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Autore: Need_them    25/09/2013    0 recensioni
TRATTO DALLA STORIA
-Ti piace?
-No!
-Ti rifaccio la domanda. Ti piace?
[...]
-Niall?
-Mh?
-Niall, Natalie... Lei ti piace?
-S-sì. Mi piace.
-E quanto?
-Tanto... Troppo.
-E perché non glielo dici?
[...]
-Perché io non le piaccio.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

 

La pioggia ticchettava sulla finestra della camera con forza. Le gocce scendevano sul vetro come le lacrime scendevano sul suo volto.

Non poteva essere vero. Non poteva essere successo.

Non era successo nulla.

Entro pochi secondi si sarebbe svegliata, e avrebbe trovato tutti e due lì, con lei, ad abbracciarla, a rassicurarla.

Sapeva che però non era così.

Sapeva che non sarebbero tornati, mai più. Batté con forza il pugno contro il cuscino, prima di metterci la sua testa sopra, per asciugare le lacrime e soffocare i suoi urli di disperazione.

Erano morti. E non sarebbero più tornati da lei. Mai più.

Solo dei fiori, poi tutto finito. Dei miseri fiori. Che non valevano neanche la metà dell’affetto che provava per i suoi genitori.

Cercò di scacciare dalla mente l’immagine del poliziotto che bussava a casa sua, che le diceva dell’incidente, che l’abbracciava mentre lei rigava le sue guance di lacrime salate e lei che si asciugava alla divisa del poliziotto.

Basta. Doveva essere forte. Non poteva cedere. Non adesso. Non adesso, che sarebbe potuta essere ammessa alla scuola più prestigiosa di tutta l’Inghilterra. Doveva essere contenta. Sii felice, sorridi, Natalie, diceva a se stessa.

Ma lo sapeva. Non sarebbe più stata felice. Mai più.

Fissò il taglierino accanto a lei. Era color verde rame, la lama che luccicava alla fievole luce della lampadina, ancora sporco del liquido rosso. Guardò le sue braccia, graffiate, rosse, il sangue che colava.

Prese un forte respiro, afferrò con la mano destra la lama del piccolo oggetto e la infilò nel suo avambraccio. Una smorfia di dolore ma allo stesso tempo di piacere comparve sul suo volto, le lacrime che sgorgavano dai suoi occhi privi di vita. Infilò il taglierino ancora più infondo e squartò la pelle più forte che poté. Si passò la lama su tutta la lunghezza del suo braccio, fino a che, stremata, non lasciò l’oggetto sul tappeto e si sdraiò sul letto, il lenzuolo che mano a mano si sporcava sempre di più di sangue. Era senza forze. Guardò il suo lavoro sul braccio. Si odiava. Aveva promesso a se stessa che non l’avrebbe più fatto.

Il suo bracciò iniziò a impallidire. Stava perdendo un sacco di sangue. Il lenzuolo bianco stava diventando una pozza di sangue, il liquido rosso colava sul pavimento. Entro una decina di minuti, sua zia sarebbe arrivata per portarla a casa sua. Natalie pensò, prima di svenire, che avrebbe dovuto fare una piccola deviazione per l’ospedale.

 

 

 

 

 

 

SPAZIO AUTRICE

 

Well pepole, era da un po che avevo in mente questa idea. La storia in verità è vissuta in prima persona da Niall, ma il prologo volevo che parlasse della situazione della ragazza in terza persona. Spero che questo primo “capitolo vi abbia incuriosito, io intanto mi sto mettendo dimpegno per il primo capitolo effettivo. Non so se e venuto bene (non intendevo AHHHH PORCELLINI LOL), MA POSSO SPIEGARVI TUTTO: HO LA FEBBRE E UN VIRUS CHE HA CONTAGIATO MEZZA CITTA, PERCIO CAPITEMI Un saluto da Natalia la malata (voglio tante recensioni!!!)

p.s.: In questa storia ci sarANNO Larry e momenti Ziam, ma nessun insulto per favore

  
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