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Autore: albamajor    23/09/2013    0 recensioni
"Zayn si chiamava, ma preferiva essere chiamato Zay, mi rallegrò la giornata, forse la vita, diventammo amici. Con lui era tutto diverso, mi sentivo di nuovo felice"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un giorno qualunque







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Era un giorno qualunque, non ricordo la data, e io, Harry Styles; giovane ragazzino di soli 19 anni, decisi di fare un giro per Londra. Dopo essermi sistemato, indossando le solite cose che mettevo in quei giorni, i miei jeans strappati alle ginocchia, la maglietta bianca e una giacca, uscì di casa; mentre camminavo decisi di dirigermi al Green Parck,  volevo un po’ chiarirmi le idee, mi sdraiai sotto un albero, misi le cuffie dell’ipod e via con i pensieri; pensavo al mio fidanzato, beh che dire di lui; era moro, beh lo è ancora non è mica morto, chiaro di carnagione, come la neve, a stregarmi furono i suoi occhi così azzurri, si chiama David, ma passavamo poco tempo insieme, sempre impegnato chissà in cosa, quando eravamo insieme avrei preferito parlare di noi, di come passavano le nostre giornate, fare un pic-nic magari, ma no, con lui si parlava solo del suo ex ragazzo, poi tra i miei pensieri stava sempre un ragazzo, Louis Tomlinson, era la perfezione, unico, solare, sempre allegro e pronto a tirami su di morale e farmi ridere, era il mio migliore amico. Non dimenticherò mai quando lo conobbi. Era il giorno di Natale, stavo per strada a guardare le vetrine tutte addobbate dei negozi, la neve cadeva su di me bagnandomi; poi all’improvviso lo vidi, occhi azzurri, basso, i vestiti che indossava gli stavano così perfetti. Non so cosa mi spinse a parlargli, ma mi avvicinai, sicuro di me, e mi presentai. Parlammo e scherzammo come se fossimo stati amici d’infanzia. Diventammo inseparabili, l’uno l’ombra dell’altro; stavo sempre a casa sua. Sì ero innamorato di Louis, chi d'altronde non si innamorerebbe della perfezione? Chi non si innamorerebbe di Louis William Tomlinson? Anche lui ricambiava i miei sentimenti, ma sapevamo che tra di noi non poteva andare bene, però ogni tanto non riuscivamo a trattenerci e le nostre labbra arrivavano a toccarsi, ci baciavamo così dolcemente e pieni di passione solo una volta andammo oltre, lo feci mio, con tutto l’amore che provavo per lui. E un giorno, come tutte le cose belle, tutto questo finì, Louis sparì, si era fatto, diciamo, l’amante, non sapevo chi fosse il ragazzo, non sapevo neanche il nome. Io poi conobbi David e mi misi con lui e andava tutto bene. Finché quel giorno che stavo al parco mi sentii toccare, aprii gli occhi, un ragazzo dai capelli neri, gli occhi scuri a mandorla, capelli all'insù e sorriso travolgente; tolsi le cuffie e si presentò, Zayn si chiamava, ma preferiva essere chiamato Zay, mi rallegrò la giornata, forse la vita, diventammo amici. Con lui era tutto diverso, mi sentivo di nuovo felice, quello spazio che Louis aveva lasciato lo aveva riempito lui.  Ci davamo appuntamento tutti i giorni in quel posto alla stessa ora; un giorno ritardò e arrivò piangendo, o perlomeno aveva gli occhi gonfi e rossi, quando lo vidi scattai in piedi e corsi ad abbracciarlo, gli chiesi cosa fosse successo e lui scoppiò in lacrime, continuava a ripetere che non poteva dirmi cosa gli stava succedendo, quando poi si decise a parlare:  «Il ragazzo che amo, quello con cui vado a letto, non mi ama, mi ha detto che non mi ama» Sapevo di questo ragazzo, ma non lo conoscevo, non sapevo neanche come si chiamava e in quel momento pensavo solo che era uno stronzo approfittatore, lo abbracciai più forte ma Zay mi allontanò, lo guardai confuso e lui riprese a parlare: «Non ti ho mai detto nulla su quel ragazzo perché, beh, perché lui è Louis, il tuo migliore amico, il ragazzo che te l’ha portato via sono io!»

Mi allontanai ancora di più appena finì di parlare, i miei occhi si inumidirono e una lacrima riuscì a scappare, mi rigò il viso, presi fiato e:  « Tu sei, tu sei…Zay e io.. » non sapevo cosa dire, non avevo idea che lui forse la persona che odiavo, ma si può odiare e voler bene ad un persona contemporaneamente? Non riuscivo ancora a crederci; poi riprese a parlare:  «Non ti ho mai detto nulla perché credevo non mi avresti più parlato e io non voglio, ti voglio bene, scusa» mi raddolcii a quelle parole e lo riabbracciai stretto «Non cambierà nulla tra di noi, te lo prometto, ti voglio bene anche io» Mentivo, sapevo che mentivo, non c’era nulla di vero in quella frase, tra di noi sarebbe cambiato tutto, io mi stavo innamorando di lui. Per un po’ continuammo a fare le cose di sempre, uscivamo tutti i giorni, parchi, pub, poi un giorno mi invitò a cena a casa sua, davanti al camino, stavamo cenando e c’era un silenzio un po’ imbarazzante, lui era bellissimo come sempre, splendente, emanava energia positiva da ogni parte, eravamo arrivati al dolce, Zayn si alzò e si avvicinò a me e si inginocchiò alla mia altezza, e si avvicinò al mio viso, mi chiese un bacio, non riuscii a parlare e lo baciai, premetti le labbra sulle sue e assaporai le sue labbra, era lui il mio dessert; iniziò a sfiorarmi la schiena, mi alzai in piedi seguito da lui e iniziammo a toccarci e baciarci con possessione, ci spogliammo e finimmo per fare l’amore, lo feci mio; fu la nostra prima volta, pieno d’amore, l’amore che i nostri ragazzi non erano riusciti a donarci, a farci provare; da quel giorno, da quel momento il mio cuore era definitivamente suo.

Quello fu l’unica volta che tradì David, era l’uno di Aprile, e si sa quello è il giorno degli scherzi, eravamo a casa mia e lui aprii un discorso con poco senso, mi disse che non mi amava, che non voleva più stare con me, scherzava, sapevo che mi stava facendo un “pesce d’Aprile” ma ne approfittai per dirgli la verità, mi sentì un mostro, ma io volevo Zay, non potevo illuderlo ancora per molto, credo sia inutile spiegare come abbia reagito, uscii di casa sbattendo la porta e con le lacrime agli occhi. Feci un grande respiro profondo e mi decisi ad andare da Louis, per dire anche a lui la verità, prima che qualcun altro glielo dicesse.

Andai a casa sua e lui mi aprii con un grande sorriso, scossi la testa ed entrai, il suo viso si tramuto, si preoccupò, chissà cosa pensava, insieme ci sedemmo sul divano e prima che lui potesse dirmi qualcosa iniziai a parlare, gli raccontai tutto, iniziai dicendogli che avevo lasciato David e per un attimo il suo viso si era illuminato, poi continuai, spiegandogli il motivo.

«…si chiama Zayn, è lo stesso Zayn che conosci tu.. » Volevo continuare ma lui mi interruppe.

«Tu cosa? Hai conosciuto chi? Tu sei mio, mio. Oh Harry io ti amo, sì ho dovuto allontanarti e perderti per capirlo, ma è così ti amo, con tutto il cuore, con tutto me stesso» Erano le parole che avrei voluto sentire da sempre, ma era troppo tardi, io amavo Zayn. Lo abbracciai forte così forte che un pezzo del mio cuore si appiccicò al suo, piansi molto per quello che era appena successo, era il mio primo grande amore mai iniziato che però finì.

Andai da Zay, gli dissi che avevo detto tutto a tutti, e decidemmo di stare insieme, per sempre era la promessa, e lo è tutt’ora. Infatti, dopo qualche mese, eravamo in vacanza a Verona, ci trovavamo a casa di Giulietta, io ero vestito sportivo, al mio solito e lui invece aveva un abbigliamento piuttosto elegante, mi chiesi più volte il motivo della sua eleganza, quando salimmo sul balcone, fu lì che mi fece capire, Zay si inginocchiò mi prese la mano e lo disse: «Harry, vuoi essere mio marito?» sul mio viso si fece spazio un enorme sorriso, non desideravo altro, lui al mio fianco per sempre, accettai ovviamente. Ci sposammo a Parigi dopo qualche settimana, al giudice di pace, e fu il secondo giorno più bello della mia vita, perché il primo fu quando lo conobbi. Insieme decidemmo di adottare due bambini, maschi, Michael e Brian.

Adesso siamo una famiglia, la più bella famiglia di tutta Londra, siamo felici più che mai, il mio cuore è suo e il suo cuore è mio.

Lo amo come non ho mai amato nessuno, lo amo davvero.

Ti amo Zay.

 
  
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