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Autore: Bab1974    23/09/2013    1 recensioni
Alice e Frank Paciock, circondati dai Mangiamorte, danno la possibilità ad Augusta e al piccolo Neville di scappare, coprendone la fuga.
Partecipante al contest ' Secondi non vuol dire ultimi' di SilverKiria.
Partecipante al contest ' Il Festival Potteriano' di Eris Greengrass.
Genere: Drammatico, Guerra, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Paciock, Augusta Paciock, Frank Paciock, Neville Paciock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Dopo la II guerra magica/Pace
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Always Always



"Augusta, prendi Neville. Frank e io vi copriremo la fuga." disse Alice, quasi scortese nella concitazione del momento.
"Potreste avere bisogno del mio aiuto." sbottò la matrona, che si sentiva messa da parte, come un giocattolo vecchio. "E poi potrebbero inseguirci lo stesso."
"Lo farebbero se venissimo anche noi." intervenne Frank, anche lui con tono serio e deciso "Vogliono noi, lo sappiamo, non faranno caso alla vostra sparizione se non in un secondo tempo. Devi andare alla base degli Auror e chiedere aiuto."
Augusta vide gli sguardi convinti del suo amato figlio e della sua dolce nuora e capì che non avrebbe potuto fare altrimenti.
"Farò come volete voi però cercate di non farvi uccidere." li pregò la donna, era la prima volta che Frank la sentiva usare un tono così dimesso.
"Ti prometto che faremo del nostro meglio." Il sorriso di Frank non la rincuorò molto ma s'infilò nel camino e si ritrovò nel retrobottega del pub 'Testa di Porco', dove incontrò Aberforth Silente e con lui si diresse immediatamente dagli Auror.



La casa, che rimasta senza protezione Auror dopo la fine di Voldemort, aveva dei semplici incantesimi di protezione che prima o poi sarebbero svaniti a causa degli attacchi dei Mangiamorte.
Apparivano impazziti, la sconfitta del loro signore, che sembrava immortale, aveva sconvolto le loro menti, succubi di quell'uomo.
"Alice, mi dispiace." le disse il marito prendendole la mano.
"E perché?" chiese lei.
"Se avessi scelto un altro uomo non saresti nei guai." mormorò lui, come se si sentisse in colpa.
Alice era stupita. Possibile che Frank non capisse che non avrebbe voluto essere da nessun'altra parte?
"Ti ho sposato per sempre, e non voglio viverti lontano." ribatté lei "Meglio combattere e morire conte, che vivere senza."
Si abbracciarono stretti, come se fosse l'ultima volta.
"E se dovesse succederci qualcosa prima dell'arrivo degli Auror? Che ne sarà di Neville?" chiese l'uomo.
"Sono certa che tua madre farà un ottimo lavoro... come ha fatto con te." il sorriso tenero che rivolse al marito gli scaldò il cuore.
Ad un certo punto si accorsero che le difese della casa erano cadute.
"Prepariamoci." dissero quasi all'unisono.



Frank e Alice avevano mantenuto la promessa, non si erano fatti uccidere. Mentre osservava i corpi dei congiunti ciondolare senza meta e senza una vera e propria volontà, Augusta si chiese cosa sarebbe successo se non avesse ubbidito agli ordini della nuora, i primi che avesse mai osato dargli, e anche gli ultimi.
Forse anche lei sarebbe stata lì accanto a loro, o sarebbe morta, per non parlare della fine che avrebbe fatto il piccolo Neville, se non avesse ubbidito.
Ora Neville non era più piccolo, anzi era un grande eroe, ed ebbe la sensazione di vedere Alice sorridere durante il racconto delle gesta del figlio.
"Credo che tu abbia avuto le traveggole, nonna." disse Neville "Anche a me piacerebbe ma è impossibile."
Sì, forse era vero, si era immaginata tutto, ma l'idea che avessero capito la rincuorava. Come la sensazione che, nell'oblio, riuscissero a comunicare tra di loro, per ora e per sempre uniti.
  
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