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Autore: Judith Kylem Sparrow    27/03/2008    7 recensioni
-Ti amo Sharp, tra di noi non è sesso...-
-Scusami Troy, senza di te non so che farei! Grazie per tutto!-
Lui scosse la testa e sorrise.
-A te... Sharpay!-
Genere: Generale, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sharpay Evans, Troy Bolton
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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A te... Ultimo anno di liceo per i ragazzi della East High School.

E questa era anche l' unica possibilità che uno studente, di quella famosa scuola, aveva per far capire alla sua amata fidanzata quello che provava realmente.

Era alto, muscoloso ma non troppo, grazie agli allenamenti quotidiani di basket, era il capitano della squadra del suo liceo, capelli biondo cenere e occhi azzurro cielo.

La sua ragazza lo aveva accusato il giorno prima di non amarla sul serio, di stare con lei solo per sesso e niente più.

Queste parole lo avevano ferito enormemente, ma poteva anche capirla... era da un po' di tempo che non le dava le giuste attenzioni, pensava sempre e solo al basket e la sentiva così distante da se.

Scosse la testa e infilò nell' armadietto rosa di lei un fogliettino ripiegato in quattro.

Sorrise, il suo amore sapeva sempre come differenziarsi dagli altri. Lei era una stella, la SUA stella.

Raggiunse di corsa la palestra aspettandola lì. Aveva una bella sorpresina per lei, una sorpresina che sperò le sarebbe piaciuta.


Una bella ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi caramellati camminò velocemente, facendo riecheggiare per il corridoio vuoto i suoi inseparabili tacchi.

Raggiunse il suo armadietto e quando lo aprì vi trovò dentro un bigliettino, lo aprì e lesse il contenuto.

" Dobbiamo parlare, vieni in palestra, ti aspetto lì! Troy..."

Quel messaggio la lasciò un po' perplessa e una strana sensazione, accompagnata da mille domande si fece largo dentro di lei.

"E se vuole lasciarmi?"

Questo era quello che opprimeva di più il suo cuore.

Se Troy l' avrebbe voluta lasciare lei che avrebbe fatto?

Era tutta la sua vita, circa sei mesi fa si erano fidanzati ed erano stati, nonostante le piccole distrazioni del ragazzo, i sei mesi più belli della sua vita.

Si affrettò ad arrivare subito in palestra, ma appena l' aprì rimase a bocca aperta.

Tutto il pavimento era corsparso di petali di rose bianche e gialle, i suoi fiori preferiti.

Poco più avanti c' erano due cuscini molto grandi poggiati sul pavimento e un piccolo tavolino dove vi erano poggiati due calici di cristallo e una bottiglia di champagne.

Sentì due forti braccia avvolgerle la vita e baciarle il collo.

Sorrise, e si girò senza sciogliere l' abbraccio, aveva le lacrime agli occhi.

-Grazie...-

Disse baciandolo sulle labbra.

-La sorpresa non è ancora finita!-

Prese un teecomando che aveva nella tasca posteriore dei jeans e attivò uno stereo che Sharpay non aveva notato.

-Questa è per te...-

A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi

Sharpay era davvero l' unica che per lui contava. Per lei avrebbe dato tutto, avrebbe anche rinuniato al basket.

Lo aveva aiutato a reagire quando i sua madre aveva appena scoperto di avere un cancro al seno che con molta probabbilità l' avrebbe portata via da lui e da suo padre.

Era stato questo a farli avvicinare, innamorare...

Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei

Quando litigò con la madre perchè si rifiutava di prendere le medicine andò via di casa per due gioni e Sharpay lo portò a casa sua, e lì, fecero per la prima volta l' amore.

Lui aveva già fatto esperienze con altre ragazze, ma le trovava così sbagliate, ma con Sharpay fu tutto diverso, fu dolce, pieno di sentimento e passione.

A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo

Era il primo vero grande amore della sua vita, neanche con Gabriella era stato così bene.

Un giorno lo chiamò e gli disse che aveva ottenuto un provino per una prestigosa scuola di ballo a Los Angeles, ma quando una settimana dopo si presentò da lui in lacrime gli si spezzò il cuore.

Era la prima volta che la vedeva piangere, piangere per un qualcosa che lei amava.

Ma subito dopo l' aveva vista rialzarsi con lo sguardo più determinato che mai.

A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai

Sharpay gli aveva insegnato che i sogni potevano diventare realtà, bastava non arrendersi mai.

Lui la sognava ogni notte. Era come una bellissima Venere scesa sulla terra. Anche se lei non si trovava mai perfetta, diceva sempre "Voglio essere al meglio per te, amore mio!"

E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un' immenso piacere,

La portò poco più in la,quasi al centro della pista e iniziò a farla volteggiare, a baciarla, ad abbracciara.

Non poteva più stare senza di lei, era la sua droga più pura.

a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni...

Appena finì di cantare, la baciò con tutta la passione che aveva.

-Ti amo Sharp, tra di noi non è sesso...-

-Scusami Troy, senza di te non so che farei! Grazie per tutto!-

Lui scosse la testa e sorrise.

-A te... Sharpay!-

Fine!

Ok, non è un gran che, ma intanto mi sono ripresa dalla troiella scritta ieri per scommessa, baci e grazie a tutti quelli che commenteranno o leggeranno.La canzone è "A te" di Jovanotti



   
 
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