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Autore: WizardSdaughter    23/09/2013    1 recensioni
- Harry, calmati. Lei tornerà. Cazzo-.
***
- Louis sai che non tornerà, è ora che Harry la dimentichi- sbottò Niall.
Lo guardai torvo, anche se sapevo che chi affermava il contrario si prendeva solo in giro.
***
- Harry, dammi quelle fottutissime pillole!-
- No Louis-
- Adesso!-
- Cazzo non capisci che sono l'unica cosa che mi da così tanto dolore da non pensare a lei?!- gridai.
***
OK, PROBABILMENTE E' UNA CAGATA MONDIALE VISTA E RIVISTA, MA SIATE BUONI, DATEMI UN PARERE. :)
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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English Dreams
 
 
 
- Chiudi gli occhi e dimmi cosa vedi-
- Londra…-
- Vuol dire che il tuo è un sogno inglese…-
***
 
Sbuffai sonoramente prima di alzarmi e dirigermi verso il bagno. Fuori pioveva ed io non avevo per niente voglia di alzarmi. Sospirai rassegnato appena capii che in un modo o nell’altro sarei dovuto andare a lavoro per forza e mi appoggiai al lavandino.
Lanciai un’occhiataccia alla figura riflessa nello specchio che mi ritrovavo davanti. Erano passati tre anni. Tre lunghi anni, passati ad odiare quella faccia, sempre uguale, triste, noiosa.
Mi sciacquai il viso, sperando di far scivolare via insieme all’acqua tutti i segni che questi stupidi tre anni avevano lasciato.
Mi vestii e mi infilai nel cappotto pesante, per poi uscire di casa. Fissai la solita strada, i soliti vicini che uscivano di casa e le solite macchine che filavano veloci per la strada e mi incamminai verso lo studio. Tenevo la testa nascosta nella sciarpa, non per impedire di riconoscermi, ma perché non aveva senso mostrarla ancora.
Raggiunsi la porta vetrata, la solita porta vetrata, e la aprii con disprezzo. Salutai con un cenno la guardia che era lì accanto e mi tolsi cappotto e sciarpa. Entrai nella prima stanza a sinistra e mormorai un “buongiorno”.
- Ecco il nostro rubacuori!- mi canzonò Louis, riferendosi alla sera prima. Una delle serate più stupide della mia vita.
Lo ricambiai con un cenno ed un mezzo sorriso, mentre prendevo posto.
- Allora…oggi come sapete dobbiamo incidere Best Song Ever- il nostro manager continuò a parlare ma io non sentii.
Sospirai.
 
- Resterai di là?-
- Certo…ora vai là fuori e stendili tutti-
- La canzone è per te, questo lo sai vero?-
- Certo Harry –
Mi sorride, un sorriso sincero, dolce e curioso. Fisso un’ultima volta i suoi occhi verdi, così simili ai miei, e mi volto verso il palco.
 
- Harry?! Ci sei?- la voce del manager, di cui al momento non ricordavo nemmeno il nome, mi fece risvegliare dai miei ricordi.
- Ehm…scusi…mi ero un po’ distratto- spiegai imbarazzato, cogliendo lo sguardo di Louis che probabilmente aveva capito già tutto.
- No, è solo che ieri ha avuto una notte impegnativa- scherzò Niall, facendomi l’occhiolino.
Gli sorrisi debolmente.
- Harry, in sala di registrazione- disse il manager.
- Subito-
Mi infilai tra quei materassi che servivano per il suono e cominciai a cantare. Intonai le prime note ma fui subito fermato.
- Harry che ti prende oggi?- esclamò, visibilmente scocciato, il manager.
- Niente…- tentai di spiegare.
- E’ solo un po’ stanco- intervenne Louis – Intanto incidiamo la parte di Niall, io parlo con Harry -.
Tutti mi fissarono.
- Ehm…sì…buona idea- mormorai.
Louis mi afferrò il braccio e mi condusse nel camerino. Afferrò una sedia e mi fissò.
- Allora?- chiese, sgranando gli occhi azzurri.
- Allora cosa?- sbuffai visibilmente scocciato.
- Che ti prende?-
- Non ho niente- feci per uscire.
- E’ per colpa di Charlie?-
Mi bloccai, incerto se sfogarmi con il mio migliore amico o lasciarlo lì da solo.
- Ho detto…c’entra per caso Charlie?- ripeté Louis, certo di aver centrato il bersaglio.
Esaminai attentamente le due opzioni e scelsi la prima.
 
 
 
- D’accordo Lou…- mormorai, la voce fioca – mettiti comodo amico-
Mi sorrise, spronandomi a continuare.
Sospirai per l’ennesima volta, ero quasi come una ragazzina innamorata che subisce le pene dell’amore.
- Sono passati tre anni…tre anni e lei non è ancora tornata…-
- Tornerà Harry, ha detto che l’avrebbe fatto e lo farà. Ha trovato lavoro probabilmente, come l’hai fatto tu, avrà la sua vita, ma ha promesso che ci avrebbe rivisto ancora-
- Sì, ma se lei ha trovato qualcun altro? Insomma, non ci siamo più sentiti, ha cambiato numero, non si fa più sentire…Louis ho paura…-
- Harry…ti capisco…-
- NO, TU NON MI CAPISCI AFFATTO LOUIS! NON SAI COSA VUOL DIRE PERDERE QUALCUNO COME LEI! MI MANCA, D’ACCORDO?! NON SOPPORTO DI PASSARE OGNI SINGOLO GIORNO SENZA DI LEI, PERCHE’ LA AMO!- mi alzai dalla sedia girevole, le guance rosse per la rabbia e infilai le mani nei capelli.
- Harry smettila immediatamente. Credi che non sappia come ci si sente? Lo so eccome capito? Credi che ci si senta bene senza la tua migliore amica? No! Quindi siediti su quella fottutissima sedia e torna in te!-
Lo guardai. Credevo di scoppiare, volevo solo piangere, ma non lo potevo fare. Volevo smettere di cantare, di reggere il gioco a quella vita falsa che mi imponevano di vivere, volevo smettere di far tutto,
- Lou io non ce la faccio più- dissi semplicemente, accasciandomi sulla sedia.
- Harry qual è il motivo per cui canti?- mi chiese lui.
- Io…-
- Oh, andiamo. Te l’hanno chiesto in molti, giornalisti e non, ma non hai mai risposto veramente. Perciò adesso dillo. Qual è il motivo per cui canti?-
- Charlie…Charlie - ripetei, quasi a me stesso.
- E vuoi mollare. Capisco. Pensavo che lei volesse che tu continuassi a vivere il tuo sogno-
- Lei lo voleva…- sussurrai, come in una sorta di trans.
- Credo che in America abbia sentito parlare dei One Direction…e ha capito che non hai mollato, ne sono certo. Lei tornerà, Harry. Discorso chiuso-
Mi alzai e abbracciai il mio migliore amico. Gli sorrisi, tentando di convincerlo che lo credevo anche io.
 
Ma io lo sapevo. Lei non sarebbe tornata.
 
Tornai in sala di registrazione e cercai di cantare in modo decente. Per mia fortuna la mia voce soddisfò tutti ed io potei tornare a casa mia.
Aprii la porta della lussuosa villa che mi ritrovavo ed entrai nel mio piccolo regno. Mi tolsi cappotto e scarpe e mi gettai pesantemente sul letto.
Mi addormentai quasi subito, anche se erano solo le due.
 
- Davvero sei così protettivo?- disse Charlie, scuotendo i capelli marroni e facendo comparire un ghigno sulla sua faccia.
- Io…-
- Andiamo Harry, sai che non mi manchi affatto. Sai ho un fidanzato vero adesso. Non un ragazzino che piange sui ricordi- rise gelidamente.
- Charlie…- ero del tutto impotente, volevo solo scomparire.
- Vai, Harry, vai a cercare qualcun’altra. Ne hai tante dietro. Addio Styles-
Lei si voltò e si allontanò da me.
- CHARLIE!- urlai, ma invano.
- CHARLIE TI PREGO!- continuai, mentre le lacrime mi percorrevano veloci il viso.
- Charlie…- caddi a terra. Non aveva più senso vivere.
 
Mi svegliai di soprassalto. Fissai l’enorme TV e sospirai. Ero tutto sudato. Odiavo la mia vita.
Lanciai un urlo ed iniziai a piangere.
Lacrime bollenti, che facevano male, bruciavano.



GATTIIIIII

ecco il primo capitolo gente :)
Datemi un parere se volete, perchè ci sto mettendo un sacco di impegno;)
Grazie se lo farete ;))
Alla prossima :)

 
  
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