ma la scena del crimine è da tutt’altra parte ed ogni minuto che passa sono prove e campioni che si deteriorano”.

“Ti porto io” si offre Castle “Così lasciamo in pace Kate e non la soffochiamo” riprende le chiavi e si china per baciare Kate sulla fronte “Sai cosa faccio? Passo al distretto e ti porto qualche bel cold case da provare a risolvere, cosa ne dici?”.

“Ti amo, Richard Castle!” gli risponde gongolando per la vittoria conquistata.

“E io amo voi” le dice ed insieme a Lanie e Madison esce dal loft. 

Peter si siede accanto a Kate mentre quest’ultima lo ignora.

“Se guardo Nebula 9 con te, mi perdoni?” sbuffa, con un pizzico di divertimento.

Kate sorride estasiata “E lascerai che mi prepari tutta da sola una ciotola di gelato?” domanda ironicamente dato che Castle nemmeno quello le lascia fare di solito.

“Non ho la minima intenzione di fermarti, cugi, ma tu giura di non scodellare mai il bambino in mia presenza”.

“Andata!” acconsente Kate, sbattendo il pugno contro quello del ragazzo.

E così, mentre la detective si prepara una bella coppa di gelato, Peter cerca i dvd. 

Nel tornare verso il divano Peter guarda casualmente dalla finestra e vede una figura familiare dirigersi verso il loro palazzo “Josh sta venendo qui” annuncia posando il cofanetto della serie televisiva.

“Josh?” si domanda Kate “Ah, forse Maddie gli ha detto che sarebbe stata qui...” ne deduce infine.

Peter annuisce pensieroso.

Poi sorride.

Anzi, sul suo volto si crea un vero e proprio ghigno.

“Kate... ti va di fingere ancora di avere le doglie?” domanda, malefico.

Beckett sta per dire di no, ma è troppo tardi.

Involontariamente sta già sorridendo, complice, a suo cugino.

Brutta bestia la noia.

Quando il dottor Josh Davidson entra nel loft trova solo Peter seduto sul divano.

“Ehi, Doc!”.

“Ehi... Maddie? Mi ha detto di cercarla qui una volta finito il mio turno in ospedale” dice guardandosi attorno curioso.

Era capitato altre volte di uscire tutti assieme e con molta pazienza aveva imparato a mettere una pietra sopra a tutti i trascorsi con Castle, ma non era mai stato a casa sua prima di oggi.

“L’hai mancata di poco, è tornata al...” le parole di Peter vengono interrotte da un urlo agghiacciante.

Kate compare sulla porta dello studio reggendosi malamente allo stipite “Ci siamo!!” grida piegandosi in avanti e sorreggendosi la pancia.

“Cosa? Adesso??” Josh appare subito molto agitato “Ci serve... dell’acqua bollente...Peter metti a bollire una pentola d’acqua...” ordina al giovane mentre gesticola all’aria “...e degli asciugamani puliti... dobbiamo sterilizzarli...e poi...” si blocca quando vede i due ridere a crepapelle.

Avrebbero voluto resistere di più ma, nell’udire l’ipotesi di un parto in casa, erano scoppiati.

“In quanto medico non dovresti avere un po’ più di sangue freddo, Doc?”.

Kate non riesce a smettere di ridere “Oddio mi dispiace... mi dispiace... hai una faccia...dovresti vederti!!”.

“Era tutta una finta??!!” la sua voce irrompe tra le loro risate.

“Devo capire di chi mi posso fidare, quando sarà il momento giusto” risponde Kate con una leggera alzata di spalle e ancora le lacrime agli occhi.   

“Già e tu hai fallito miseramente! Una pentola di acqua calda, Doc? Ma dove l’hai presa la laurea in medicina?!” lo sfotte Peter.

“Ti ricordo che sono un cardiochirurgo, non un ostetrico!” Josh lo redarguisce immediatamente.

Peter fa una smorfia “Credevo che sapeste fare un po’ di tutto”.

L’uomo scuote la testa come un tempo avrebbe fatto Kate.

“Sul serio mi avresti fatto partorire in casa?” domanda la detective tornando a riposizionarsi sul divano.

“Mi hai colto di sorpresa, ok?” Josh sospira ancora scosso “Non farlo mai più!” la implora poi.

“Vai al Q3, Doc, è meglio” lo incita Peter “Così ti riprendi” mentre parla, Alexis lo avvisa tramite Whatsapp di essere in ascensore “Ti dispiacerebbe usare le scale?” sorride di nuovo, malefico, al dottore.

Pur di non restare un minuto di più, Josh si volta e senza fare domande, si chiude la porta alle spalle diretto verso la tromba delle scale.

“Pronta a recitare un’ultima volta?” le domanda suo cugino, dandole modo di leggere il messaggino sul cellulare.

Kate annuisce e si scrocchia le dita, agguerrita “Spaventiamo a dovere la tua ragazza!”.

 

* Someone like you - http://www.youtube.com/watch?v=Qa_3XYigKl4

 

 

Ivi’s Corner:


Si si si, lo so.. questa Kate potrebbe sembrare un po’ OOC... ma sappiate che per scrivere questa ff mi sono ispirata alla Kate spensierata e burlona che svita la sedia di Castle, manomette la macchinetta del caffè, si mette la divisa di Nebula9 con tanto di maschera orripilante, fa le pernacchie, rinchiude i cameramen nello sgabuzzino e gioca con il carro armato telecomandato di Castle u.u

 

Come sempre, grazie alla beta e alle consulenti musicali ;)

 

Alla prossima :-****

 

Ivi87

   
 
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: ivi87