Serie TV > NCIS
Ricorda la storia  |      
Autore: 321_Featherly piper_123    27/09/2013    1 recensioni
"E sentiamo, quale sarebbe questa scommessa, Miss Cecchino David?" disse Tony ridendo all'allusione della collega. Il verbale giaceva aperto sul tavolo, ormai completamente dimenticato. TONY DINOZZO/LEROY JETHRO GIBBS, TONY DINOZZO/TIMOTHY MCGEE - PG13 - SPOILER 8x21 E 8x22
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs, Timothy McGee, Ziva David
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Go and kiss him
Rating: PG-13
Pairing: DiNozzo/Gibbs, McGee/DiNozzo
Warning: slash, public, AU, OOC, what if, betting, spoiler 8x21 e 8x22
Beta: The Inner Light
Plot: Tim e Ziva parlano del rapporto tra Tony e il grande capo, Leroy Jethro Gibbs, ma Tony li sente e fanno una scommessa...
Disclaimer: Idea nata da uno dei soliti deliri tra me e Inner su msn riguardo le slashosità negli episodi 8x21 e 8x22 di NCIS, andate in onda il 27 novembre e il 4 dicembre 2011.In questi, c'era ad un certo punto Tony che va a parlare a Gibbs della sua relazione con l'agente Barrett -che Gibbs non sopporta- e c'è questo dialogo:
- Tony: “ma oggi quando non mi hai tirato uno scappellotto... io ho sempre creduto che fosse un tuo segno di affetto!”
- Gibbs alza la testa e guardandolo negli occhi dice “io dipendo da te!”
.
E come si dice, a buon intenditor poche parole... Ovviamente tutti i personaggi di NCIS e la serie tv in generale non mi appartengono, anche se non sarebbe una brutta idea, da fangirl quale sono. I fatti che racconto son frutto della mia perversa fantasia, quindi non sono "realmente" accaduti e non sono nati per scopi di lucro ;)
Disclaimer – 27/09/2013: Questa fanfic l'ho scritta ormai due anni fa ed è l'unica scritta fin'ora su questo fandom, quindi spero, se non altro, di non aver scombinato troppo i personaggi con l'OOC. Critiche costruttive e commenti sono molto ben accetti :)

Era una notte buia e tempestosa e Tony tornava nella sede dell'NCIS con in mano il suo fedele caffè in attesa di un'altra nottataccia tra le grinfie di Ziva e la gelosia del Pivello Innamorato.
Era d'umore nero, tra la delusione per l'arresto del suo vecchio capo della polizia di Baltimora e il rimorso di non aver mai chiarito col defunto amico Danny. Non notò, quindi, le considerazioni da gossip tra vecchiette che i suoi due colleghi, Ziva e Tim, stavano facendo riguardo a lui e il 'Grande Capo', Leroy Jethro Gibbs, in relazione al caso appena risolto.
"Ma dai, non è materialmente possibile che Gibbs..." diceva Tim 'il Pivello' con un'aria accigliata che tradiva la leggera gelosia che lo pervadeva ogni volta che si parlava di Tony.
"E perché no? Perché s'è sposato due volte? In tanti si sposano anche se lo sono o persino a causa del loro essere in quel modo!" era la risposta sicura della bella israelita.
Come un campanello, la mente di Tony si svegliò, attirata dal modo criptico di parlare dei due.
"Si è sposato tre volte, non due." esordì Tony senza alzare la testa e catturando efficacemente l'attenzione dei due colleghi.
"E tu come fai a saperlo?" chiesero in coro.
"Me ne ha parlato poco tempo dopo il mio arrivo all'NCIS." tagliò corto Tony, tralasciando parti private, come il fatto che effettivamente l'aveva saputo da Gibbs in un dopo-sesso che ebbero nella sua prima sera da agente dell'NCIS, dopo una grandiosa bevuta di birra seguita da una gloriosa scopata.
Per un attimo calò il silenzio nella stanza, tant'è che Tony dubitò d'essere rimasto solo o che qualcuno fosse arrivato e alzò la testa per accertarsene. Poi come se lui non avesse parlato, Ziva continuò dicendo:
"Comunque secondo me lo è"
"Ma 'secondo me lo è' cosa??" chiese Tony, leggermente infastidito e curioso.
"Gay, Tony! Gay!" sbottò Ziva attirando l'attenzione di tutti e facendosi quasi sentire dal diretto interessato, intento per il momento a parlare al direttore nel suo ufficio.
Si zittì anche Tony, la bocca aperta a formare la lettera 'O' (o qualcos'altro di innominabile, dato che questa è ancora una fanfic a rating PG-13).
"O-...oho...tu...tu pensi che lui sia....ohohoh, questa è bella!" rise dopo qualche secondo.
"Perché, che c'è di male? Ne ho conosciuti tanti – anche della sua età - che erano dei gran duri e se la andavano con gli uomini e ti dirò di più, secondo me..."
"Secondo lei lo è da prima che vi conosceste!" interruppe Tim, improvvisamente agitato senza un motivo preciso. Ziva guardò storto il 'Pivello' non riuscendo a capire perché l'aveva interrotta, ma fece finta di niente e si voltò di nuovo verso Tony.
"Comunque, stavamo facendo una scommessa su te e Gibbs.”
Questa volta fu il turno di Tim di girarsi e guardare la ragazza perplesso.
"Davvero?" disse, distogliendo lo sguardo da Tony.
"Davvero, Tim." disse a denti stretti lei.
Tony nel frattempo passava da uno sguardo all'altro, rimbalzando con gli occhi come una pallina da ping pong da un lato del campo all'altro.
"Stavamo scommettendo se fossi stato capace di baciare Gibbs qui davanti a tutti. Io sono per il sì, mentre Tim a quanto pare no."continuò Ziva finendo con un'occhiata maliziosa verso Tim, che il diretto interessato prontamente finse di non aver visto.
La domanda che scattò come una molla nella mente del giovane DiNozzo fu 'perché Tim non la pensa come Ziva?' e difatti chiese con impertinenza: "A si? E perché, Pivello? Non ti piace vedere il Grande Capo e Tony Casanova che slinguazzano davanti a te?"
Il povero Tim si sentì di nuovo un bambino di 12 anni, rosso come un peperone come quando la madre si ostinava a baciarlo sulla fronte davanti a tutta la scuola, nonostante la implorasse di non farlo.
"Beh, non è normale, Tony. Non sono contro i gay, ma Gibbs ha l'età che ha, si è sposato due volte..."
"Tre" lo corresse Tony.
"Tre volte! Non mi sembra che presenti i 'sintomi' di un uomo gay con due mogli alle spalle e una figlia!"
"Tre mogli" lo corresse di nuovo.
“Tre mogli, accidenti! L'ho capito!" sbottò isterico Tim.
"E quindi?" chiese Tony, non prima di rimanere ammutolito dall'improvvisa isteria dell'altro.
"E quindi non credo affatto che sia o che siate gay e anche se fosse, sarebbe abbastanza evidente se ci fosse qualcosa tra te e il capo! E lasciami dire che sarebbe completamente inopportuno che tu stia con uno come Gibbs, invece che con qualcuno che sia quanto meno più giovane!" si lasciò sfuggire il giovane agente con tono sdegnato.
Il viso di Tony si illuminò, dopo la consapevolezza di quel che aveva appena ammesso Tim, mentre Ziva se lo nascose con le mani e scoppiò a ridere, al pensiero di come Tim si fosse trattenuto tutto quel tempo dall'ammettere i propri sentimenti e, senza volerlo, Tony gli aveva tirato tutto fuori di bocca. Nel frattempo, Tim stava cercando di rimediare alla gaffe che – secondo lui - aveva fatto riempiendo di scuse il collega.
"Quindi per tutto questo tempo stavate spettegolando su me e Gibbs come due donnette dal parrucchiere?! E tu Tim, mi sorprendi! Parlare così del tuo grande amore..." li canzonò Tony con la sua tipica faccia da schiaffi.
"Io non sono una donnetta dal parrucchiere!" si offese Tim. "E non sei... il mio grande... amore" abbassando infine lo sguardo dall'imbarazzo.
"Si che lo sei, se ti lasci trasportare dalla malizia di questa donna!" gli rispose a tono il collega indicando Ziva.
"E ora io che c'entro?" chiese Ziva facendo l'offesa e nasconcendo il sincero divertimento che stava provando.
"C'entri eccome mia cara! Siete sempre tu ed Abby a fare supposizioni maliziose sui maschi della casa!"
"I maschi della casa? Quali maschi e quale casa?"
"Me, Tim e Gibbs! I maschi dell'NCIS! Per non nominare Ducky e Palmer..."
disse, rabbrividendo al solo pensiero dei due medici legali coinvolti in relazioni o tresche gay.
"Oh, ma per favore! Se Tim sembra ancora un bimbo in fasce e anche una barzelletta sporca gli sembra un porno! Per non parlare di Mr Casanova-Mancato DiNozzo e del Lupo-Solitario Gibbs - che, tra parentesi, secondo me è più legato al gioco di carte di quanto non dia a vedere! Ducky e Palmer non parliamone neanche..."
"E sentiamo allora, quale sarebbe questa scommessa, Miss Cecchino David?" disse Tony ridendo all'allusione della donna. Il verbale giaceva aperto sul tavolo, ormai completamente dimenticato.
"Che tu baci Gibbs e lui risponda a dovere al bacio, ecco cosa..." ma fu interrotta dalla porta dell'ufficio che si aprì e un furioso Gibbs ne uscì con un'espressione poco rassicurante stampata in faccia.
"Cosa sta succedendo qui? E' un ufficio o un asilo, questo??" inveì Gibbs cominciando a scendere le scale.
"Niente, capo, stavamo solo discutendo la partita di football di ieri mentre finivamo i verbali."
giustificò immediatamente Tony, cercando di dimostrarsi sicuro persino che il sole fosse rosa, se fosse stato necessario.
"La partita che ieri non c'è stata, DiNozzo?" incalzò Gibbs scendendo l'ultimo gradino.
"Ehhm...Ho la parabola, capo!"
Giusto in tempo, il telefono squillò, impedendo a Gibbs di sotterrare il ragazzo più di quanto non avesse fatto da solo.
"Agente Gibbs, NCIS... Stiamo arrivando." fu la breve telefonata prima che l'uomo si rivolgesse alla sua squadra:
"Cadavere vicino i confini di stato. Ne parliamo dopo."
Come scolaretti i tre agenti scattarono in piedi, ma uno di loro non aveva la sua borsa e la giacca in mano e si avvicinò al 'Grande Capo' con un po' di esitazione.
"Ahhh, capo. Devo parlarle." esordì Tony.
"Che c'è, DiNozzo?" si girò spazientito ad ascoltarlo.
E prima che potesse notare le facce impazienti e nervose di Tim e Ziva, Gibbs ricevette uno schioccante bacio sulla bocca da Tony che lo paralizzò sul posto, la mano del ragazzo a bloccarlo ancor di più dal momento che lo stringeva per i fianchi mettendolo a conoscenza di tutta la contentezza che lo riscaldava nelle parti più intime e che lo contagiava.
Senza che se potesse impedirlo, sentì la lingua di DiNozzo accarezzargli la lingua e il palato, dopo che Gibbs ebbe aperto la sua bocca entusiasta.
Stava perdendo totalmente il controllo del suo corpo e la riprova fu che si trovò a stringere e artigliare la schiena del giovane agente, se non lo era già il fatto che non lo aveva ancora spinto via ringraziandolo col ceffone che si meritava assolutamente. A complicare la situazione ci fu il mugolio di puro piacere che gli sfuggiva ogni qual volta che le loro erezioni si scontravano. La stanza cominciava ad essere sempre più calda, mentre i mugolii si moltiplicavano a dismisura e il fiato c'accorciava come se stessero facendo la maratona di New York.
In tutto questo frattempo Ziva e Tim guardavano la scena con tanto d'occhi, chi per il felice shock d'aver azzeccato sul suo collega e sul capo, chi per la distruttiva gelosia verso l'uomo che amava segretamente da anni che stava baciando il suo capo, visibilmente più vecchio e, diciamolo, anche più brutto!
La scena durò per qualche minuto, coi due piccioncini - appiccicati come con la colla - che si strusciavano sul tavolo del povero Tim, che 'bolliva' di gelosia e nonostante tutto, nascondeva un'erezione dolorosa dentro i pantaloni.
Poi, così come era iniziato, il bacio finì. Gibbs, infatti, si riprese miracolosamente tanto da poter dire con voce roca ma ferma: “Basta, Tony. La regola n. 12, ricordi?”
La reazione generale fu di sorpresa: prima di tutto Tony, che fu accondiscendente all'interruzione del bacio stratosferico che stava condividendo col suo capo-nonchè-amante-segreto; seconda Ziva, che intuì con quella sola frase come Tony e Gibbs dovessero essere amanti da molto prima di quel bacio.
'Non uscire mai con un collega'. Un vero peccato che abbiamo interrotto qua...” mormorò Tony mentre si rialzava poco convinto dalla scrivania e si sistemava i vestiti.
“Ma stasera me lo devi” continuò nell'orecchio dell'altro.
Con un leggero colpo di tosse, Gibbs si ricompose dagli effetti del bacio e, ignorando il suo amante, svegliò il gruppo dalla paralisi generale che il bacio aveva provocato:
“Ve lo devo dire io di muovervi? Lo spettacolo è finito! Andiamo...”
Alle sue parole, come previsto, i due spettatori si destarono e corsero a chiamare l'ascensore.
Senza farsi sentire, Tony si avvicinò a Ziva e Tim e sussurrò loro:
“Mi sembra d'aver vinto.”
“E invece no, perché tu e Gibbs siete amanti da almeno qualche mese. Non può essere che non stiate insieme e che Gibbs abbia fatto finta di niente a quel modo! Non è da lui!” rispose Tim con ardore, anticipando i pensieri di Ziva, che comunque continuò per lui.
“Esattamente. Se Gibbs fosse stato in lui non ti avrebbe dato uno scappellotto ma almeno tre! Se non lo ha fatto, allora cane ci cova!”
Gatta ci cova, non cane! E comunque non stiamo insieme. Semplicemente, non può resistere alle mie doti di baciatore, lui come tutti.” corresse Tony con fare compiaciuto, prima che uno scapaccione risuonasse contro la sua nuca.
“Va beh, cane o gatto è lo stesso!” rise Ziva entrando in ascensore.
“Ragazzi!!” si lamentò il Grande Capo da dietro di loro. Dalla cima della scala, visto da nessuno, il direttore scrutava il gruppo. Una vocina dentro di sé gli chiedeva quando si sarebbe deciso a fare un bel discorsetto generale alla squadra.

END
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > NCIS / Vai alla pagina dell'autore: 321_Featherly piper_123