Hunger Games, 'Un bacio più freddo della neve.' di Ilhem

Un bacio più freddo della neve.

Questa Flashfic è dedicata alla mia migliore amica, Alessandra.
E’ il mio personale regalo a lei, perché oggi è il suo compleanno, e io ho voluto farle questo regalo speciale.
Ti voglio un mondo di bene!

Il viso di Katniss si aprì in un enorme sorriso e cominciò a camminare verso Peeta. Poi, come se non riuscisse a trattenersi, si mise a correre. Lui la afferrò e la fece girare in tondo, poi scivolò (non aveva ancora il pieno controllo della sua gamba artificiale) e caddero nella neve, lei sopra di lui, e fu lì che si baciarono per la prima volta dopo mesi. Era un bacio avvolto da pelliccia, fiocchi di neve e rossetto, ma sotto tutto questo, Katniss sentì la solidità di Peeta che metteva in ogni cosa. E seppe di non essere sola. Per quanto lo abbia ferito, sapeva che non l’avrebbe tradita di fronte alle telecamere. Non l’avrebbe condannata, dandole un bacio senza entusiasmo. Ci teneva ancora, a lei. Proprio come nell’arena. Per qualche ragione, a pensarci le venne voglia di piangere. Invece lo tirò in piedi, infilò una mano guantata sotto la sua ascella e lo condusse allegramente a camminare al suo fianco.

P.O.V. Peeta:

Quando la vidi correre, per un attimo pensai che forse, gli ero mancato davvero e invece, solo dopo riuscì a rendermi conto che lo stava facendo solamente per le telecamere. Si mise a correre e io l’afferrai facendola girare in tondo e cademmo sulla neve, perché io non ancora riuscivo a tenere il pieno possesso della mia gamba artificiale. Lei era sopra di me, e ci baciammo, per la prima volta dopo mesi. Sentivo che era uno di quei maledetti baci che era costretta a fingere…
Sapevo che era tutta finzione…
Non solo per il fatto che ci fossero le telecamere e perché ero consapevole che tutta Panem aveva gli occhi fissi su di noi…

Sapevo che era finzione perché quello non era come il primo vero bacio che mi diede nell’arena. L’unico in cui entrambi eravamo convalescenti, ed era l’unico che provocava un’insaziabile fame di altri baci come quello. Passionali, struggenti, e orribilmente veri…

Per un attimo ci avevo sperato, Maledizione! Ma tanto a lei non importava. Lei aveva Gale, e di me non le interessava niente. Io le servivo solo per la messinscena degli Innamorati Sventurati degli Hunger Games. Nient’altro.

Note di Ilhem_: Sono di nuovo qui! Ma probabilmente mi vorrete uccidere, soprattutto chi segue la mia storia sulla Nuova Generazione.
Ebbene, prima che mi accoltelliate, vorrei dare una spiegazione. Innanzitutto, è tutta colpa del Greco e del Latino. Sebbene io adori il liceo classico, mi sta distruggendo, quindi non ho molto tempo per scrivere e visto che sono una che odia rimanere indietro, passo i pomeriggi chiusa in camera a studiare. Mi piacerebbe avere un po’ di tempo per scrivere e dare finalmente un senso a quel benedetto sesto capitolo che preme di uscire dalla mia testa ma che è troppo intrecciato per riuscire a scriverlo come Zeus comanda!
Quindi vi voglio rassicurare. Questo sabato, quasi certamente, riuscirò a scrivere abbastanza da pubblicarlo entro Martedì massimo (escludo inconvenienti).
Detto questo voglio spiegare in poche righe la Flash-fic. Si basa sui pensieri di Peeta riguardo al continuo fingere i ruoli degli Innamorati Sventurati del distretto 12.
L’ho scritta in occasione del compleanno della mia migliore amica (Alessandra), perché a dirla tutta, è lei che mi ha spinta nel mondo di Hunger Games e per questo le sarò eternamente grata.
Ti voglio Bene!
Quindi in poche parole, glielo dovevo, visto che siamo costrette a passare sempre il suo compleanno separate.
Ancora un milione di Auguri! E come si dice… 100 di questi giorni! HAHHAHAHAHA c:
Bene, concludo, perché credo di avervi annoiati abbastanza! ;)
Un’ultima cosa, come sempre il banner è una mia creazione, pregherei di non prenderlo, Grazie.
Un bacione, ♥
Ilhem_Rowling.

P.S. Per chi fosse interessato alla mia long sulla Nuova Generazione: QUI ♥