"Addio, Godric"

“Addio, Godric”

“Quindi è questo l’addio che voi mi riservate dopo tutto questo tempo? Due parole?”

“Non mi rendete le cose più difficili di quanto non lo siano già.” il suo tono è freddo e atono come sempre. È da anni che Salazar Serpeverde e Godric Grifondoro stanno assieme, l’ultimo ci ha fatto l’abitudine al tono del compagno, ma ora, in questa situazione, gli fa male come se qualcuno l’avesse trafitto con la lama della sua spada.

Salazar rimpicciolisce il suo baule e lo inserisce in una tasca interna del mantello, per poi avviarsi verso i cancelli di Hogwarts.
Godric gli corre dietro  e lo afferra per un braccio obbligandolo a voltarsi “Salazar, vi prego: restate qui ad Hogwarts. Non andatevene.”

“Lasciatemi.” Sibila in serventese e liberandosi dalla prese dell’altro che resta a fissarlo sbalordito: non aveva mai usato il serventese con lui, nemmeno quando era veramente arrabbiato o frustrato. “Non ho più motivo per rimanere qui: Tosca e Priscilla sono entusiaste di accettare dei Sanguesporco nella nostra scuola e voi, Godric, mi parete della stessa idea.”
Si volta e continua per la sua strada.

Quando oramai è fuori dai confini della scuola Godric Grifondoro lo raggiunge e lo ferma di nuovo. “Non mi lasciate, Salazar.” dice con le lacrime agli occhi.

“Vi chiedo di perdonarmi, ma ho già preso la mia decisione. Il destino ci ha separati e non credo che avremo mai l’opportunità di rincontrarci.”

“Non dite così, Salazar. Lo capite che io vi amo? Che non riuscirò a passare il resto della mia vita senza di voi?” il viso del cavaliere rosso-oro inizia a rigarsi di lacrime silenziose e salate.

A quelle parole l’altro si gira e gli prende il viso tra le mani, catturandogli le labbra in un bacio prepotente. Un bacio che ben presto divenne un duello tra lingue. Dopo un po’ Salazar interrompe il contatto e spinse l’altro facendolo cadere per terra.

“Vi amerò sempre, Godric.” e, detto questo, si volta e si smaterializza lontano da Hogwarts.

Il cavaliere resta lì, disteso a terra, mentre nuvoloni scuri ricoprono il cielo della scuola e una pioggia torrenziale si abbatte su di lui.
 

 
 
 [Parole 357]
***Commenti dell’Autrice***
Come la posso chiamare una Salarodric o una Godrazar? Bho, sta a voi scegliere. Come coppia è un po’ insolita, ma morivo dalla voglia di pubbliacare una storia su loro due.
Spero che vi sia piaciuta! :)
Ringrazio tutti quelli che hanno leggeranno, recensiranno e metteranno tra le preferite o ricordate.
Un bacio
Sara :)