Credere nei
sogni
In una grande e
maestosa villa situata nel centro di Albuquerque, una ragazza, cantava
sulle
note di una canzone che la sua radio trasmetteva.
I
don't know where I
belong
But I'll be moving on
If you don't....
If
you won't....
La sua voce stupenda
risuonava nella stanza.
LISTEN!!!...
To the song here in my heart
A melody I've start
But I will complete
La voglia di cantare
era così forte, che la sua voce offuscava quella della sua
cantante preferita.
Ventidue anni. Carnagione chiara, capelli lunghi e
biondi, sguardo dolce e sensuale, occhi da cerbiatta.
Vestiti, scarpe, gioielli, macchine, i suoi genitori non gli facevano
mancare
mai nulla, propio come una piccola principessa, ma c'era una cosa che
la bionda
desiderava con tutte le sue forze, una cosa per cui valeva la pena
lottare, e
per cui continuava a lottare; la ragazza sognava di diventare
una cantante.
Quella ragazza era Sharpay Evans.
Era sempre stato il suo più grande sogno, fino ad ora ancora
non realizzato.
Sono anni che ci provava, ma dopo tanti e tanti "no" la voglia di
arrendersi era sempre più forte.
Troppo prima donna le dicevano.
Provini dopo provini, tornava a casa
sempre più
demoralizzata. Spesso rimaneva per giorni nella sua camera lontana dal
mondo
esterno, tanto era la delusione.
Perchè?
Perchè per lei cantare non era solo un occasione per dare
fiato alla voce, no,
per lei era molto di più!
Per lei era vita, era gioia, era emozione.
Vi chiederete come possa una semplice parolina procurare
così tante
emozioni?
Ebbene si! Basta portare alle labbra un semplice microfono per cadere
nell'emozione più incredula.
Sapete cosa dicono i libri? Canto: un espressione della voce umana che
si
realizza variando le normali inflessioni del linguaggio parlato
nell'altezza,
con suoni più acuti o più gravi, più
chiari o più scuri.
Bhè per lei non era così! Per Sharpay Evans il
canto era ragione di vita.
Fosse stato per lei probabilmente si sarebbe già arresa, ma
non l'aveva fatto!
Perchè? Perchè al suo fianco erano state sempre
presenti persone che credevano in
lei, che l'hanno incoraggiata, che gli hanno ripetuto ogni qual volta
tornava a
casa sconfitta, di non arrendersi mai, di continuare a provare.
Una di queste persone era il suo ragazzo, Troy Bolton, lui sapeva bene
cosa
significasse non arrendersi mai! Dopo tante ore di allenamento, fatica,
sudore,
era riuscito ad entrare nella squadra dei Red Howks, ed ora
incoraggiava la sua
ragazza fino allo sfinimento.
Propio per questo oggi l'accompagnerà all'ennesimo provino,
perchè lui ci
crede, crede in lei, sa che ha tanto talento, e che non deve sprecarlo,
solo
perchè qualcuno non comprende fino in fondo la sua
bravura.
Oh,
Now I'm done believing you
You don't know what I'm feeling
I'm more than what, you made of me
I followed the voice, you think you gave to me
La ragazza
continuava a cantare, cercando nel suo armadio qualcosa di decente da
mettersi.
Era nervosa questo si, ma sapeva che Troy le sarebbe stato accanto, e
questo la
rassicurava.
Quanto lo amava, sempre così tanto premuroso, tanto
dolce, era propio per
lui che continuava a provarci, ma ogni volta la paura di deluderlo la
assaliva
sempre di più.
Erano le 15-00, doveva sbrigarsi, il suo ragazzo sarebbe passato a
prenderla
tra quindici minuti. Scavò più velocemente nel
suo armadio e vi trovò un
vestitino rosa chiaro fino al ginocchio, con un gilet sopra bianco, e
dei
sandali con un semplice tacco bianchi.
Lasciò i capelli morbidi sulle spalle e li aggiustò con qualche mollettina.
Si posizionò sullo sgabello vicino allo specchio e cominciò a truccarsi.
I suoi occhi chiari risplendavano nello specchio.
Fù solo allora che si accorse di avere paura, tremendamente paura. Paura di un ennesima sconfitta, paura di non superare un'altra batosta, paura di deludere Troy, e tutti quelli che credevano in lei.
Lei aveva paura, ma tanta voglia di vivere. Vivere di musica, emozionarsi, ed emozionare cantando. Era questo quello che voleva fare, perchè gli altri non riuscivano a capirlo? Perchè era sempre tutto così difficile? Perchè il desiderio di una cosa tanto divina la faceva così tanto soffrire?
Lei aveva
paura, ma non si sarebbe arresa, no, oggi avrebbe dimostrarto a tutti
quanto
valeva Sharpay Evans.
But
now I gotta find, my own..
my
own...
Toc Toc
Propiò sulle note delle ultime parole, qualcuno
bussò alla porta.
-Ehy principessa sei pronta?- La voce di Troy risuonò nella
stanza.
-Si sono pronta!- La ragazza afferò la sua borsetta bianca,
e si richiuse la
porta alle spalle.
***
Poco dopo i due si
ritrovarono nel teatro dove si sarebbero tenuti i provini. La grandezza
di quel
posto suscitava timore, e una grande insicurezza in Sharpay, la
sicurezza di
poco tempo prima che sembrava svanita nel nulla. E questo al suo
ragazzo non
sfuggì, tanto che la strinse forte contro il suo petto, e
gli sussurro...
-Ehy lo sai che puoi
farcela, tu sei forte, e sei la migliore-
-Ti amo, lo sai?-
Sussurrò lei.
-Bhè si! Posso dire di essere un ragazzo niente male- Disse scherzoso lui.
Sharpay
scoppiò a ridere.
-Che cretino che
sei!-
I due scoppiarono in una fragorosa e chiassosa risata, tanto che fecero voltare alcuni ragazzi che erano seduti qualche fila distante da loro.
Timorosi si
sedettero sulle loro poltrone.
Venti minuti dopo....
Sharpay era sempre più nervosa, tanto che tamburellava
violentemente le dita
sulle sue ginocchia.
Troy se ne accorse e strinse forte la sua mano contro la sua.
***
-Sharpay Evans!- La
voce di uno dei giudici risuonò forte nella stanza.
-Oh no! Troy tocca a
me, che faccio?- Disse terrorizzata la ragazza.
-Ehy calmati,
prendi un bel respiro e sali su quel palco,
forza!- Affermò dolce il
ragazzo.
-Sharpay Evans!-
La ragazza prese un lungo respiro, chiuse gli occhi, e lentamente si avviò verso il palcoscenico.
Guardava
dritto davanti a se, tre giudici, di cui due donne dall'aria severa, la
scrutavano rigorosi.
-Signorina Evan cosa
ci canta?- Stavolta fù l'uomo a parlare.
-Io avrei scelto
Listen!- Disse decisa lei.
-Listen? Quella
listen?- Esclamò la donna all'apparenza più
giovane dei tre. -Non le sembra di aver
scelto una canzone troppo difficile? Insomma bisogna avere una grande
estensione per eseguire al meglio questo pezzo, crede di averne le
possibilità?-
-Si questa canzone è
estremamente difficile, ma so che posso farcela!- Esclamò
sicura lei.
-Bene allora cominci!-
Sharpay prese il microfono e lo
strinse forte tra le sue
mani. Lentamente
la base partì.
Listen,
To the song here in my heart
A melody I've start
But can't complete
Listen, to the sound from deep within
It's only beginning
To find release
Oh,
the time has come
for my dreams to be heard
They will not be pushed aside and turned
Into your own
all cause you won't
Listen....
Listen,
Al primo acuto la
ragazza sbagliò. La musica
cessò all'istante e Sharpay lasciò cadere
liberamente il microfono dalle sue
mani.
I giudici la fissarono severi, e lei sentiva sempre più
forte qualcosa pungere
contro i suoi occhi. Erano lacrime, maledette lacrime che volevano
liberarsi.
La ragazza cercò di scappare ma fù subito
preceduta dal suo ragazzo.
-Troy, Troy lasciami andare, ti scongiuro lasciami andare-
Batteva forte
i pugni contro il petto di lui.
Era sfinita non ne poteva più di continue umiliazioni,
continue sconfitte,
voleva solo dimenticarsi tutto, e lasciarselo alle spalle.
-Tesoro, tesoro guardami!- Lei gli ubbidì. -Tu non sei
così, io ti conosco tu
sei forte, Sharpay non arrenderti al primo errore, questa e la tua
occasione,
avanti sali su quel palco e dimostra a quelle persone quanto vali-
-Troy non posso, non ci riesco- Disse singhiozzando.
-Ehy! Piccolina guardami! Sali li sopra e canta come
quando siamo in
macchina da soli, e tu canti a squarciagola tutte le canzoni che la
radio
trasmette, canta come quando siamo al mare insieme ai nostri amici e ci
divertiamo come matti, canta come canti sotto la doccia, Sharpay canta
come sai cantare, sali li sopra e se propio non vuoi cantare
per quei
severi quanto buffi signiori, canta per me, maledizione
Sharpay, canta!-
Il ragazzo aveva gli occhi lucidi, e questo fece capire a Sharpay
quanto lui
credesse in lei. Fù questo che le diede la forza di
continuare, troppe persone
credevano in lei, lei stessa ci credeva.
-D'accordo! Lo farò! - Affermò decisa.
Troy sorrise, e la baciò con passione.
-Avanti sali li sopra e dimostra quanto vali!-
-D'accordo!-
Salì dinuovo su quel palco che riscuoteva timore,
ma che in fondo gli
piaceva.
-Scusate signori, ho avuto un momento di debolezza, vorrei una seconda
possibilità, se me la concedete-
-Signorina Evans li fuori ci sono tante altre ragazze che come lei
vogliono
fare questo lavoro, perchè dovremmo dare propio a lei una
seconda possibilità?-
Esclamò rigido l'uomo.
-Perchè io ci credo, perchè per me la musica
è vita, perchè voglio vivere
e nutrirmi di musica, voglio emozionarmi ed
emozionare cantando, e
perchè credo di essere brava- Sibilò sicura lei.
I giudici sembrarono perplessi ma le concessero una seconda occasione.
-D'accordo ma questa volta cerchi di
convincerci!-
Sharpay fece un cenno col capo, afferrò il microfono, questa volta con più decisione, e diedo l'ok, alla regia.
Quelle note dolci e velate
che poco
prime erano state interotte bruscamente, ripresero a suonare.
Listen,
To the song here in my heart
A melody I've start
But can't complete
Listen, to the sound from deep within
It's only beginning
To find release
Oh,
the time has come
for my dreams to be heard
They will not be pushed aside and turned
Into your own
all cause you won't
Listen....
La sua voce era più flessibile e sicura.
Listen,
I am alone at a crossroads
I'm not at home, in my own home
And I tried and tried
To say whats on my mind
You should have known
Oh,
Stavolta eseguì tutti gli
acuti alla perfezione.
Now
I'm done believing
you
You don't know what I'm feeling
I'm more than what, you made of me
I followed the voice
you gave to me
But now I gotta find, my own..
You should have listened
There is someone here inside
Someone I'd thought had died
So long ago
Ohh I'm free now and my dreams to be heard
They will not be pushed aside or worse
Into your own
All cause you won't
Listen...
Più
e più volte chiuse gli occhi
lasciandosi trasportare dalla musica.
I
don't know where I
belong
But I'll be moving on
If you don't....
If you won't....
LISTEN!!!...
To the song here in my heart
A melody I've start
But I will complete
Oh,
Now I'm done believing you
You don't know what I'm feeling
I'm more than what, you made of me
I followed the voice, you think you gave to me
But now I gotta find, my own..
my
own...
Al termine della canzone ci fù un momento di
suspance, poi lentamente partì
un fragoroso e chiassoso applauso, tra cui quello del suo ragazzo, che
la
guardava entusiasta.
Sharpay sentiva il cuore in gola, sapeva di aver cantato
divinamente, e ora
scrutava curiosa i giudici, che parolottavano tra di loro.
-Signorina Evans, oggi lei ha dimostrato un gran coraggio, ha
una voce
stupenda, grande estensione, bellissima interpretazione. Ma
c'è una cosa che ci
ha colpito più di tutto, lei ci mette l'anima, il cuore, gli
occhi, la mente,
quando canta, lei è semplicemente divina-
-Quindi
siamo lieti di informarla che da domani lei incomincierà a
lavorare con noi-
Disse estasiato uno dei giudici.
Sharpay non riusciva a
parlare, sentiva qualcosa
premere contro il suo stomaco, il suo cuore batteva all'impazzata, e le
gambe
stavano per cederle.
-Ora deve solo firmare questo-
Affermò l'uomo porgendole,
un cotratto in mano.
La ragazza si avvicinò con
cautela cercando di rimanere calma, afferrò
la penna dalle mani dell'uomo, e velocemente scrisse il suo
nome sul
foglio , normalmente inutile, ma oggi semplicemente importante.
-Complimenti! Benvenuta tra noi!- Dissero in coro i tre giudici.
La ragazza urlò di gioia e raggiunse il suo ragazzo, che la
strinse forte a se.
-C'è l'hai fatta! Tesoro c'è l'hai fatta, sapevo
che era solo questione di
tempo, solo un cretino non si accorgerebbe di te-
La
ragazza per quanto poteva, si strinse ancora più forte al
suo ragazzo, era un
momento importantissimo per lei, e voleva a tutti i costi rendere
partecipe
delle sue emozione anche Troy.
I due ringraziarono ancora una volta i
giudici e si
affrettarono verso l'uscita.
-Allora dove andiamo a festeggiare?- Le disse il ragazzo.
Sharpay si
bloccò di scatto, e costrinse il suo ragazzo a voltarsi.
-Troy voglio ringraziarti, tu hai
sempre creduto in me, mi
hai sempre incoraggiata ad andare avanti, forse senza il tuo aiuto, ora
mi
troverei ancora chiusa in camera mia, grazie! No so cosa farei senza di
te! Ti
amo!-
-Ti amo anche io, e ci sarò sempre per te ricordatelo- Detto
ciò i due si
scambiarono un tenero bacio, e si incamminarono mano nella mano, verso
casa.
La ragazza ancora incredula non sapeva descrivere l'emozione che stava
provando,
si sentiva felice, dopo tanto tempo, lei si sentiva felice. Quella
ragazza a
cui ripetevano continuamente "no" ora aveva avuto la sua rivincita,
lei c'è l'aveva fatta. Sharpay Evans dopo tanto tempo
c'è l'aveva fatta.
Ciauu, allora a questa shot ci tengo parecchio, perchè in un certo senso, esprime, ciò che io provo per la musica, poi perchè secondo me contiene un messaggio importante per tutti quelli che come me credono nei propi sogni. Oggi giorno poter realizzare un qualsiasi sogno, diventa sempre più difficile, anche grazie a delle persone, che cercano in tutti i modi di sbarrarci la strada, ma secondo me, se avremo la grinta giusta per affrontare tutte le persone INVIDIOSE, perchè maggiormente e così, e tutte quelle che ci demoralizzano, dubitando della nostra bravura, allora riusciremo a raggiungere i nostri scopi. Fortunatamente per ora io non mi sono ancora trovata in una situazione del genere, ma se un giorno mi troverei in una situazione così, allora farei come Sharpay, continuerei a provare senza arrendermi mai.
Perciò e questo quello che ho voluto dirvi con questa shot, spero che vi sia piaciuta, e che vi sia arrivato, ciò che è arrivato a me.
La dedico a tutte quelle che come me credono nei propi sogni, senza arrendersi mai, e vi lascio dicendovi questo:
NON ARRENDETEVI MAI!
E direttamente da Amici:
YES WE CAN!
Vi voglio un casino di bene!