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Autore: Amethyst10    25/09/2013    5 recensioni
Bella è una ragazza che si potrebbe definire senza "sostanza", nessuna la vede, ma non è un fantasma.
Edward è un cantante famoso, con alle spalle un passato difficile.
Il loro incontro avverrà in un momento critico, proprio quando Edward deciderà di porre fine alla sua vita, che ormai considera senza più uno scopo.
Riuscirà Bella a mostrarsi a lui per fermarlo in tempo, e farli capire i veri valori della sua esistenza?
Dal capitolo 2 :
Lo sentii ridacchiare.
" credi nell' amore a prima vista ?" mi chiese.
Arrossì.
Abbassai lo sguardo sulle mie scarpe e senza pensarci troppo annuì.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Tanya | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Capitolo 4
Ero seduta su un cuscino, per terra, a guardare la televisione.
Edward era in cucina.
Alla fine avevo acconsentito ad andare a casa sua, la curiosità aveva avuto la meglio. Si era rivelato un loft all’ ultimo piano di un grattacielo del centro, arredato di tutto punto, con una bellissima vista sulla città.
Ora però mi sentivo abbastanza in imbarazzo, non sapevo cosa fare.
Mi alzai e andai in bagno, mi lavai la faccia nello scorgere l’ora, si stava facendo tardi.
Feci per uscire, pensando a qualche scusa per andarmene quando notai che il bagno aveva un’altra porta.
Sapevo che era sbagliato farsi i fatti degli altri, soprattutto se erano sconosciuti, ma l’aprì ugualmente.
Un odore nauseabondo mi colpì, prima di riuscire a trovare le luci, il mio cervello si mise i modo, elaborando le più disparate teorie, dal fatto che forse Edward fosse un commerciante di spezie orientali a un assassino che teneva le sue vittime in casa.
Tremai un attimo nel pensare a quest’ ultima ipotesi.
Col cuore a mille decisi di soffermarmi sulla prima, immaginandomi Edward con un buffo cappello di seta, ricco di gemme.
La mia mano strisciava sul muro freddo e quando trovò l’interruttore, ci mise un po’ a premerlo, indecisa sul da farsi.
Chiusi gli occhi e lo tastai.
<< Che stai facendo? >>
Feci un salto indietro per ritrovarmi davanti ad Edward, barcollai e inciampai su qualcosa, quasi urlai prima di rendermi conto di cosa fosse.
Un sacchetto della spazzatura.
Ce ne erano a decine nella stanza, tutti contenenti pasti take away, ormai finiti o scaduti, che non erano stati buttati.
Quasi scoppiai a ridere dal sollievo, quando però la puzza mi investii di nuovo.
Mi alzai.
<< Hai dato una festa per caso o li collezioni? >> dissi rivolgendomi a lui con fare indagatore.
Lo vidi un attimo indeciso su cosa rispondere per poi arrendersi a quella che doveva essere la verità.
<< Non mi piace che i paparazzi mi fotografino quando vado a buttare l’immondizia. >>
Storsi il naso.
<< Non potresti caricarla in macchina e buttarla a qualche isolato? >>
<< Taylor Swift ha fatto così ed finita ugualmente sui giornali di gossip >>
<< farla buttare a qualcuno? >>
<< Lindsay Lohan c’ è finita mentre la passava alla cameriera. >>
Aggrottai le sopracciglia.
<< Con tutto quello che ha fatto tra prigione e droghe te la ricordi perché è finita sul giornale mentre passava la spazzatura alla cameriera? >> chiesi meravigliata.
Lui si limitò a scuotere le spalle.
<< Farsela ritirare a domicilio? >>
<< Matt Damon, ora sanno persino in che appartamento abita. >>
Non mi diedi per vinta.
<< E se la buttassi di notte? >>
<< Brad Pitt, Nicholas Cage, Tom Cruise, Vin Diesel, Demi Moore, Jodie Foster,  Lady Gaga… >> iniziò lui.
<< Okay,okay, frena Mister Netturbino, hai vinto. >>
Mi guardai in torno e scorsi una finestra.
Incespicando trai vari rifiuti riuscì a raggiungere la fine della stanza ed ad aprirla, non prestai molta attenzione alle scatole lì impilate e qualcuna di queste cadde giù.
<< Ops… >>
<< Bella! Siamo al cinquantunesimo piano, se colpisci qualcuno da questa altezza lo porti all’altro mondo >>
Mi affacciai dalla finestra e vidi che nessuno si era fatto male, ma in compenso si era tutto spiaccicato a terra.
<< Eh già me l’immagino la notizia di domani su tutti i tabloid : Avvistata Immondizia volante  cadere sotto casa del famoso cantante Edward Cullen. >>
Stava per controbattere ma non gliene diedi il tempo.
Iniziai a prendere i sacchetti e a portarli in sala.
<< Cosa stai facendo? > > mi chiese aggrottando la fronte.
<< Ma come non si vede? Vado a buttare la spazzatura. >>
<< Sei impazzita? Nessuno può vederti a parte me hai detto, cosa succederebbe se dei passanti vedessero della spazzatura muoversi da sola, sotto casa mia per giunta? >>
<< Hai ragione… >>
Vidi la sua espressione cambiare e farsi meno tesa.
Ci pensai un attimo su. Mi schiarì la gola.
<< Avvistata immondizia intelligente buttarsi da sola, seguendo le regole della raccolta differenziata, sotto casa del famoso, anzi ormai noto per questo genere di episodi Edward… >>
<< Bella! >>
<< Uffa, va bene, ma non puoi continuare a vivere in questo modo! Dobbiamo trovare una soluzione, o la prossima ragazza che porterai a casa chissà cosa penserà di te >>
La prossima ragazza...
Lo vidi sospirare, ormai convinto.
<< Prima di tutto portiamo tutta questa roba in sala. >>
Ci mettemmo un’ora a liberare la stanza, che scoprì avere non una ben tre finestre.
<< Bene >> dissi passandomi una mano sulla fronte asciugandomi il sudore.
<< Guarda che non abbiamo ancora finito >>
Mi girai verso Edward, anche lui sudato, si era tolto la maglietta.
Arrossì nel vederlo così, lui se ne accorse e una strana espressione di soddisfazione apparve sul suo viso.
Scrollai la testa per tornare alla realtà.
<< Cosa intendi per non abbiamo ancora finito? >>
<< Ci mancano ancora due stanze come questa da sgomberare >>
Lo guardai sbalordita.
<< Stai scherzando spero? >>
<< Mai stato così serio in vita mia. Cos’è vuoi arrenderti ora? >> domandò provocandomi.
<< Manco morta! Rimbocchiamoci le maniche e ammassiamo tutto sul pianerottolo. >>
Così dicendo mi legai i capelli e mi tolsi il cardigan che indossavo.
Lavorammo senza sosta fino a notte inoltrata.
Quando rientrammo dal pianerottolo mi stupii di quanto fosse grande il suo appartamento.
<< Direi che è tutta un’altra cosa >>
<< In effetti potrei quasi pensare di arredarlo… >>
Mi sarei certo proposta per aiutarlo, ma non ora, rischiavo di essere seriamente invadente.
<< Sei pronto vigilante dei rifiuti a liberarti dei tuoi seguaci? >>
Lui fece per rispondere quando qualcuno suonò alla porta.
<< nasconditi >> mi disse prima d’ aprire.
Mi limitai ad alzare un sopracciglio.
<< Scusa forza dell’abitudine. Mettiti pure a ballare la danza del ventre se vuoi. >>
Scossi la testa, da un estremo all’altro.
La persona che aspettava dietro la porta si fece insistente, iniziando a battere e suonare in modo preoccupante, soprattutto per la quiete dei vicini.
<< No ti prego, fai che non sia lui… >> sentì sussurrare Edward mentre apriva la porta.
 
 Nota dell’Autrice:
Allora come vi sembra questo capitolo?
Nel prossimo scopriremo chi è il tipo della porta, cosa vuole e in che modo ha a che affare con Edward, più un po’ del passato di quest’ ultimo… raccontato da Edward :)
Oh, dimenticavo, ieri ho aggiornato la mia altra ff su Twilight, se vi va andateci a dare un’occhiata : http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1857619&i=1
 
 
   
 
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