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Autore: Jany23    25/09/2013    3 recensioni
Questa storia ha inizio dopo un colpo della protagonista in compagnia di Diabolik ed Eva Kant (Riferente al fumetto Diabolik). Questa prima avventura si svolgerà a Clerville ma successivamente si sposterà in altri luoghi.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ero appena rientrata a casa dopo aver diviso il bottino con Diabolik ed Eva e prima di coricarmi decisi di inviare un messaggio al mio 'socio'.
Io mi occupavo di rubare e rimodellare i vari gioielli e pietre preziose, mentre lui li ri
vendeva; ma per questo bottino avevamo deciso di fare diversamente: li avrei mandati direttamente a lui mentre i soldi che mi spettavano sarebbero arrivati sul mio conto nel momento stesso in cui lui avrebbe incassato i soldi della refurtiva. Noi facevamo sempre così, il 75 % del compenso a me e il 25 % a lui.

Gli mandai un messaggio con su scritto:

" Tutto ok, domani ti spedirò la refurtiva come stabilito, io resterò qui per almeno un altro giorno, non di più. Giusto per concludere i miei 'affari'. Sai, visto che lavoravo per quella gioielleria fino a qualche giorno fa la polizia potrebbe venirmi a cercare e il non trovarmi li metterebbe in sospetto. Tra un paio di giorni ci vedremo a Gallifrey. A presto Cat"

Dopo aver inviato il messaggio misi la sveglia alle 8 del mattino e andai a riposarmi per qualche oretta.
La mattina mi svegliai presto e spedii subito la refurtiva al mio 'socio'. Dopo decisi di rilassarmi, niente poteva collocarmi in quella gioielleria, nè in tutte le altre. 
Andai a fare colazione nel bar all'angolo di casa mia e poi andai a camminare. 
A mezzogiorno tornai a casa e mentre pranzavo guardai il telegiornale. 
Esso raccontava di queste mirabolanti rapine, 10, tutte in una notte e compiute da 3 persone, 2 di esse era certo che si trattassero di Diabolik ed Eva Kant, la sua bella complice, ma della terza nessuno sospettava chi fosse. L'ispettore Ginko eliminava l'ipotesi che fosse qualcuno drogato poichè si muoveva con un'agilità impressionante, doveva essere qualcuno allenato e qualcuno che conosceva bene i luoghi delle rapine. Pensava addirittura che potesse essere qualcuno che lavorasse in una di quelle gioiellerie e che magari aveva un conto in sospeso. Per esempio un licenziamento. Ma, io ne ero sicura, non credeva veramente a quella tesi poichè per vendetta una persona avrebbe derubato solo una gioielleria e non tutte e 10 e sicuramente non avrebbe compiuto il colpo con l'aiuto di Diabolik. 
Nel pomeriggio restai a casa e verso le quattro qualcuno suonò alla mia porta, controllai chi fosse, e, come pensavo, era Ginko, con un altro poliziotto al suo seguito. Li feci accomodare in casa e offrii loro un caffe, che rifiutarono, poi mi sedetti e ascoltai l'ispettore.

"Signorina Kivller sappiamo che lei si è licenziata da una delle gioiellerie che questa sera hanno svaligiato. Potrei sapere il perchè?"
"Beh, se ha parlato con il mio capo lo saprà di gia, ho deciso di trasferirmi a Gallifrey, nell'omonimo stato, per ragioni private. Sa, qua ho abitato fino ad oggi e qua sono morti i miei genitori, ho deciso di tagliare i ponti con il passato e di andare in un posto nuovo, per non far riemergere brutti ricordi..."
"Ok, signorina sa per caso se c'era una persona che poteva avercela con tutte queste gioiellerie o almeno con parte?" 
"Che io sappia no, vi ho lavorato per poco e quindi non so molte cose..."
"Bene... Posso farle una domanda personale?"
"Certo ispettore."
"Da quel che mi risulta dopo la morte dei suoi genitori lei ha ereditato molto denaro, ma perchè ha continuato a lavorare?"
"Ispettore non avevo buoni rapporti con i miei genitori e inizialmente ho rifiutato tutto ciò che avevo ereditato da loro, infatti come può notare questo è un appartamento in affitto... Comunque i soldi che mi sono devoluti dai miei genitori li darò in beneficienza ad una casa famiglia per i bambini meno fortunati, da parte ho un'ingente somma di denaro che ho raccolto in questi anni e penso che mi basterà, poi li investirò in qualcosa al momento del mio trasferimento. In quanto alle case che ho ereditato sa che le ho donate tutte alla città. Credo che la sua domanda adesso abbia una risposta. Se non c'è altro io andrei a preparare le valige, domani ho un aereo da prendere."
"Certo signorina. Le augurò un futuro sereno, se le viene in mente qualcosa mi chiami questo è il mio numero."

Nel dire queste parole mi offrì il suo biglietto da visita e se ne andò seguito dall'agente. Ginko non aveva niente contro di me e io non gli avevo fornito nessun indizio che potesse incastrarmi. In tutto il resto del pomeriggio feci le valige, avevo solo dei vestiti da portarmi dietro, poi andai all'aereo porto a prenotare un biglietto per Gallifrey nel primo volo del giorno dopo e me ne tornai a casa ammirando Clerville nel suo splendore per l'ultima volta. Infatti avevo intenzione di andarmene il prima possibile. La sera, dopo cena, ricevetti un messaggio dal mio 'socio' :

" E' arrivato tutto, domani stesso li venderò e avremmo i soldi, li devo far mandare nel tuo conto nel Gallifrey?"

Gli risposi:

"Prendo il primo volo domani mattina per Gallifrey, quindi si, i soldi fammeli arrivare li. Ci vediamo presto 'socio'."

Misi la sveglia per la mattina seguente e mi coricai.
  
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