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Autore: GretaCrazyWriter    25/09/2013    3 recensioni
Lily. La sua migliore amica. Sua sorella. Morta. Non poteva essere. Non lei.
James, il suo migliore amico, suo fratello, il suo sole, che lo aveva illuminato quando era pura ombra. Che lo aveva salvato da un mondo di oscurità e dolore.
Non poteva crederci, non voleva crederci.
Perché James e Lily Potter non potevano essere morti.
Erano una cosa troppo bella per morire.
Ma forse erano una cosa troppo bella anche per vivere.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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L’INIZIO DELLA FINE
 
Sono qui, in questa stanza, con Harry in braccio, senza poter far nient’altro che aspettare la fine.
Sento un tonfo, come di un qualcosa di pesante che cade a terra. E so che ormai niente potrà impedire che io faccia la stessa fine di James.
Guardo Harry. La disperazione mi attanaglia. James è morto. Io a breve sarò morta. Harry, così piccolo e bello da sembrare irreale, morirà. Non resterà più niente.
Poi penso a Peter. Ci ha traditi. Non lo avrei mai immaginato.
Automaticamente il mio pensiero corre a Remus, a Sirius, ad Alice e a Frank. Non li avrei più rivisti. Loro, anni e anni dopo, non ricorderanno la nostra voce, il nostro aspetto. Di noi rimarranno solo ricordi, che a poco a poco sbiadiranno nell’ombra. Tra tanti anni i Potter saranno solo ombra. Un’ombra di un passato che molti dimenticheranno, come quello di una delle tante famiglie distrutte dall’odio e dalla morte.
Poi, prima che la porta esploda con uno schianto, qualcosa in me scatta.
Con mano tremate tiro fuori la bacchetta e mormoro “Expecto Patronum”, formulando nella mente le parole che solo pochi avrebbero ricordato.
Poi la porta esplode.
Ed è l’inizio della fine.
 
****
 
Sirius correva come non aveva mai fatto in vita sua. Il nascondiglio di Peter era vuoto, forse gli era successo qualcosa. Stava andando a casa di Lily e James per assicurarsi che fosse tutto apposto. Un orribile presentimento lo attanagliava, ma non sapeva definirlo.
All’improvviso, una luce argentea gli sbarrò la strada e Sirius per poco non la attraversò.
Poi, la luce prese forma, una cerva.
Il Patronus di Lily parlò con la sua voce:
“Sirius, James è morto. È finita. Ricordati che ti abbiamo voluto bene e sempre te ne vorremmo.”
Sirius sbiancò e quasi svenne per la disperazione.
Sennza neancherenderseneconto, si ritrovò a correre fino ad arrivare al paesino di Godric's Hollow.
Stava lì, davanti alle macerie di una casa ormai distrutta, di due vite che, come sempre accade in guerra, erano state strappate via dal mondo troppo presto per goderselo appieno. Di quella che un tempo era stata felicità.
Lily. James. Morti.
Non riusciva a collegare le parole fra loro, ma quando ci riuscì, tutto il peso della disperazione che aveva provato senza sentire gli piombò addosso.
Lily, così forte, coraggiosa, dolce.
Lily, così pura e giusta, altruista e disponibile per tutti.
Lily, che lo aveva sempre aiutato, capito, compreso.
Lily, che aveva capito e accettato il bisogno vitale che Sirius aveva di James e che si era fatta da parte quando lo aveva ritenuto giusto.
Lily. La sua migliore amica. Sua sorella. Morta. Non poteva essere. Non lei.
E poi James, sempre sincero e con una buona parola per tutti, sempre pronto ad aiutarti, in qualsiasi impresa, prudente o spericolata che fosse.
James, che lo aveva aiutato a rialzarsi quando credeva che nessuno ci sarebbe riuscito.
James, che, nonostante tutte le sue stupide barriere, lo aveva capito come nessun altro avrebbe più fatto.
James così puro, dolce e ingenuo, che si fidava di tutti, incondizionatamente.
James, così coraggioso, forte e deciso.
James, che sarebbe morto, se questo avrebbe significato aiutare i suoi amici, sua moglie o suo figlio.
James, il suo migliore amico, suo fratello, il  suo sole, che lo aveva illuminato quando era pura ombra. Che lo aveva salvato da un mondo di oscurità e dolore.
Non poteva crederci, non voleva crederci.
Perché James e Lily Potter non potevano essere morti.
Erano una cosa troppo bella per morire.
Ma forse erano una cosa troppo bella anche per vivere.
 
 
ANGOLO AUTRICE
ok lo so che l'idea del patronus è una cazzata unica, ma il mio cervellino malato ha partorito questa idea in uno sprazzo di follia. Immagino che ora starete vomitando per la bruttezza di 'sta cosa che mi ostino a chiamare storia, ma mi farebbe davvero piacere sentire qualche recensione, anche che mi dice che è orribile, così da regolarmi che la prossima volta, se ci sarà, farò qualcosa di diverso!!!!
 
grazie a tutti quelli che lo leggeranno e recensiranno
  
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