Una storia così - Andrea e Agnese
Martino
ed Andrea duellavano ed Agnese angosciata gli urlò:
"smettetela", i due non la ascoltarono, l'odio, la vendetta, la rabbia
sembravano più forti di tutto, Agnese si avvicinò
a loro
che nello sguainare le loro spade sembravano sordi, ciechi, furenti,
purtroppo lei si trovò sulla traiettoria di Andrea che
la ferì ad un braccio con la spada.
Martino
ed Andrea gettarono immediatamente le armi appena si resero conto di
quello che era accaduto, Agnese era a terra e perdeva
sangue. Monaldo ordinò subito di andare a chiamare un
dottore, mentre
Martino, arrabbiatissimo, intimò ad Andrea di andare via da
quella
dimora, il marchese non voleva, non aveva nessuna intenzione di
lasciare la
donna che amava e che aveva accidentalmente ferito, ma fu la ragazza
che con voce flebile ripeté di nuovo "smettetela. Andrea
vattene, vai via".
Monaldo
invitò bruscamente Andrea ad andarsene da casa sua, il
marchese addolorato lasciò il palazzo, mentre Martino e il
conte Sturani condussero
Agnese in una stanza per permetterle di ricevere le cure del dottore.
Andrea
andava avanti ed indietro per casa, aveva mandato Jacopo al borgo per
avere notizie sulla salute di Agnese, ma nessuno ne sapeva
nulla, allora il marchese decise che in quella stessa notte sarebbe
andato a Rivombrosa, doveva
vederla, doveva accertarsi che stesse bene, Jacopo si offrì
di
accompagnarlo...
Il
dottore comunicò che Agnese non era stata ferita in maniera
grave,
ma aveva perso molto sangue, le aveva fatto una sorta di fasciatura con
la
preghiera di non affaticarsi.
Agnese, Vittoria, Martino ed Emilia, tornarono a Rivombrosa, dopo aver dato la buonanotte alla sorella, Martino ed Emilia, raccomandarono a Dorina di starle vicino tutta la notte.
Andrea riuscì ad introdursi a Rivombrosa con l'aiuto di Jacopo, arrivò fuori la stanza di Agnese e vi trovarono la dama di compagnia, la quale si spaventò moltissimo e lo scongiurò di non entrare.
Andrea
era deciso, rassicurò la ragazza, ed entrò nella
stanza, ammirò la sua donna dormire beata.
Il marchese si avvicinò al letto di Agnese, le prese la mano, la baciò e le disse dolcemente "perdonami amore mio".
Agnese
era molto
stanca e debilitata ma riuscì a sussurrare "Andrea" lui le
disse
"shhhh, riposa ora, sono qui con te", restò lì un
bel pò, finchè non
sentì dei rumori provenire dal corridoio, Jacopo
entrò da un'altra porta e gli
disse "Andrea, vieni via, meglio che tu e il conte non vi
incontriate".
Appena
in tempo, Andrea uscì dalla stanza usando una porta e
Martino entrò da un altra parte, si accertò che
la sorella stesse riposando
tranquilla e andò in cucina per disporre la colazione.
Era
mattina ormai.
Dorina, aprì le finestre della stanza, la luce arrivò sul letto e Agnese si svegliò mormorando "Andrea".
Anche
Vittoria si era appena
svegliata, non trovando Martino nel letto, si recò in camera
di Agnese, sicura
di trovarlo lì, la porta era socchiusa ed arrivò
appena in tempo per udire...
"Andrea, ma dov'e Andrea?" chiese ansiosa Agnese.
Dorina la guardò intimorita senza risponderle, Agnese le domandò ancora "Dorina, dov'è Andrea?"
"Non lo so contessina" sussurrò la dama di compagnia, Agnese affermò decisa "Dorina è stato qui, stanotte, lui è stato qui con me, io l'ho sentito"
"Si, contessina, è vero, ma poi è dovuto andare via, perchè è arrivato vostro fratello"
La
cognata si
allontanò dalla stanza dicendo "Maledizione Agnese,
maledizione. Tu non me
la farai sotto al naso!"
Vittoria decise di far spargere al borgo la notizia di un matrimonio prossimo tra la contessina Agnese e il capitano Loya, visto l'increscioso ferimento avvenuto a palazzo Granieri, tutti dicevano che Agnese si era decisa a dare una svolta alla sua vita con le nozze.
Il senso di colpa e la rabbia di Andrea erano fortissimi, incontenibili, aveva ferito la donna che amava e lei non gliel'aveva perdonato ed ora voleva sposare un altro. Si ubriacò e dopo aver vagabondato un pò, raggiunse la principessa di Carignano che lo accolse, gli offrì attenzione e ospitalità per la notte.
Intanto Loya faceva visita sempre più spesso ad Agnese, ma lei si mostrava abbastanza seccata delle sue attenzioni, soprattutto perché il capitano aveva intenzione di aprire un'indagine a carico di Andrea responsabile del suo ferimento.
Agnese difendeva sempre il marchese, asserendo che era colpa sua se si era ferita.
Per
Vittoria, invece, un possibile arresto di Andrea sembrava il miglior
modo per
allontanarlo da Agnese e avvicinarla al capitano.
Loya seguì l'intuizione di Vittoria, arrestò Andrea facendogli credere che non aveva potuto fare altrimenti considerando la denuncia fatta dalla contessina Agnese Ristori.
Andrea credeva di impazzire, come poteva Agnese avergli fatto tutto questo, accettare di sposare Loya e farlo imprigionare?
Al borgo non si parlava altro che dell’arresto del marchese Casalegno, anche tra la servitù di Rivombrosa si mormorava la notizia, ma Agnese che era ancora a letto per la sua ferita non sapeva nulla. La contessina capì che c'era qualcosa che non andava, inoltre non vedeva l'ora di vedere Andrea, perchè dopo essergli stato accanto quella notte era sparito?
Fu
ancora una volta Dorina ad informarla delle brutte novità,
Agnese non poteva crederci, si alzò e tentò di
farsi
aiutare a
vestire, lei doveva scagionarlo, ma era ancora molto debole ed ebbe un
mancamento,
Vittoria richiamata dalla servitù accorse nella sua stanza e
capite le
intenzioni della cognata ostinata a dover andare da Andrea, le fece
dare dei calmanti
dalla serva.
Andrea trascorse due notti in carcere, ad intercedere per lui fu la principessa Luisa di Carignano che facendo pesare il suo potere ed il suo titolo scagionò il giovane. Andrea sentiva profonda gratitudine per lei, si stabilì per qualche giorno a Torino nel suo palazzo.
Agnese riuscì a riprendersi, combattiva come non mai andò in cerca di Andrea, saputo della sua scarcerazione andò prima a palazzo Van Necker, ma Jacopo le disse che Andrea era a Torino, allora incurante della sua debolezza fisica, la ragazza raggiunse Palazzo Carignano ed è li che vide ciò che non poteva mai immaginare Andrea passeggiava in giardino con la principessa, c'era molta intimità tra loro, ma Agnese pensò che era dovuta all'aiuto che Luisa gli aveva dato.
Stava per avvicinarsi a loro, quando Andrea si avvicinò alla nobildonna e la baciò.
Agnese non credeva ai suoi occhi, come poteva Andrea farle questo?
Indietreggiò, stava per inciampare sul ramo di un albero, Luisa ed Andrea furono allertati dal rumore.
Lo sguardo tra i due fu fulminante.
Andrea credeva che lei stesse per sposare Loya e che lo avesse fatto perfino arrestare dal capitano, lei non capiva come poteva fidarsi ancora di lui, lei non avrebbe mai potuto fargli del male deliberatamente e lui stava addirittura con un'altra donna?
La contessina scappò via più forte che poteva, nonostante sentisse tremare le sue gambe, Andrea la rincorse, quante cose avrebbe voluto dirle, ma alla fine le uniche che riuscì a dirle erano quelle che non pensava, voleva ferirla come si sentiva ferito lui "tra noi è finita, è finito tutto".
Agnese corse via a cavallo, non sapeva dove andare, sentiva tanta tristezza nel suo cuore, alla fine si rifugiò da sua cugina. Emilia rimasta sola dopo l'ennesima litigata con Fulvio, le fece preparare una stanza per la notte, Agnese si sentì di nuovo male, Emilia allarmata mandò a chiamare Martino a Rivombrosa ed un dottore.
Prima dell'arrivo di Martino, il medico le informò della gravidanza della contessina.
Agnese aspettava un bambino...