“You take my breath away.”

Per il Kurt del mio Blaine.

Lo spettacolo è finito. Sono in teatro, tutti se ne sono andati. Provo per l’ennesima volta la stessa parte della coreografia, proprio non mi riesce.
Rumore di passi.
Kurt.
“Non dovresti festeggiare?” mi chiede. Ha un tono rassegnato.
Gli rispondo con la prima cosa che mi viene in mente, non mi aspettavo di vederlo, vorrei solo chiedergli perché è qui, perché ha quest’aria triste..
Ripensandoci, vorrei solo baciarlo senza smettere mai.
Mi sorprendo del distacco con cui gli rispondo:“Stavo riprovando un passo, ho sbagliato ‘sta sera, posso farlo meglio”, metto tutta la mia frustrazione mentre gli volto le spalle e riprovo la coreografia.
Che mi sta succedendo? I dubbi di ieri sera stanno riaffiorando.
“La magia del teatro, potrai rivivere tutto domani sera” colgo una nota di malinconia nella sua voce, quando continua:“tu e Rachel siete stati perfetti”.
“Ti ringrazio”. Non posso fare a meno di essere felice per la sua affermazione, quindi proseguo:“e il tuo Agente Krupke è stato uno spasso, è venuto giù il teatro”.
Sono fiero di lui, è stato eccezionale. Come sempre.
“C’erano tutti i tuoi amici, gli Usignoli..”, commenta.
“Sì.”
“..Sebastian. Gli è piaciuto tanto.”, conclude glaciale.
Oh, ecco qual è il punto.
E.. credo di aver finalmente capito.
“Vieni qui, dammi la mano”, lo invito.

Si avvicina.

* * *

Perché Kurt mi ha trattato in quel modo? D’accordo, un po’ ubriaco lo ero, ma è davvero così importante?
“Sì, Blaine, lo è e lo sai bene”, risponde un angolino della mia mente. Faccio il possibile per ignorarlo.
Forse Kurt non mi trova attraente, per questo mi ha respinto...
Sebastian non l’avrebbe mai fatto, ne sono certo. Per non parlare dei suoi occhi smeraldo, dio, quello sguardo famelico.
Devo ammettere che le sue attenzioni mi lusingano sempre parecchio.
No, Blaine, fermo. Piantala immediatamente di pensare a quello che Sebastian Smythe potrebbe farti, alle sue mani sul tuo corpo e-
Mi blocco.
Io ho ferito Kurt e me ne sto qui a fantasticare su un altro ragazzo.
Sono un egocentrico.
Il senso di colpa mi assale, cerco di scacciarlo, ma è sempre lì.
Devo smetterla.
Kurt è semplicemente perfetto, aggiungere altre descrizioni sarebbe inutile.
Adoro la sua risata, la sua voce, i suoi occhi..
Momento, ma… di che colore sono? Mi rendo conto di non saperlo con certezza.
Verdi, azzurri, grigi, mille e più sfumature. Sono a dir poco meravigliosi. Eppure non riesco ad inquadrarli completamente, qualcosa mi sfugge.
Non capisco.
Con questo pensiero in testa, provo ad addormentarmi, domani c’è la prima dello spettacolo.
Sì, ci siamo, scivolo lentamente nel sonno, voglio liberarmi da questo caos che c’è nella mia mente.

Sogno occhi smeraldo.
‘Fanculo.

* * *

“Mettila sul cuore”.  Prendo la sua mano e gliela appoggio sul torace.
“Come nel duetto?”
“Come nel duetto”.
Mi concedo un attimo per ammirare le sfumature dei suoi bellissimi occhi cangianti, i quali, solo ieri sera, mi sembravano impossibili da definire.
È tutto chiaro.

“Sebastian non significa niente per me”.

Capisco di aver sbagliato ad insistere, l’altro ieri, e sì, adesso mi rendo conto che non mi sarei dovuto ubriacare e forzare in quel modo uno dei passi più importanti di una relazione.
Kurt non si merita questo. Non si merita una prima volta squallida con un ubriaco.
Voglio che sia un momento che entrambi ricorderemo per sempre, indimenticabile.
So che è lui la persona giusta. Ora lo so.
Sono stato un’idiota a perdermi in stupide situazioni immaginarie, ma soprattutto perchè mi sono accorto così tardi che la mia realtà è migliore di qualsiasi fantasia.

“..e ti chiedo scusa”, concludo.

Mi fa notare che l’ultima volta che mi sono ubriacato ho baciato Rachel.
Ridiamo entrambi, la tensione di poco prima è sparita, dissolta.

Kurt mi coglie alla sprovvista, ha iniziato a scusarsi.
Sta dicendo che ha provato ad essere un qualcosa che non è, non riuscendoci, e francamente non capisco perché lo abbia fatto, è meraviglioso così com’è, in ogni sua sfaccettatura.
E’ perfettamente imperfetto. Non lo cambierei con nessun altro al mondo.
Quanto mi sembrano stupidi ora i dubbi che ho avuto ieri sera.

“..resto un idiota romantico” La sua espressione mentre conclude mi fa letteralmente sciogliere.
“Non sei un idiota”. Avrei potuto dirgli tutto quello che ho pensato mentre mi perdevo nel suo sguardo, profondo come non l’ho mai visto, ma sarebbe stato superfluo, adesso che ho capito di che colore sono i suoi occhi. L'amore ha forse un colore? Sì, ed è quello che leggo nelle sue iridi cangianti.
Mi avvicino a lui, ci baciamo. Le nostre labbra si accarezzano.
Kurt mi avvolge con le sue braccia, attirandomi a maggiormente a sé e sussurra:“Mi togli il fiato, Blaine”.
Emozioni indescrivibili mi stanno travolgendo, impedendomi di formulare una risposta concreta, mentre Kurt mi dichiara quanto sia fiero di me e.. ed è semplicemente troppo, non riesco a credere di essere così fortunato ad averlo nella mia vita.
Quasi non riconosco la mia voce quando gli rispondo che tutto ciò è meraviglioso, spero che sia sempre così, che mi veda come io vedo lui.
Sento il cuore leggerissimo, il che è strano, perché è colmo di felicità e di amore.

Propongo a Kurt di andare fuori insieme, questa sera, sono così contento che abbiamo chiarito, un’uscita mi sembra un’idea carin-
“No. Voglio andare a casa tua”, sussurra con voce roca, lo sguardo scurito da un velo carico di desiderio.
..Oh. Questo sì che è ancora più interessante.