> Titolo: È nelle stelle che è conservato il nostro destino
> Rating: Verde
> Genere: Fantasy; Generale
> Avvertimenti: none
> Note: a fondo storia
> Introduzione: Ci sono azioni che compiamo senza troppo pensarci, senza renderci conto di quanto possano influire sulle nostre vite; poi, però, il Destino offre quell’unica opportunità… e cambia completamente le carte in tavola
È nelle stelle che è conservato il nostro destino
Quando cadevano le stelle lui usciva per catturarle prima che divenissero cenere.
C’era un solo momento – un brevissimo istante – in cui potevano essere prese; e il loro fulgore ripagava il rischio mortale a cui ogni Captores si sottoponeva.
Aveva iniziato per sfida una notte d’inverno; da allora erano trascorsi quindici anni.
Era sempre stato un gioco eccitante, e pericoloso sì, ma pur sempre un gioco.
Quando, però, il Basileo emanò un proclama chiedendo la cattura della Meriggia e offrendo al vittorioso terre e beni nella provincia occidentale, capì che mai si era trattato di un gioco: era il suo destino.
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Sì, sono cento parole esatte – e anche se sono un po’ forzate proprio non volevo farle diventare 102.
Sì, “Basileo” era il termine con cui si designava l’imperatore bizantino nel 600/700 d.C.
Sì, la “provincia occidentale” è un’ancora non indipendente Venezia.
Sì, il Captore non è altri che il capostipite di una famiglia immaginaria a me molto cara – e di cui prima o poi dovrò decidermi a pubblicare qualcosa.
E sì, le stelle si catturano, non si raccolgono: sono vive e pulsanti quanto me e voi. Almeno finché non toccano terra!