Tratto da Harry Potter e i Doni della Morte
La paura più grande
«Chi potrebbe guardarti, chi mai vorrebbe guardarti, accanto a Harry Potter? Che cos'hai fatto mai, in confronto al Prescelto? Che cosa sei, paragonato al Ragazzo Che È Sopravvissuto?»
Nulla.
Ha ragione, io non sono nessuno.
In che modo sono mai riuscito ad essere utile? Quale aiuto sono mai riuscito a dare a Harry?
Sono peggio di nulla. Almeno il nulla non crea problemi, io invece sono un danno ambulante. Mi sarei dovuto togliere dai piedi alla prima occasione.
«Ron, colpisci, COLPISCI!» lo esortò Harry, ma Ron non si mosse: aveva gli occhi dilatati, in cui si riflettevano Riddle-Harry e Riddle-Hermione, i capelli turbinanti come fiamme, gli occhi rosso acceso, le voci levate in un malvagio duetto.
«Tua madre ha confessato» continuò beffardo Riddle-Harry, mentre Riddle-Hermione rideva «che avrebbe preferito me come figlio, che sarebbe stata felice di fare cambio...»
Come biasimarla?
Io non l'ho mai resa fiera di me, mentre Harry salva l'intero Mondo Magico almeno una volta all'anno.
Chi non desidererebbe un figlio come lui? Chi potrebbe desiderare un figlio come me?
Harry è il migliore in qualsiasi cosa faccia, Harry è perfetto. Harry vale mille volte me.
«Chi non preferirebbe lui, quale donna sceglierebbe te? Non sei nulla, nulla, nulla a suo confronto» canticchiò Riddle-Hermione
Nessuna donna sceglierebbe me.. Nemmeno.. Hermione?
Anche Hermione sceglierebbe Harry? E Harry lo permetterebbe, sapendo ciò che io provo per lei?
No, Harry e Hermione sono i miei migliori amici..
E si allungò come un serpente per allacciarsi a Riddle-Harry, avvolgendolo in un abbraccio: le loro labbra si incontrarono.
Hermione! No.. NO!
In basso, davanti a loro, il volto di Ron era pervaso dal dolore: alzò la spada, le braccia tremanti.
«Fallo, Ron!» urlò Harry.
Questo.. non.. lo posso.. permettere!
Ron guardò verso di lui e a Harry parve di vedere una traccia di scarlatto nei suoi occhi.
«Ron...?»
Questo non è reale! SPARISCI!
La spada lampeggiò, affondò.