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Autore: _Giulietta88_    25/09/2013    2 recensioni
Jessica Noli, conosciuta da tutti come Jess, è un avvocato fiscalista in una delle banche più importanti di Londra. Cresciuta in un piccolo paese italiano, con la sua famiglia, è scappata da tutto dopo aver concluso l'università. Lei non voleva avere una vita grigia come quella dei suoi genitori o della sua famiglia.
Da quel momento non è mai tornata in Italia, ma quando viene costretta a passare le festività natalizie a Bergamo, Jess si troverà faccia a faccia con i fantasmi del passato.
Una famiglia strampalata, una Jess che ormai è diventata il loro opposto e un ragazzo che odiava da adolescente, le cambieranno in un soffio la vita.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 1

 

 

Dedicato a mio fratello, la mia ancora di salvezza.

Grazie.

 

Dicono che fuggire non sia un gesto molto nobile.

Peccato, è così piacevole.

(Amélie Nothomb)

 

 

 

Della soffice e candida neve ricopriva Londra, alle nove di quel venerdì sera. Mancava una settimana a Natale, le luci davano un'aria magica alla grande città e i bambini aspettavano con ansia Babbo Natale.

Una giovane ragazza, dai lunghi capelli castani, si affrettava a strisciare il badge nella macchinetta posta al primo piano di un moderno palazzo al centro della città. Tutti i suoi colleghi erano già a casa, eccetto lei. In realtà aveva cercato di rimandare quel momento il più possibile.

Due ore dopo, avrebbe dovuto essere seduta su un aereo diretto a Bergamo. A quel pensiero, sentì una fitta colpirle la pancia, facendola appoggiare alla parete di fronte all'ascensore.

«Tutto bene?»

Una voce giovanile, incerta, le fece voltare il capo. Ashlee, la figlia sedicenne del suo capo, la guardava dall'alto delle scale. Un adolescente come tante, che aveva avuto l'occasione di incontrare un paio di volte durante tutti gli anni passati a lavorare lì. Jess boccheggiò per qualche secondo, prima di pronunciare un "si" appena udibile.

Non era pronta e non lo sarebbe mai stata, pensò mentre varcava la soglia dell'ascensore, premendo il numero 0. Era ora di affrontare la realtà.



 

«Come la fai tragica Jess! Dovrai stare solo per due settimane allo chalet con la tua famiglia!»

Charlie sbuffò nuovamente, stanca di sentire i motivi per cui, secondo la sua migliore amica, doveva rimanere a Londra e non tornare in Italia. Continuava a sentirla piagnucolare da quando aveva aperto gli occhi quella mattina e la situazione era andata avanti a lavoro, in metropolitana e adesso in auto, mentre l'accompagnava in aereoporto.

Charlotte e Jessica si erano conosciute durante il colloquio di lavoro nella più grande e importante banca di Londra. Jess, ragazza italiana determinata a conquistare il posto di lavoro che sognava da quando aveva 11 anni, aveva visto per la prima volta Charlie nella toilette della banca.

In un primo momento aveva pensato che quella londinese bizzarra avesse indossato quel costoso vestito, scollato sulla schiena, per impressionare il capo. Solo alcune settimane dopo, aveva capito che in realtà la ragazza dai capelli rossi, fosse la figlia del precedente capo, laureata a pieni voti a Oxford. Da allora i rapporti si erano distesi e inevitabilmente avevano legato, decidendo di condividere un piccolo appartamento in uno dei vicoli di Londra.

«Charlie! Sai che non si tratta dello chalet ma..»

Si fermò bruscamente, socchiudendo gli occhi. I ricordi della sua adolescenza e dei mesi prima della partenza definitiva, le tornarono alla mente, accrescendo il suo nervosismo.

«E' ora di affrontare la realtà, Jess. In questi anni ti sei comportata da sciocca!»

Le montò la rabbia e strigendo la borsa di pelle tra le mani, uscì dall'auto della coinquilina. Sbattè con forza la portiera, trascinando le valigie verso l'entrata dell'aereporto. Si era fidata di Charlie! Aveva parlato senza barriere, sapeva tutto di lei e dopo anni si permetteva anche di giudicarla!

Charlie, poggiata all'auto, si passò la mano tra i morbidi rosso fuoco. Non servì chiamarla a gran voce, Jess non si voltò nemmeno, con la sua tipica testardaggine, che era stata proprio quella a farla diventare la ragazza che è adesso. Uno degli avvocati fiscalista più richiesti sul mercato, con una vita che sognavano tutti, ma con un enorme vuoto sul suo passato.


 

«Il volo 514 delle ore 23, diretto a Bergamo, è in partenza.»

La voce metallica dell'hostess risuonò all'interno dell'aereo, pieno di gente stranamente silenziosa. Jess poggiò la testa al finestrino, muovendosi sulla scomoda poltrona, lanciando un'occhiata alla signora seduta accanto a lei.

«E' sempre un peccato lasciare Londra, vero?»

Jess si limitò ad annuire, riconoscendo l'accento italiano. Londra è la sua casa, non l'Italia, avrebbe voluto sottolineare. Si limitò a chiudere gli occhi, cadendo in un sonno ristoratore, con lo stridulo rumore della partenza nelle orecchie.

 

 

Angolo dell'autrice

Ed eccomi qui, con gli Zero Assoluto nelle orecchie, a postare un piccolo assaggio di Jess e del suo mondo. Non dirò molto, se non che ci tengo davvero tanto a questa storia. È il mio mondo, ciò che in questo momento vorrei fare io. Scappare via da qui ma.. ahimè, non posso.

Spero che vi piaccia, perché la mia anima è qui. Posterò il prossimo capitolo a un minimo di 5 recensioni (anche se sono contraria a 'sti ordini, ma non vorrei scrivere solo per me.. ecco).

Un bacio :)

  
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