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Autore: bastille    24/09/2013    4 recensioni
[shindaka]
C’è Lana del Rey in televisione, i vestiti sparsi in camera di Aoi, le coperte aggrovigliate in fondo al letto, l’armadio spalancato, Midori che fissa un punto indefinito davanti a sé, e il gatto della vicina che miagola sul davanzale della finestra.
Ci sono i weekend al mare con gli amici, i viaggi in treno, le notti insonni, il caffè delle sette e trenta, Parigi, Tokyo, New York -oh, la grande mela!-, la maglia comprata a Barcellona, le foto del diciottesimo compleanno di Ranmaru, e il cellulare che squilla sullo scaffale dei libri.
E poi c’è Akane.
[accenni kyousuke/kinako - taiyou/aoi - ranmaru/masaki - nishiki/midori]
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Akane Yamana, Altri, Shindou Takuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Adesso parl(t)iamo.
 

 


C’è Lana del Rey in televisione, i vestiti sparsi in camera di Aoi, le coperte aggrovigliate in fondo al letto, l’armadio spalancato, Midori che fissa un punto indefinito davanti a sé, e il gatto della vicina che miagola sul davanzale della finestra.
C’è odore di marmellata alla fragola e toast caldi, di birra e della coca cola -esclusivamente light- di Kinako, delle winston di Tsurugi, e della pasta bruciata da Masaki. Ci sono i film della domenica pomeriggio, quelli da guardare tutti insieme sul divano, la lista della spesa e i muffin ai mirtilli sul tavolo della cucina, l’Italia, la bottiglia di rhum mezza aperta, e la macchina di Taiyou parcheggiata male.
Ci sono i weekend al mare con gli amici, i viaggi in treno, le notti insonni, il caffè delle sette e trenta, Parigi, Tokyo, New York -oh, la grande mela!-, la maglia comprata a Barcellona, le foto del diciottesimo compleanno di Ranmaru, e il cellulare che squilla sullo scaffale dei libri.
E poi c’è Akane.
A lei le persone piacciono -così si dice- o almeno cerca di farsele piacere, ma non quelle serie.
Le piacciono invece le mini gonne a balze, quelle colorate, la parlantina di Kinako, bere il thè caldo alla sera, e quando Nishiki fa imbestialire Midori. Le piace ciò che brilla, i capelli di Aoi di prima mattina che tanto la divertono, il suono del campanello quando arriva la pizza, gli occhi di Masaki, e l’acqua del mare.
Ma non le persone serie.
Le piacciono le foto che scatta con la sua piccola nikon, i cappotti pesanti, il suo vecchio libro di scienze, quello con tante “immagini strane”, le borse firmate, e persino il pancione di Aoi!
Ma non le persone serie.
Le piace la saga di Harry Potter, la pioggia, ridere -lo fa spesso, sempre di più-, la faccia esasperata che fa Tsurugi quando Kinako ne combina una delle sue, e quella di sfida di Kirino prima che Kariya lo baci davanti a tutti, e sorridere.
Ma non le persone serie, quelle del “adesso parliamo”; quelle l’hanno sempre messa in soggezione.
Parlare di cosa, poi? Del tempo? Come se fosse importante dire che sono due settimane che continua a piovere, che il freddo le fa arrossare le mani e congelare le dita. Di come si sia rotto il suo Ipod? Di sesso? Di quanto vorrebbe strozzare il suo capo? Di come balbetta Aoi quando Taiyou sorride, nonostante siano anni che stanno insieme e aspettino pure un figlio? Parlare di cosa esattamente?
Takuto lo dice spesso: “Dobbiamo parlare”. Si siede, respira, incrocia le braccia all’altezza del petto, come se stesse aspettando che Akane faccia lo stesso, e ci spera davvero. Solo che lei non lo fa mai, anzi ride lievemente: “Ancora?”
L’unica che riesce a farla ragionare è Midori, perché lei è istintiva, si arrabbia, le urla qualche insulto, e la fa sedere sul letto. Ma Takuto è calmo, troppo. Le parolacce, quelle non le dice quasi mai e comunque si scusa sempre.


 

“Perché fai così, Akane?”
“Così come?”
“Lo stai facendo di nuovo… guardami.”
“Smettila.”


 

Parlare di cosa poi, Shindou?
Di lui che la guarda e lei che si sente morire, di loro? Magari di quanto trovi le sue gambe troppo magre e la pelle troppo pallida? Di come il suo collega le abbia dato della “bambina irritante” davanti a tutti? O di Masaki e Kirino che vogliono sposarsi, ma Kariya il “ti amo” non lo sa dire, proprio come lei? Parlare di quanto le piaccia abbracciarlo fino a fargli male, fino a farsi male?
Vorrebbe davvero farlo, Akane, vorrebbe davvero dirgli tutte queste cose e di più. Ad esempio di quando ha accompagnato Aoi alla sua prima ecografia, di quanto sentisse le labbra intorpidite per il troppo sorridere. O di quando ha mentito, dando la colpa al gatto della vicina di aver rotto il vaso di Midori. E poco importa se il vaso era orribile e non piaceva a nessuno, ha fatto male e se ne è pentita.
Il fatto è che si sente soffocata dai continui: “Non dobbiamo per forza stare insieme se non vuoi, sei libera di scegliere”, “Voglio solo che tu sia felice”.
Le manca il respiro e allora sorride: “Ma io sono felice, Takuto.”
Parlare della sua alunna di pianoforte che viene a lezione un po’ troppo scollata e ci prova con lui, nonostante sappia del suo impegno? E lo capisce perché Shindou è un ragazzo perfetto, il più bello agli occhi di Akane, e lei vorrebbe urlarglielo a volte.


 

“Akane, sono serio. E smettila di comportarti da stupida!”
“…tu sei sempre serio.”
“Scusami.”
“No, scusa tu.”

 


E parlare di quanto siano meravigliosi insieme? Lei l’ha sempre saputo, e non solo perché Aoi e Midori glielo ripetessero sempre -più che altro per farla contenta, forse-, ma perché lei lo sentiva dentro di sé.
E di quando Tsurugi legge i suoi scritti, delle mani di Midori e Nishiki che si cercano e si trovano, di Kinako –Kinako Nanobana!- che si ammutolisce e ha gli occhi lucidi? Akane fa finta di non sentire, quelle volte, e di non accorgersi che Shindou la fissa con uno sguardo indecifrabile.
Ma la verità è che ha solo paura: nessuno ha mai fatto caso a quanto siano serie le parole che Kyousuke scrive, al silenzio che si crea ogni volta che lui le pronuncia, come lei.


 

"Forse è meglio che stia qualche giorno fuori… così avrai un po’ di spazio”
“Forse è meglio, già.”

 
Magari si potrebbe parlare di quando lui le ha regalato un mazzo di carote il loro primo San Valentino insieme, perché lei è allergica ai fiori, del suo “scherzi?”, e di lui che le sorride e scrolla le spalle, ferito. Lei che gli chiede scusa, perché ha riso e non doveva.
Il silenzio la mette a disagio, non ci è abituata. No, lei è abituata alle canzoncine che le cantava sua madre, alle imprecazioni di suo padre quando gli si macchiava la camicia di caffè, alle urla di Midori contro Nishiki, e alle risate di Kinako.
 

 

“Tanto poi torni, lo fai sempre."
...
"Perché poi torni... vero?”

 
La gente, fin da bambina, le diceva che aveva un bel sorriso, Akane annuiva e arrossiva. Ha solo questo, il sorriso, e se Takuto glielo toglie chi le assicura che lui ci sarà per sempre? Se parlassero lui non potrebbe più dirle che è bella, perché non sorride, e noterebbe che ha il viso grande e rotondo, bruttino, e gli occhi spenti e vuoti.


 

“Dobbiamo parlare.”

 
Di cosa dovrebbe parlare? Perché parlano, lo fanno sempre, solo che lei non dice nulla, non dice che lo ama.
Nella serietà, nel silenzio, non c’è spazio per Akane, le sue foto, le mini gonne a balze e le sue trecce. Non ci entra tutto, non c’è il suo sorriso.
E lui come può amarla se lei non gli sorride?
Potrebbero parlare del suo egoismo, dei suoi “grazie” ai “ti amo” di lui, e di lui che scuote la testa e non si arrabbia più. Ma Akane non ce la fa, non può semplicemente dire quelle due parole se sorride, risulterebbe una presa in giro. E Shindou lo sa e lo accetta, si dice, non la obbliga.


 

“Dobbiamo parlare.”

 
Lo sa, Akane.
Un giorno di questi glielo lo dirà, si convince.
Aspetta solo che lui le faccia spazio nel silenzio e gli dirà ogni cosa.


 

"Se te ne vai non respiro."
"Sono qui."


 



nda:
sssalve pipol :')
sinceramente non so cosa dire se non che mi mancava un botto la shindaka. ovviamente non potevano mancare gli accenni alla kyoukina -otp otp otp otp!-, e alle altre crack! che personalmente io amoamoamo ♥ -ma non si era capito-
anyway, credo che abbiate già capito che sono tipo la regina dell'angst *risata isterica* *coff*lana del rey mi fa male, troppo male*coff*
no, sul serio, spero che vi sia piaciuta! grazie di aver letto♥
simo.

  
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