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Autore: letiletizia_207    23/09/2013    0 recensioni
Salve,
sono una povera pazzoide a cui è stato permesso di utilizzare questo fantastico sito, e questa è la mia prima fanfiction.
L'illuminazione mi è venuta qualche mese fa, ma ero troppo intimorita per pubblicare questa storia, e credo che leggendo capirete il perché...
Il protagonista della storia è un "nuovo personaggio", ma sono certa che tutti lo conoscete, di sicuro non l'ho inventato io! Il suo arrivo sconvolgerà non poco la vita del Campo Mezzosangue, ma in fondo anche lui ha tutto il diritto di abitare là, al contrario di me, sigh!
Ma basta, non vi dico altro, se la sottoscritta plebea vi ha incuriosito almeno un po', vi prego di graziarmi con una lettura del mio (eretico?) manoscritto.
Post scriptum: se qualcuno ha già scritto una storia simile vi posso assicurare che l'idea è solo mia, e l'ho partorita parecchi mesi fa in totale autonomia ( fa anche rima! )
Genere: Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chirone, Nuovo personaggio
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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2. Confronti

Abbiamo lasciato i nostri due bizzarri personaggi mentre facevano la loro primissima conoscenza, ed è qui che li riprendiamo, mentre si confrontano sulla soglia della Casa Grande.

Chirone non sapeva cosa pensare dell'ospite inatteso che aveva davanti a sé. Era un genere di – Persona? Entità? Mostro? Dio? - a cui non era abituato, ed essendo il cavallo un animale abitudinario, la cosa non andava giù al suo didietro equino. Lo strano tizio, invece, sembrava essere totalmente a suo agio seduto nella veranda, e si era messo proprio sulla sedia preferita del signor D, così intoccabile che Chirone si stupì di avere ancora davanti un essere umano invece di un delfino o di una marmotta ubriaca. Ma stranamente non c'era ancora traccia del dio dei superalcolici dalla sera prima.

Alla fine, dopo un silenzio imbarazzante, il singolare mammifero zoccolato si decise a parlare.

- Allora, ehm... Intanto mi presento... io sono Chirone, il direttore delle attività del Campo Mezzosangue, nonché direttore effettivo, perché sai, colui che, in teoria, dovrebbe esserlo preferisce, ehm, dedicarsi ad altre occupazioni. - Fece una pausa, guardando sconsolato la partita di pinnacolo ancora in corso sul tavolo. - Comunque, con chi ho il piacere di parlare? -

- Ora vorrebbe sapere il mio nome, vero? - Ribattè l'altro.

- Mi sembra il minimo... -

- Il problema è che me ne hanno dati così tanti.... -

- Scegline uno, no?!- Suggerì Chirone,mentre la sua coda, stranamente simile a un mocio Vileda, si muoveva, tradendo impazienza e nervosismo.

- Va bene, devo dire che quello che mi ha dato mia madre è sempre stato il mio preferito, quindi... Piacere, io sono Jesus. - Concluse l'uomo sorridendo, senza badare all'assurdità della frase che aveva appena pronunciato.

Chirone gli strinse la mano, un po' interdetto, e gli chiese: - Scusa, ma un nome alle anagrafe te l'avranno pur messo -

- Oh, i miei ci hanno provato. Hanno fatto un viaggio così lungo per registrarmi nel censimento! Ma poi c'era il re che era un pazzo assassino e aveva deciso di uccidere tutti i bambini appena nati, quindi è stato meglio non registrarmi affatto. Sono dovuti perfino scappare in Egitto per salvarmi! Adesso mia madre odia la burocrazia. -

“E io che pensavo di essere strano!! Questo qui non ha tutte le rotelle a posto... Ne ho sentite di storie bislacche, ma questa le batte tutte!” si disse tra sé e sé il centauro. Ma decise di far finta di nulla: aveva sentito che, se non li assecondi, i pazzi possono arrabbiarsi sul serio.

- Certo. Ehm... allora, tu lo sai che posto è questo? -

- Questo è il Campo Mezzosangue. -

Chirone si stupì molto della risposta. - Era una domanda retorica, tu come fai a saperlo?! - Chiese, non tanto educatamente a causa della sorpresa inaspettata.

- Facile, me l'ha detto lei prima, ricorda? - Rispose l'altro, per nulla scalfito dal tono del vecchio cavallo scorbutico.

Non se lo ricordava. Ma, prontamente, finse il contrario. - Ah già, è vero, ti chiedo scusa! Tornando a noi, immagino che tu voglia spiegazioni riguardo a questo posto... -

- Oh si, grazie, si sta rivelando una piacevole visita! Comunque non si preoccupi, ancora non l'Alhzhaimer non ce l'ha, e non importa se non si ricorda la nostra conversazione di prima, capita a tutti di dimenticare qualcosa ogni tanto. - Disse con tutta la tranquillità del mondo davanti alla – faccia? muso? - basita di Chirone, che si tinse subito di rosso.

- Non so come tu abbia fatto, ma questi sono affari miei. Vieni, è meglio che ti porti a fare un giro per il campo. Ma prima, per piacere, lavati quei piedi che sanno di gorgonzola stagionato e mettiti queste. - Disse, lanciando delle scarpe da ginnastica a Jesus e indicandogli il bagno.

- Potrei avere della mirra? Per i piedi... -

Chirone mostrò il lato b cavallino e se ne andò senza proferire parola.

- Immagino che questo sia un no... -




N.d.A.
Sarò breve, lo giuro. Spero che il
capitolo vi sia piaciuto, avete iniziato
a intuire l'identità del misterioso uomo
sulla trentina? Lasciate una piccola recensione
anche se pensate che l'idea non funzionerà mai.
Al prossimo capitolo!
Letizia

  
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