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Autore: Bluespartan114    25/09/2013    3 recensioni
Saudade - Nostalgia
Nostalgia: (n. fem. sing.)
Un desiderio profondo, struggente e malinconico per qualcosa o qualcuno, spesso accompagnato dal fatto che ciò che si desidera ardentemente non tornerà mai più.
“La nostalgia è spesso descritta come ‘l’amore che resta’ dopo che qualcuno se ne è andato."
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John si era innamorato di Sherlock molto prima della loro prima volta insieme.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Note di inizio della traduttrice:

ODDIO ODDIO ODDIO.

Questa è la mia prima traduzione.

Ho 15 anni spaccati e una media abbastanza bassa in inglese, quindi non so cosa mi sia venuto in mente di TRADURRE una fiction. Poi ho trovato questa e ho detto: oh, cristo, ti è dato di volta il cervello? Ma sì, la traduco. Questo dimostra la mia coerenza.

Detto questo, le recensioni critiche e costruttive sono dannatamente ben accette, anzi, quasi sperate. Tutto questo perché? Perché non ho la più pallida idea di cosa ho combinato: ho fatto un pasticcio? Probabile. Perché...okay, io sono abituata a tradurre dal greco e dal latino, quindi mi sono permessa una traduzione molto libera per essere fluida in italiano, cambiando la punteggiatura e alcune forme sintattiche delle frasi per poterle rendere nella lingua di arrivo. Ho fatto bene o sarei dovuta rimanere fedelissima al testo?

Ho cercato di iniziare con qualcosa di semplice, niente di complicato. Spero di aver fatto...almeno un lavoro decente X°D (improbabile). Ribadisco, comunque, che se esiste qualcuno disposto a distribuire consigli potrei erigergli una statua :)

L’originale è qui: http://archiveofourown.org/works/977343

Questo è il permesso dell’autrice alla traduzione:

Maya: Ehm, this is...well, I loved it very much. Can I, uhm, translate it to Italian? Do you agree? I'll be glad: Italian Fandom will be pleased.
Bluespartan: Absolutely! I'd be so honored! Could I possibly get a link to it when you're done?


Tradurrò a lei tutti i commenti che farete, cosicché possa leggerli in inglese :)

 

È triste ovviamente — per chi mi conosce, davvero vi saresti aspettati che traducessi fluff?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SAUDADE

 

NOSTALGIA

 

 

 

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Nostalgia: (n. fem. sing.)

Un desiderio profondo, struggente e malinconico per qualcosa o qualcuno, spesso accompagnato dal fatto che ciò che si desidera ardentemente non tornerà mai più.

“La nostalgia è spesso descritta come ‘l’amore che resta’ dopo che qualcuno se ne è andato."

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John si era innamorato di Sherlock molto prima della loro prima volta insieme.

Lui...lui semplicemente non l’aveva mai capito; finché non era stato troppo tardi. Il che era davvero un peccato, visto che John — se fosse stato messo al corrente del piano di Sherlock  — quel giorno avrebbe potuto dire qualcosa...avrebbe detto qualcosa.

Erano passati tre anni: quattro ad ottobre, e per tutto quel tempo, John aveva avuto la fastidiosa sensazione che la Caduta non fosse  stata altro che parte di un grande quadro, un qualche grande piano di Sherlock di cui lui non era stato messo al corrente — probabilmente perché il detective aveva avuto la stupida idea di proteggerlo da un sopravvalutato colpo (1) da parte di Moriarty —.

Così, John aveva aspettato, e aspettato. E aveva mantenuto accesa la fiamma di un barlume di speranza, nel profondo del suo cuore. Ogni cosa al 221b era stata lasciata esattamente com’era, in attesa del ritorno di Sherlock.

Il dottore aveva anche lasciato la testa nel frigorifero: così avrebbe potuto anche sorriderne, in qualche occasione.

Le settimane erano iniziate a passare, e John aveva iniziato a sorridere sempre di meno; così aveva invece iniziato a visitare spesso la lapide d’ebano eretta in nome di Sherlock.

Appoggiare la schiena contro il freddo e solido marmo confortava il medico, in qualche modo, come se fosse stato Sherlock stesso ad abbracciarlo da dietro, dicendogli che andava tutto bene. John si comportava proprio come se quella lapide fosse il suo consulente investigativo: si inginocchiava con i fiori in mano, e iniziava la conversazione: “Non indovinerai mai ciò che Anderson ha fatto oggi...”.

Nessuno veniva con lui, così lui non si sentiva mai in imbarazzo a parlare con un oggetto inanimato — un oggetto che da poco rappresentava il suo migliore amico e amante di breve periodo, in effetti.

Con il passare dei due anni, poi, la fiamma della speranza si era trasformata in un tizzone a mala pena fumante. Quando andava a visitare il consulente, il loro breve vortice di passione era sempre in primo piano nelle conversazioni di John. 

“Eri davvero incredibile, Sherlock, ma questo già lo sapevi. Tu non avevi bisogno che ansimassi il tuo nome mentre affondavi dentro di me, mentre ti afferravo per le spalle, mentre ti trattenevo come fossi la mia ancora di salvezza. No, non hai mai avuto bisogno di questo per sentirti dire quanto grande sei stato per me; ma tu...tu tutto questo l’hai accettato con un sorriso, perché sapevi quanto mi facesse sentire bene. E avrei dovuto dirtelo, Sherlock. Vorrei avertelo espresso in un altro modo, oltre ai gemiti e alle grida di piacere, oltre ai sussurri sottovoce, quanto completo (2) mi hai fatto sentire. E ora te ne sei andato, e non tornerai, vero? Quando fai qualcosa tu la fai fino in fondo, al cento per cento. Io ti ho amato...no, in realtà no: io ti amo tuttora. Tu sei letteralmente unico; e tra sei miliardi di persone non ci sarà mai nessuno come te. Questo mi va bene. Nessuno, in questo mondo, merita di essere come te; ed effettivamente questo mondo non merita neanche di averlo, qualcuno come te. Forse è proprio questo che stai cercando di provare, eh? Quanto siano tutti inefficienti e incompetenti, senza di te. È questo, non è vero? Ma adesso puoi smetterla: sei stato chiaro e limpido.”

John era tornato a zoppicare, alla fine. Ogni volta che camminava, soffriva sempre di più. Sapeva che era psicosomatico anche questa volta — il silenzioso modo che il suo inconscio adoperava per protestare riguardo alle sue attuali condizioni emotive — ma non gli importava neanche un po’. Senza Sherlock a ricordargli costantemente quanto sciocco fosse, non importava proprio più.

“Ci ho provato. Davvero.” si ritrovò a confessare un giorno davanti a quell’obelisco di gelida pietra: “Non posso più farlo, non senza di te. Ti amo e...e per colpa mia non sono neanche mai riuscito a dirtelo. Che grande amico sono riuscito ad essere alla fine, eh? Ho fatto sì che il gelido, sociopatico senza emozioni riuscisse a provare dei sentimenti e si uccidesse proprio a causa di questi. O almeno...io continuo a ripetermi che è stato perché ti importava davvero. Ero perso, prima di incontrarti, e ora che te ne sei andato sto affondando nuovamente. Prima di trovarti ero in mare aperto, a giorni di distanza da me stesso; ma questo (3) probabilmente lo sapevi, non è così? E ora sono di nuovo punto a capo.” il medico militare, dopo essersi liberato del cappotto, estrasse la pistola dalla cintura dei suoi jeans e nello stesso tempo sbloccò la sicura.

“La stessa pistola con cui ti ho salvato, ricordi? Ma certo che sì.” John sbuffò, mentre un sorriso traspariva tra le pieghe dei suoi tristi tratti: “L’avrei fatto di nuovo, se solo tu l’avessi chiesto.” si graffiò leggermente sulla tempia con la canna della pistola, ma la tenne premuta sulla testa.

Un improvviso vento si sollevò attorno a John. Accarezzava il suo corpo e lui sentiva, o credeva di sentire, un fresco peso ricoprire la sua mano sollevata.

“Sei sempre un idiota.” sembrava sussurrargli il vento.

“Non sono l’unico che si è ucciso.” affermò lui, immaginando qualcosa di familiare premere contro la sua schiena, avvolgendolo in un tepore rassicurante.

“Stai solo per farlo. Vanificherai tutto il duro lavoro che ho fatto, cercando di tenerti in vita.” sussurrò il vento di rimando, in un sospiro.

“E allora? Non è come se tu stessi tornando indietro, comunque.” la pistola si abbassò di un tratto, nonostante tutto lo sforzo che il soldato stava impiegando per mantenerla sollevata.

“Mi vedrai in un giorno assai prossimo. O pensi forse che qualcosa di così banale e noioso come la morte mi fermerà? Ti amo, John. Lascia che questa consapevolezza ti impedisca di farti fuori (4), nel frattempo.”

“Ti amo anch’io, lo sai?”

“Certo che lo so, idiota.”

Ed ecco che, così, John era di nuovo solo. Non c’era nulla in piedi insieme a lui, nemmeno il vento. Ma lui sapeva di non essere solo, non proprio. La sua pistola era assicurata nei jeans ancora una volta. Si fidava delle parole del detective, per quanto effimere fossero. Sherlock lo amava, e lui amava Sherlock a sua volta. Questo fatto lo avrebbe mantenuto sigillato nel suo cuore finché non lo avesse rivisto, e poi glielo avrebbe sbattuto su quella faccia compiaciuta da bastardo. 

Sherlock aveva battuto Moriarty al suo gioco per lui.

E anche lui l’avrebbe fatto.

 

 

 

  1. Over-analyzed backlash’. What the hell is it? Non avevo la più pallida idea di come tradurlo. ‘Over-analyzed’ il mio dizionario non lo registrava affatto, ma “sovra-analizzato” non mi suonava per niente. Ho optato per questa traduzione, scartando anche quella del “groviglio di analisi complesse” sempre perché non mi convinceva. Se qualcuno si vuole fare avanti per suggerirmi o per correggermi, gliene sarei immensamente grata! Quando a ‘backlash’, il mio dizionario suggeriva “reazione violenta” o “contraccolpo”, ma alla fine non è Sherlock a sferrare il primo “colpo”, poiché è Moriarty stesso ad organizzare tutto; così ho scelto di tradurre con un semplice “colpo”. Anche qui, consigli ben accetti!
  2. Il termine utilizzato nella versione inglese è “perfect”. Insomma, sarà per il suono della frase, ma “quanto perfetto mi hai fatto sentire” suona da cani, letteralmente. Ho optato per una traduzione simile e a mio parere più melodica.
  3. “I was days from offing myself”. Ho provato in tutti i modi a capirla, ma non ci sono riuscita. Per il semplice motivo: offing. Cosa significa? È insieme ad “I was” in un past continuous oppure è utilizzato come nome, e quindi “was” è verbo essere? Ma “myself” mi pare tipo un complemento oggetto. Oh, insomma, non le ho ancora studiate queste cose: ho optato per la traduzione che potete leggere, ma sto ancora sbattendoci la testa contro il muro. Se qualcuno sa darmi delucidazioni in merito, si faccia avanti!
  4. “Let that knowledge keep you from blowing your head off in the meantime”, letteralmente vorrebbe dire qualcosa come “frenarti dal farti saltare in aria le cervella nel frattempo”, ma veramente, riuscite ad immaginare Sherlock utilizzare un’espressione così rozza? Ho puntato su qualcosa di più elegante, seppur comunque colloquiale.
   
 
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