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Autore: Obseession    25/09/2013    2 recensioni
Li abbiamo lasciati così: Alice partiva con Francesco e Rudi a piangere sul suo letto.
Ma cosa sarà successo veramente? per scoprirlo, entrate e leggete.
Vi anticipo solo in una cosa: immaginate Rudi e Alice, che innamorati l'una dell'altro, pensano che all'altro non freghi niente dopo quello che è successo "al porto", e ricominciano a litigare come da bambini.. sembra abbastanza avvincente e divertente come trama no?
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Rodolfo Cesaroni
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                   TERZO CAPITOLO – “Nuova stagione, nuove avventure (Part. 1)”

Erano passati alcuni giorni, tutti erano rientrati dalle vacanze, e oggi ci sarebbe stato il tradizionale barbecue di fine estate in casa Cesaroni, organizzato anche per festeggiare la convivenza di Alice e Francesco che sarebbe stata domani. Come al solito avrebbero partecipato tutti, ma quest’anno mancavano due persone all’appello: Marco ed Eva. 

Non si sapeva se sarebbero tornati a Roma a fine estate o sarebbero rimasti lì, e visto che non erano ancora rientrati si pensa proprio che avevano deciso di rimanere dove stavano.

«Tesoro, ci aiuti ad apparecchiare la tavola fuori?» chiese Lucia riferendosi ad Alice, mentre passava in soggiorno.

Casa Cesaroni era già piena: Cesare si trovava già sul barbecue, Ezio stava accanto a lui con il piatto in mano, Giulio che rideva nel vedere Cesare far cadere le mani ad Ezio mentre cercava di rubare una salsiccia sul focolare, Mimmo e Matilde stavano sul dondolo con il computer, Lucia, Pamela, Stefania e Alice apparecchiavano la tavola fuori, mentre Rudi e Francesco stavano dentro casa a sfidarsi con la Wii.

«Dammi la rivincita» esclamò Rudi che aveva perso per l’ennesima volta consecutiva, non si voleva rassegnare finché non lo avrebbe battuto e poter considerarsi migliore di Francesco.
Quest’ultimo aveva accettato, lo divertiva vedere Rudi così accanito mentre giocava e disperarsi come se avesse perso milioni di euro quando perdeva.

«Ho dimenticato i tovaglioli di carta, tesoro puoi prenderli te? Stanno in cucina» disse Lucia riferita alla figlia, mentre continuava a sistemare le altre cose con Stefania e Pamela sul tavolo.
Alice annuisce ed entrando dentro casa, nota subito il fidanzato e il fratellastro giocare con la Wii accanitissimi, come se vincessero chissà che cosa. Si appoggia al muro vicino le scale e guarda la partita, finché in una delle due parti di gioco spunta Game over.

«Ma che palle! Un’altra dai» dice Rudi che aveva perso nuovamente, mentre stava facendo partire un’altra partita.

Francesco si gira verso Alice, guardandola come se le stesse lanciando una richiesta d’aiuto con gli occhi, e quest’ultima, capendo l’antifona, corre subito in soccorso al fidanzato.

«Amore è pronta la carne, vieni andiamo» dice Alice, prendendolo per mano e cercando con questa scusa di riuscire a portarlo fuori in giardino.

«No, lui deve giocare!» aggiunse Rudi, prendendo Francesco per l’altro braccio e tirandolo verso di sé.

«Aia, mi serve quel braccio» si lamentò quest’ultimo.

«No, lui deve venire fuori con me» rispose Alice al fratellastro, tirando nuovamente il fidanzato dall’altro braccio.

«Deve giocare» sentenziò Rudi, tirandolo.

«Deve uscire» incalzò Alice, tirandolo a sua volta verso di sé.

Lo sbattevano di qua e di là gridando ciò che lui doveva fare, come se fosse un burattino.

«Ragazzi..» cercò di calmarli Francesco.

«ZITTO TU!» gridarono entrambi i fratellastri.

«Lui non va da nessuna parte finché io non avrò vinto» affermò Rudi deciso e ad alta voce.

«Ma perché vuoi vincere a tutti i costi? È solo uno stupido gioco!» esclamò la sorellastra, ricambiando il tono di voce.

Alice non sapeva perché il fratellastro era ossessionato nel voler vincere, non sapeva che lo voleva fare solo per lei. Rudi stette in silenzio, ma per fortuna non si notò perché qualcun altro parlò al suo posto.

«Adesso basta! Io non sono un burattino che potete sbattere di qua e di là, prima fate pace con il cervello e poi se volete mi venite a cercare» gridò Francesco furioso, per poi andarsene fuori in giardino, arrabbiato con tutti e due.

Entrambi si fulminarono con lo sguardo, poi Alice uscì fuori anche lei e Rudi, invece, si sedette sul divano. Almeno finché non entrò il padre in casa per posare il contenitore con l’olio in cucina, lo vide e fece uscire fuori anche lui.

La cena fu accompagnata dalle battute di Ezio e dalle risate irrecuperabili di Giulio e Cesare, e per Rudi ogni occasione era una buona scusa per mettersi in competizione con Francesco.

«Adoro questa carne, potrei mangiarne a bizzeffe» commentò quest’ultimo, dando spunto al Cesaroni di iniziare di nuovo.

«Se puoi mangiarne a bizzeffe tu, io posso mangiarne il doppio, guarda!» detto questo, Rudi prese due/tre fette di carne dal suo piatto e se le mise in bocca tutte in una volta, cominciò a tossire e riuscì quasi a soffocare se non avrebbe sputato sul piatto il resto di carne che gli era rimasto in bocca.

Alice roteò gli occhi e scosse la testa come per dire “è sempre il solito”.

«Ma che schifo Rudi» si lamentò Giulio, disgustato come tutti gli altri che avevano visto la scena.
Il secondogenito si era reso conto di aver esagerato così si pulì la bocca con un tovagliolo di carta e stette zitto.

La serata continuava una meraviglia, c’è chi giocava a carte, c’è chi cazzeggiava davanti al computer, c’è chi stava col proprio fidanzato a dondolarsi sul dondolo e c’è chi, come Rudi, stava seduto su uno sgabello pianificando la rottura “accidentalmente” di quel dondolo.

Alice stava sdraiata sul dondolo, con la testa appoggiata sulle gambe di Francesco ed entrambi parlavano della loro convivenza.

«Come pensi sarà vivere insieme?» chiese la Cudicini, mentre si torturava le mani.

«Io penso che la convivenza è il passo più importante che servirà a costruire la nostra famiglia» rispose Francesco mentre accarezzava i capelli alla fidanzata « pian piano ci sposeremo e avremo tanti tanti bambini che correranno per casa» continuò sorridendo.

Alice era tranquilla prima che Francesco le nominasse la parola “tanti bambini”, cominciò a farsi mille pallini in testa, così iniziò ad immaginare la svolta che avrebbe preso la sua vita da domani in poi.

Flashback
Grida, urla, pianti, pappa, cacca, pipì, ovunque.
C’erano bambini che correvano di qua e di là urlando, bambini che piangevano rumorosamente, bambini che lanciavano ciotole di pappa dappertutto, bambini che andavano cambiati.. e poi c’era anche Alice, con una bandana in testa e un mandale addosso, assalita da bambini: alcuni le tiravano i capelli, alcuni le stavano aggrovigliati alle caviglie e altri le saltavano addosso.

“Francesco, mi aiuti?” implorò Alice disperata, girandosi verso il divano dove stava il marito.

“Ho da fare tesoro” rispose quest’ultimo sdraiato sul divano davanti la tv, mentre beveva una lattina di birra, accompagnata successivamente da un rutto.
Fine flashback


Alice era confusa, era davvero questo quello che voleva? Andare a convivere avrebbe significato rinunciare all’adolescenza e prendere un binario che l’avrebbe portata dritta dritta a una vita da adulti.
Insomma, non era questo che la preoccupava: aveva già 18 anni, la maggior parte della sua adolescenza l’aveva già vissuta, ma le preoccupava con chi avrebbe dovuto condividere il resto della sua vita, era davvero sicura di volere Francesco al suo fianco per sempre?

«Non ti piacerebbe l’idea?» chiese quest’ultimo, mentre continuava ad accarezzarle i capelli.

La Cudicini si mise seduta «Beh, c’è tempo per pensarci» rispose titubante fingendo un sorriso, per poi dargli un bacio e alzarsi insieme a lui.

Lui gli avvolse le spalle con un braccio e camminavano per entrare dentro casa, sotto lo sguardo misto di fastidio e disgusto di Rudi.
Stavano per entrare dentro, quando Alice, con la coda dell’occhio vide una sagoma camminare all’entrata del cancello silenziosamente.

Si girò verso essa, e vide.. Eva?!?!

«Eva!» gridò Alice, sciogliendosi dall’abbraccio del suo fidanzato, andando all’incontro della sorella maggiore e abbracciandola fortissimo.

Tutti a sentire il nome della ragazza smisero di fare quello che stavano facendo e si precipitarono verso di lei.

«Piano, così mi soffochi» commentò Eva ridendo, riferendosi all’abbraccio appena ricevuto dalla sorella. Alice rise e lo sciolse.

«Scusami, ma sono troppo contenta di vederti..» esclamò entusiasta «avevo proprio bisogno di te» disse sottovoce. Francesco che si stava avvicinando a lei per abbracciarla da dietro, sentì.

«Cosa hai bisogno di Eva, che non puoi avere da me?» chiese, scherzandoci su e dandogli un bacio sulla guancia per poi girarsi verso la sorella maggiore «Ciao Eva!» la salutò ridendo.

«Non cercare di prendere il mio posto, non lo fare» precisò Eva ridendo, per poi salutarlo con i tipici due baci sulla guancia.

Tutti salutarono la ragazza con baci e abbracci, e ovviamente non mancavano le attenzioni e coccole anche sulla piccola Marta.

La serata si stava già concludendo, e Giulio prese una bottiglia di champagne per brindare alle eventualità che si sarebbero svolte.
Stappò la bottiglia e riempì bicchieri per tutti, ognuno afferrò il suo.

«A cosa brindiamo?» chiese Eva curiosa.

Giulio alzò il suo bicchiere in aria «per prima cosa direi di brindare al ritorno di Eva e Marta» sorrise, guardando le due «e per seconda cosa, ultima, ma non meno importante, brindiamo alla convivenza di Alice e Francesco che avverrà domani, auguri ragazzi!» finì di dire sorridendo,  puntando il bicchiere verso di loro, per poi bere il contenuto dentro.

Tutti erano entusiasti, o almeno quasi tutti..

Quando Giulio annunciò quella notizia, Eva restò sorpresa e sorridendo e arricciando il naso, si girò verso la sorella, la quale non sembrava trasparire quella felicità che Eva si aspettava avesse.
Era avvolta tra le braccia di Francesco, e guardava sorridendo quelli che gli facevano gli auguri o che le parlavano.. o almeno, fingeva di sorridere, si vedeva.. o forse solo Eva lo vedeva, perché lei la conosceva troppo bene.

Si girò poi verso la madre, la quale anche lei sorrideva ai complimenti del marito che le diceva di essere stata comprensibile ad aver dato il permesso di andare a convivere ad Alice. Però, anche lei aveva qualcosa che non andava.. aveva lo stesso sorriso di Alice, e in faccia si vedeva che era preoccupata.
Inutile dire, madre e sorella le conosceva bene come i suoi calzini, e presto avrebbe parlato con loro per sapere cosa passava nella testa a quelle due.

Sospirò, e guardando il suo bicchiere di champagne, si avvicinò al terrazzino dove trovò anche Rudi.

«Ohi» lo chiamò.

«Ciao Eva» rispose lui.

«Domani finalmente ti togli Alice dai piedi, sei contento?» rise Eva, guardandolo.

Lui abbassò lo sguardo e si girò verso la parte della strada, appoggiandosi sul davanzale del muretto.
«Si, certo..» rispose, mandando giù un boccone amaro.

Eva smise di ridere e lo guardò seria «dai, non mentire.. lo so che ti mancherà, voi avete uno splendido rapporto, sarebbe strano il contrario»

Lui alzò lo sguardo, e cercando di sorridere, si girò verso di lei «è vero, ma come si suol dire, se vuoi veramente bene a qualcuno, lascialo libero..»

Eva annuì sorridendo «Il detto è se ami veramente qualcuno, non se vuoi bene..» rise.

Lui invece diventò serio, cosa che faceva preoccupare la sorellastra, visto che non era abituata a vederlo così.
«Lo so» rispose Rudi guardandola per poi allontanarsi da lì.

“ma che ci’avranno tutti quanti oggi?” pensò Eva, guardando ancora confusa il fratellastro mentre camminava.

All’improvviso il campanello d’ingresso suonò, ad aprire il portone fu Rudi.
Restò piacevolmente sorpreso per chi si era ritrovato davanti.  

«Sorpresa!»




Angolo dell'autrice.
Vi prego, niente pomodori XD è un capitolo di passaggio, e non succede niente di che tra i due fratellastri. 
Ho fatto ritornare Eva, perchè sarà essenziale a parlare e a far ragionare la sorella, e ci sarà pure una sorpresina che riguarda lei, ma che non vi dirò, ma sicuramente avete già capito di che cosa si tratta. 
Comunque, ho già in mente come dovrebbe andare il seguito, quindi sto cominciando a scriverne già un pezzo.. perfavore, pazientate! Oltre ad essere impegnata a stare sui libri, in questo periodo non ho per niente fantasia e scrivo cose a casaccio. 

Mi scuso per l'attesa di questo capitolo e mi anticipo anche per l'attesa del prossimo. 
Un grazie infinito a chi segue la mia storia e a chi la recensisce. 
Kisss. 

 
  
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