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Autore: Chloe R Pendragon    25/09/2013    4 recensioni
Attenzione!!!!!! Spoiler 5x13!!!!!
Salve a tutti! Questa fanfiction ripercorre i momenti salienti della storia tra Morgana e Merlin dal punto di vista della nostra strega: se amate questa coppia e/o vi ho incuriosito, leggetela! Si tratta della mia prima MerlinxMorgana, per cui mi piacerebbe sapere cosa ne pensate: attendo con ansia le vostre opinioni! *.*
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Merlino, Morgana | Coppie: Merlino/Morgana
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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L'ironia della sorte

L’ironia della sorte




Titolo: L'ironia della sorte
Autore: Chloe R Pendragon
Prompt: 20 - Tradimento
Fandom: Merlin
Rating: Verde
Avvertimenti:Spoiler! (ai tempi in cui l'ho pubblicata, ormai non più XD) 
Eventuali note dell’autore: Nessuna

 

È così che doveva finire, vero Emrys? Condannati a combatterci senza lasciare spazio al nostro amore, intrappolati come eravamo nella gabbia del destino.

In fin dei conti, non riesco a immaginare un altro epilogo: uno dei due prima o poi avrebbe dovuto soccombere ai colpi dell’altro, altrimenti sarebbe stata una guerra eterna. Ora capisco che fin dal principio ero io quella che sarebbe caduta, d’altronde entrambi sappiamo che questa non è certo la prima volta che mi trafiggi il cuore…

Ricordo ancora la prima volta in cui centrasti il bersaglio: quel giorno ero nelle mie stanze con Gwen, quando improvvisamente apristi la porta tutto trafelato e mi implorasti di nascondere il piccolo Mordred. Io non potei fare a meno di divenire tua complice e insieme ci prodigammo per farlo fuggire da Camelot; in quell’occasione potei conoscerti davvero e non riuscii a impedirmi di innamorarmi di te.

Non sono mai stata il tipo di persona che s’infatuava facilmente e tutti nella corte lo sapevano bene: più volte Uther mi aveva fatto conoscere principi di altri regni, nella speranza di farmi prendere marito e nel contempo  contribuire alla pace del regno, ma tutte le volte fallì.

Tu invece, un semplice servo, sei riuscito laddove tutti desistevano: mi hai fatto perdere la testa e non passava giorno in cui il mio amore non crescesse, tanto da farmi valutare l'idea di osare. Talvolta ero tentata di dichiararmi, altre volte addirittura pianificavo una nostra fuga; quando mi aiutasti a trovare i druidi avrei voluto chiederti di venire via con me, di vivere la nostra favola d’amore lasciandoci tutto alle spalle.

Ero pronta a tutto per te, non potevo prevedere il tuo secondo affondo, quello che mi avrebbe cambiata per sempre; Camelot era ormai indifesa, il piano di Morgause aveva funzionato e nessuno pareva poter impedire l’inevitabile. Poi tu e Arthur siete tornati e avete cercato di trovare un rimedio: io ero infinitamente felice di rivederti, per non parlare di quando mi avevi coperta, sentivo il mio amore crescere ancor di più.

Fu allora che tutto mutò; mi hai fatto credere di tenere alla mia incolumità, invece mi hai avvelenata approfittando della mia incondizionata fiducia. Provo più dolore nel rivivere quegli istanti piuttosto che ora: mi hai spezzato il cuore, hai lasciato che la mia anima venisse infettata del tutto dall’odio e dalla vendetta e hai gettato la mia vita nell’oscurità.

Da quel giorno per me non c’è stata più pace, nemmeno mia sorella riuscì a placare la mia agonia: tutto ciò che mi rimaneva era la spasmodica voglia di vedere tutti voi soffrire e piangere, la sola cosa che mi importava era riprendermi ciò che mi spettava.

Ho trascorso tutti questi anni a pianificare un modo per mettervi in ginocchio, a cercare di diffondere la mia furia nel mondo così da non sentirmi più sola, ma tu eri sempre lì a fermarmi: ero stata avvisata dalla stessa Cailleach, tu eri il mio destino e la mia maledizione…

Allora non ero a conoscenza della tua vera identità, credevo fossi solo un verme traditore a cui importava unicamente di Arthur e della sua riuscita; avrei dovuto immaginarlo, nessuno era capace di farmi impazzire tanto quanto te…

Così siamo arrivati alla fine, mi hai dato il colpo di grazia e non mi restano altro che pochi attimi: l’ultima cosa che sei riuscito a dirmi è stato “Addio, Morgana!” e io vorrei ribattere, vorrei gridarti contro tutto il dolore che mi hai causato, vorrei sputare tutto il veleno che hai riversato nella mia anima, ma non ci riesco.

Tutto ciò che posso fare è gemere un’ultima volta, mentre la vita mi abbandona: mi hai colpita al cuore in tre modi totalmente diversi, mi hai fatto innamorare per poi spingermi nell’oblio della sofferenza, eppure alla fine avrei solo voluto risponderti “Addio, amore mio!” … Ironia della sorte!

  
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