25/09/2013
4 recensioniCapitolo
I
Kurt aprì lentamente gli occhi, strizzandoseli con le mani intorpidite. Dove diavlo era?
Si guardò intorno: era sdraiato su un letto posto al centro di una stanza decisamente spartana. Lo circondavano pareti bianchissime, intonate al comodino e ad una specie di armadio, gli unici mobili presenti nella camera.
C'era anche una piccola finestra, ma Kurt, dalla posizione in cui si trovava, non riusciva a vedere cosa ci fosse fuori. Il tutto, nell'insieme, somigliava terribilmente ad una stanza d'ospedale.
Ma come era finito lì? Non riusciva a ricordare. Dopo aver fissato il soffitto per un minuto buono, il ragazzo decise di alzarsi per chiamare qualcuno e capire perchè mai si era svegliato in quella dannata camera.
Ma appena fece per mettersi seduto, ebbe una fitta dolorosissima alla nuca. Kurt gridò, e si portò le mani alla testa, che scoprì essere totalmente fasciata. Si guardò i piedi: entrambe le gambe erano coperte da bende. Cosa diamine era sccuccesso?!
Tentò ancora di ricordare, ma nella sua mente era tutto come ovattato.
Di colpo, si rese conto di non ricordare suo nome e, soprattutto, la propria identità. "Chi sono?" iniziò a chiedersi ripetutamente, ma non risciva a trovare una risposta.
Improvvisamente, iniziò a udire delle voci.
Venivano da fuori la stanza, ma lui riusciva a sentirle abbastanza bene. Erano delle voci maschili, una giovane e abbastanza preoccupata, l'altra più anziana e grave. Stavano discutendo di un paziente, e quello con la voce grave doveva essere un medico. Sentì anche la voce di una bambina, che chiedeva con insistenza di entrare da qualche parte.
Poi, di colpo, la porta della stanza si spalancò, e un uomo moro e riccioluto gli corse incontro e gli diede un leggero bacio sulle labbra. Poi lo guardò negli occhi, prese in braccio la bambina (che sicuramente era la stessa che Kurt aveva sentito poco prima) e sussurrò: -Kurt, amore mio, sei vivo!- .
In tutto questo, Kurt era rimasto immobile, totalmente scioccato.
Chi era quell'uomo? E perchè si rivolgeva a lui chiamandolo "Amore mio"?!
Kurt lo osservò mentre gli sorrideva speranzoso, guardò la bambina, e poi di nuovo quell'uomo misterioso che lo aveva appena baciato.
Infine domandò: -Scusa...ma tu chi sei?-.
Note dell'autrice.
Salve! Io sono Lilian, e questa è in assoluto la prima Klaine che scrivo.
Da come avrete naturalmente capito, l'uomo riccioluto è Blaine, che arriva da Kurt pieno di speranze...solo che quest'ultimo non ricorda nulla del suo passato. Come è finito in ospedale, e perchè? Come reagirà Blaine alla domanda di Kurt?
Spetta a voi scoprirlo!
Vi sarei davvero molto grata se mi lasciaste una recensione, anche una piccolina...a voi non costa nulla, ma per me vuol dire tanto, perchè ho bisogno di crescere come """scrittrice"""e posso farlo solo grazie a voi!
Ah, cercherò di aggiornare settimanalmente, anche se sarà difficile...ci rivediamo al prossimo capitolo!
Lils.