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Autore: Yuki Delleran    25/03/2008    5 recensioni
Com’è il mondo di là, Ed? Assomiglia al nostro? È tormentato, diviso e in balia delle guerre come il nostro? Tu che eri sempre in viaggio e dicevi di non avere una casa, ora che hai perso anche la tua realtà, come ti senti?
Genere: Triste, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rève-moi Disclaimer: tutti i personaggi di Fullmetal Alchemist appartengono a © Hiromu Arakawa. La canzone "Sognami" è di © Biagio Antonacci.




Rève-moi

di
Yuki Delleran



Che questa mia canzone… arrivi a te
ti porterà dove niente e nessuno l'ascolterà...
La canterò con poca voce… sussurrandotela
e arriverà prima che tu…ti addormenterai...
***
È incredibile quanto pensi a te da quando te ne sei andato. Avrei voluto dirti tante cose, ero convinto che avrei avuto tutto il tempo del mondo quando la nostra personale battaglia fosse finita. Tempo per me, per capire cosa scatenava queste mie sensazioni, cosa in te mi faceva desiderare di proteggerti da tutto quello che ti faceva soffrire. Tempo per te, per accettare questi miei sentimenti, per ricambiarli forse… Purtroppo il tempo è proprio ciò che non ci è stato concesso. Già una volta ti avevo detto addio certo che non ti avrei più rivisto. Non aveva senso rivelarti i miei sentimenti quando ero sicuro che non sarei tornato vivo, ti avrei fatto solo soffrire. Invece il destino mi ha graziato, ha risparmiato questa mia vita imperfetta portandosi via la mia unica speranza. Lassù, su quella montagna sperduta, tra la neve che turbinava ininterrottamente, avevo maturato la certezza che ti avrei rivisto. Ero disposto ad aspettare per sempre. Non potevi essere morto. Eri da qualche parte e prima o poi saresti tornato da noi. Da me. Senza questa sicurezza non sarei riuscito ad andare avanti. Per questo non ero per niente sorpreso quando ti ho visto tra il fumo e i ruderi della città distrutta. Il destino con noi è stato oltremodo crudele, non ho avuto la possibilità di rivolgerti che poche parole. «Vai, qui ci penso io. » non è granché come dichiarazione d’amore… Eppure è tutto quello che il mio cervello è riuscito a mettere insieme nel momento in cui ha realizzato che ti stavo perdendo e che questa volta sarebbe stato per sempre. Tutto quello che avrei voluto dirti, lo sussurro al vento e alla neve che cade silenziosa.
Ed…
Ed…
Mi senti?
***
E se… mi sognerai
Dal cielo cadrò...
E se… domanderai…
Da qui risponderò…
E se... tristezza e vuoto avrai
Da qui… cancellerò

Sognami se nevica
Sognami sono nuvola
Sono vento e nostalgia
Sono dove vai…
***
Com’è il mondo di là, Ed? Assomiglia al nostro? È tormentato, diviso e in balia delle guerre come il nostro? Tu che eri sempre in viaggio e dicevi di non avere una casa, ora che hai perso anche la tua realtà, come ti senti? Mi sembra quasi di vederti: seduto davanti alla finestra di una spoglia e anonima camera d’albergo mentre guardi la neve cadere e ripensi a tutto quello che hai perso. Conosco bene quello sguardo, l’ho visto nei tuoi occhi d’oro tante, troppe volte. Il rimpianto è un male che logora l’anima. La nostalgia per gli amici persi, per il tuo paese natale, per il tuo mondo si riflette in quello sguardo perso nel bianco. Provi lo stesso anche per me? Mi pensi a volte? Mi sogni come ti sogno io? Vorrei essere lì per dare una risposta a tutte le tue domande che sono rimaste insolute. Vorrei riempire il vuoto che senti. Vorrei essere ovunque tu ti trovi e diventare quel mondo che hai perso.
***
E se mi sognerai
Quel viso riavrò…
mai più... mai più quel piangere per me
sorridi e riavrò…

Sognami se nevica
Sognami sono nuvola
Sono il tempo che consola
Sono dove vai…
***
Come mi vedi nei tuoi sogni? Sicuramente come mi hai conosciuto anni fa, senza questa orribile benda sull’occhio. Vorrei che mi ricordassi così, com’ero nei miei giorni migliori quando ero ancora ingenuo e sognatore e mi illudevo di poter cambiare questo Paese. Con il mio occhio sinistro se n’è andata anche la forza di volontà e il coraggio di portare a termine la mia personale rivoluzione. Non mi importa più diventare Comandante Supremo, questo Paese non ha bisogno di un dittatore. Tutto è tornato come prima che ti incontrassi, prima che entrassi nella mia vita sconvolgendola come un piccolo tornado. Senza che me ne rendessi conto, tutto, dai miei pensieri alle mie azioni, aveva preso a girare attorno a te e ora che mi trovo privo del mio punto di riferimento la sensazione di instabilità è talmente forte che potrei cadere da un momento all’altro. Se io mi sento in questo modo, per te il senso di smarrimento dev’essere moltiplicato a dismisura. Le volte che ti ho visto piangere si possono contare sulle dita di una mano ed eri sempre e comunque un bambino. Eppure in questo momento la sensazione che tu stia piangendo mentre osservi quel paesaggio innevato è talmente reale che ho l’impressione di poter asciugare le tue lacrime semplicemente allungando una mano. Non farlo, te ne prego. Non piangere a causa mia. Ogni singola lacrima che si infrange sul davanzale è una fitta al cuore, così come il tuo sorriso è l’unico balsamo in grado di curare le mie ferite. Ricordami com’ero una volta e sorridi, ridi di me con quella risata di scherno sfacciata e cristallina che aveva il potere di irritarmi e riempirmi il cuore di gioia. Il tempo lenirà le sofferenze e volenti o nolenti finiremo per abituarci a questa mancanza, ma il rimpianto e la nostalgia sono sentimenti che non ci abbandoneranno mai.
***
Rèves moi amour perdu
Rèves moi, s’il neigera
Je suis vent et nostalgie
Je suis où tu vas

Sognami mancato amore
La mia casa è insieme a te
Sono l’ombra che farai
Sognami da li…

Il mio cuore...
il mio cuore è lì.
***
Il pensiero di quello che avrebbe potuto essere è ciò che più mi tormenta in questo momento. Se quella volta non fossi stato così sicuro di andare a morire e ti avessi rivelato i miei sentimenti, cosa sarebbe successo? Avresti evitato di gettarti allo sbaraglio in quella battaglia terminata con quella trasmutazione azzardata? Avresti evitato di sacrificarti? Forse non sarebbe cambiato niente. « Esiste sempre qualcosa di più importante di noi stessi e dei nostri sogni. » L’avevi detto tu e ho sempre saputo che ai tuoi occhi tuo fratello era più importante di tutto… Quello che non riesco a perdonarmi è di aver gettato al vento l’unica seconda occasione che il destino mi abbia mai concesso. Perché quando ti ho rivisto non ti ho abbracciato stretto per impedirti di andartene? Avrei voluto farlo ma non ci sono riuscito perché sapevo che quello che stavi facendo era giusto, dannatamente giusto e necessario. Solamente, per una volta, avrei voluto essere egoista. Avrei voluto che lo fossimo entrambi. Tu e il tuo maledetto spirito di sacrificio! Non hai mai pensato a quanto male stavi facendo a tutti noi? Non ti importa di quanto male hai fatto a me? Sono convinto che questo sentimento stia ossessionando anche te, laggiù in quel luogo estraneo. Come sarebbe stata la nostra vita insieme? Saremmo stati felici? Avremmo bisticciato, riso e ci saremmo consolati a vicenda come solo due persone così diverse eppure così simili possono fare. Ci saremmo amati. Ti avrei amato. Come tutt’ora continuo a fare, mentre ti immagino a quella finestra e sogno di trovarmi al tuo fianco. Mentre tu mi sogni da un altro universo e attraverso il tempo e lo spazio il mio cuore è con te.
Lo senti, Ed?
Batte solo per te.
Ti amo.

§§§


Alla finestra dell’appartamento al secondo piano della palazzina, un ragazzo teneva la mano sinistra postata sul vetro gelido. Attorno alle sue dita si era formato un leggero alone di condensa che offuscava il bagliore quasi accecante della neve candida che ricopriva i tetti e le strade di Monaco. I suoi occhi si inumidirono mentre i frammenti del sogno appena conclusosi gli sfuggivano inesorabilmente. Aveva visto di nuovo la persona che amava, aveva immaginato cosa sarebbe successo se non fossero stati entrambi così ligi al dovere, così calati nel loro ruolo di eroi. Sarebbe bastato così poco per essere felici… Mentre già le altre immagini svanivano dalla sua mente lasciando spazio ad mare lacrime di rimpianto, una in particolare sarebbe rimasta incisa nel suo cuore per sempre: quella persona gli aveva detto «Ti amo. » con quel sorriso sfrontato che adorava. Due semplici parole che aspettava da una vita e che mai aveva sentito pronunciare da quelle labbra. Una speranza che mai si sarebbe realizzata.
«Edward Elric, maestro nello sprecare possibilità. » pensava mentre le prime gocce salate scivolavano sulle sue guance, infrangendosi sul davanzale.
Attraverso il velo che gli offuscava la vista, intravide la chioma corvina di una persona ferma sotto la sua finestra. Il cuore gli balzò nel petto mentre un’inattesa quanto folle speranza si impadroniva di lui. Si precipitò fuori dalla stanza, - «Roy! » - lungo le due rampe di scale, - «Roy! » - finché non raggiunse senza fiato il portone d’ingresso e lo spalancò.
«ROY! »
Afferrò l’uomo per un braccio e…
«Ci conosciamo? »
Ed lasciò ricadere il braccio mentre il suo sguardo si alzava: capelli scuri, occhi castani, un filo di barba ed espressione perplessa. Sentì il proprio cuore andare in mille pezzi e le lacrime tornare a pizzicargli le ciglia.
«Io… ehm… l’ho scambiata per un altro. Mi scusi…» mormorò con voce roca tentando di frenarle.
Non appena lo sconosciuto si voltò per allontanarsi, le lasciò libere di scorrere sulle guance gelate. Rimase ad osservarlo mentre il vento freddo faceva ondeggiare i suoi capelli dorati e la neve continuava a cadere bagnando la camicia leggera che si attaccava alla pelle.
«Questa è la mia punizione, vivere in un mondo in cui tu non esisti… D’ora in poi potremo incontrarci solo nei sogni…»

FINE












NOTICINA DI YUKI:
Buongiorno/buonasera a tutti!
Ho voluto approfittare delle 150 recensioni a Love & Pride per postare questo secondo regalino e seconda song-fiction, spero che vi possa piacere anche se ho tentato con un altro genere di coppia. Mi sa che sono l'unica che ama sia L'Ed/Win che il Roy/Ed... ^_^ Anche in questo caso è una coppia che, visto il finale, mi ispira una gran tristezza... Si vede che in questo periodo mi ispirano solo le storie tragiche... Della canzone mi hanno colpito subito i versi "Rève moi amour perdu" in contrasto con "Sognami mancato amore", la differenza tra l'amore semplicemente perduto e quello mancato (cioè perduto senza essere nemmeno dichiarato). E' straziante...Sigh! Volevo anche aggiungere che l'ultima parte della fic mi è stata ispirata dalla carinissima ma triste doujinshi di Jackpot "Quiet reunion" che ho tradotto dall'inglese di recente. Ultimamente mi sto dando alle traduzioni... Hermafrodite (qualcuno la conosce?) è qualcosa di allucinante...
Detto questo, vi ringrazio tantissimo se vorrete lasciarmi un commentino, ma anche solo se leggerete.
Un bacio a tutti!
YUKI-CHAN
   
 
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