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Autore: Persefone3    25/09/2013    4 recensioni
Salve a tutti, ho scoperto Lie to me per caso una sera che non riuscivo a dormire. Mi sono bevuta tutte e tre le serie in un mese e poi sono rimasta a bocca asciutta per la cancellazione del telefilm. Una sera mentre ascoltavo la canzone dei Muse, da cui è tratto il titolo, mi sono immaginata un finale diverso e cosa sarebbe potuto succedere. Ho creato un personaggio nuovo di nome Anna e l'ho buttato nella mischia. ho ripreso alcune situazioni e dialoghi della serie.
Spero vi piaccia
Persefone
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cal Lightman, Emily Lightman, Gillian Foster, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Carissimi, a voi l'ultimo capitolo che segna la fne di quest'avventura!! Lo dedico a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere fin qui per ringraziarli dell'attenzione e delle recensioni! le cose hanno tutte un inizio ed una fine, ma tranquilli, sto lavorando a qualcosa di nuovo e spero di tornare presto! Buona lettura :3 Persefone
 
XIII.
La mattina dopo, il risveglio insieme era stato molto piacevole. Per la prima volta, dopo molto tempo, ad entrambi non succedeva di essere così sereni, l’una nelle braccia dell’altro. Ebbero l’esatta percezione di non volersi trovare in nessun altro posto se non quello.
Si erano alzati, avevano fatto colazione e stavano preparando le valige per tornare a DC.
 
-Sai Cal, prima di andare via vorrei fare un ultimo giro qui in casa
-Vuoi prendere qualche altra cosa di Anna, oltre al computer?
-Si e poi avevo in mente anche un’altra idea, ma ogni cosa a tempo debito
Passarono l’intera mattinata a fare scatoloni. Raccolsero tutti gli effetti personali di Anna. Gillian decise di donare tutti gli abiti ad associazioni benefiche. Fu poi la volta delle librerie.
-Questi non riesco proprio a darli via…..
-Vedo che ad Anna piacevano i libri
-Tantissimo così come l’arte, la musica, il cinema, il teatro – si rattristò per un momento
-Portali con te allora!
-Stai scherzando??? Non entreremo mai in macchina!!
-Bhe allora impacchettiamo tutto e lo spediamo a casa tua allora!
-Mi sembra una buona idea!
Lavorarono alacremente. Dopo un veloce pranzo si sdraiarono abbracciati sul divano. Cal si accorse che Gillian era come assente.
-Tesoro….. a cosa stai pensando?
-Eh???? – sembrò risvegliarsi
-Ti ho chiesto a cosa stavi pensando, mi sembravi assente
Gillian si mise a sedere.
-Cal ascolta nel pomeriggio vorrei andare a portare un po’ di fiori ad Anna e poi alle 17 avrei un …..
-Avresti un ….. continua ….
-Insomma mi dovrei vedere lì alle 17 con Rob
-E per quale motivo???? – Gillian vide accendersi il suo compagno. Questo suo lato del carattere la divertiva molto
-  Mi ha chiesto una risposta …. – disse allusiva
-Una risposta a cosa????
-Lo vuoi proprio sapere con novizia di particolari?
-Ahhh ma allora dovevo finire davvero di spaccagli la faccia!!
Gilliar rise divertita
-Mi sembra che non dovresti avere più dubbi no?
-Uhm questo è vero, però….
-Ho in mente una cosa e vorrei metterlo al corrente di quello che voglio fare
-E …… cosa hai in mente?
-Stavo pensando di costituire una fondazione benefica dedicata al recupero di donne e bambini. La sede potrebbe essere proprio questa casa e vi investirei i soldi che Anna mi ha lasciato
-Hai pensato proprio a tutto vedo …. Ma Rob che c’entra?
-Cal io vivo e lavoro a Dc, come ben sai. Ho bisogno qui di una persona di cui posso fidarmi per aiutarmi a gestire la cosa
-Si, in effetti ….. ma ad una condizione …. – Gillian lo guardava interrogativo
-Sarebbe?
-Deve starti a più di 50 centimetri di distanza, sai la distanza di sicurezza tra uomo e donna ….
Entrambi risero allegramente nel salotto inondato di sole.
 
Arrivarono al cimitero e mano nella mano si stavano dirigendo davanti al tumulo di Anna. Gillian aveva comprato un mazzo di calle, uno dei fiori preferiti della sua amica. Li sistemò nell’apposito contenitore.
-Mi dispiace davvero sai …. – disse Cal
-Già, ma mi piace pensare che a modo suo Anna abbia voluto farmi un ultimo regalo – lo guardò.
-Hai ragione, in fondo se siamo qui è anche merito suo …. Senti, Romeo sarà qui tra poco. Onde evitare problemi ti aspetto lì ok? – indicò un albero poco lontano.
-Come vuoi …. Ma levami una curiosità, perché lo chiami così??
-Perché quel giorno quando è venuto in ufficio aveva l’aria dell’eroe romantico, per non parlare poi della scenata che mi ha fatto quella sera stessa ….
-Allora l’altra volta non era il primo battibecco?
-Lasciamo stare amore …. – Gillian trasalì
-Amore …. Mi ci devo ancora abituare!
-Ecco il nostro eroe, ci vediamo dove ti ho detto – le diede un bacio sulla guancia
Mentre Rob si avvicinava non poté fare a meno di notare che Gillian era con Cal e il bacio che l’uomo le diede prima di allontanarsi.
-Ciao Gillian
-Ciao Rob, come stai? – indicò la mandibola che Cal aveva colpito il giorno prima
-Bene, non ti preoccupare, vedo che è qui con te  e ci sta ….. anzi mi sta fissando torvo
-Ascolta devo dirti due cose
-Una la immagino purtroppo
-Si, come avrai capito, io sono innamorata di Cal e lui di me, quindi mi dispiace, ma per quanto i tuoi sentimenti mi lusinghino, capisci che non sono corrisposti.
-Ho capito, bene non abbiamo nient’altro da dirci – stava per andarsene. Gillian lo fermò.
-Rob, ti prego. Questo non vuol dire che non possiamo continuare ad essere amici no? E poi devo dirti un’altra cosa. Sai che Anna mi ha lasciato la casa e dei soldi. Vorrei creare una fondazione a nome di Anna e Mat. Mi chiedevo se la volessi gestire con me.
-Non so così su due piedi ….
-Ti prego, ci tengo e di te mi fido
-D’accordo, sarò con te in quest’avventura
Gillian fece segno a Cal di avvicinarsi e l’uomo lo fece. Quando raggiunse gli altri due la donna continuò.
-Ed ora per favore salutatevi in maniera civile
Cal capì che doveva essere lui a fare il primo passo.
-Ciao Rob, allora, credo che avremo altre occasioni per vederci – gli porse la mano
-Si Cal arrivederci, se adesso posso darti del tu – la strinse
-Va bene, ma non montarti troppo la testa
Poi Rob si rivolse a Gillian
-Promettimi che se non si comporta come si deve me lo dici: lo metto ko al terzo round – lo guardò dritto negli occhi
-Va bene, non ti preoccupare. Ora dobbiamo proprio andare – salutò Rob e prese per mano Cal per dirigersi alla macchina
Gillian non era mai stata così contenta. Sapeva che dietro le nuvole due occhi la stavano guardando soddisfatti. Grazie Anna, grazie di tutto
 
Entrarono in macchina e cominciarono il viaggio di ritorno.
-Amore, stasera Emily dorme da sua madre, perché non rimani da me?
-Certo Cal! – disse sorridendo al suo uomo e alla sua nuova vita.
 
FINE……….
 
 
 
…….DOPO I TITOLI DI CODA
Il sole filtrava dalle serrande quel tanto che bastava per svegliare Cal. Aprì gli occhi. Era nella sua camera ma c’era qualcosa di nuovo nell’aria. Si girò e vide il motivo della nuova atmosfera: Gillian dormiva beata. Era rivolta verso di lui. Si mise su un fianco e la strinse a sé, facendo attenzione a non svegliarla. Tutto quello che era successo a Philadelphia non era stato un sogno. Anche nella realtà, nella vita di tutti i giorni a DC, d’ora in poi sarebbero stati sempre insieme. Le diede un leggero bacio sulla fronte e la coprì meglio con il lenzuolo. Gillian cominciò a svegliarsi.
-Buongiorno tesoro …. Non volevo svegliarti ….
-Figurati, non mi hai svegliata, tanto dobbiamo alzarci per andare in ufficio – lo baciò sulle labbra
Cal aveva altri piani in mente, ma il dovere chiamava purtroppo.
-Un minuto ancora, tesoro, rimaniamo così solo un altro po’, amore mio, ti prego – la trattenne tra le sue braccia
-Ma si, cosa sarà mai un minuto in più?
-Ma non me lo dire, sono appena riuscito a corrompere l’integerrima Dottoressa Foster!
Gillian fece l’offesa, ma Cal le fece il solletico sotto le coperte. Vederla ridere era fantastico. Poi continuò
-Lo sai, mi piacerebbe addormentarmi e svegliarmi così tutti i giorni …..
-Ma non ti sembra di correre un po’ troppo? – disse Gill
-Tesoro, otto anni di preliminari non ti sembrano più che sufficienti? Cos’altro dobbiamo aspettare??
 
THE REALLY END
 
  
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