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Autore: Just a Shapeshifter    27/09/2013    2 recensioni
"Sostava li da una decina di minuti, non poteva farci nulla, lei non c'era più oramai.
Suicidio, all'inizio non ci aveva creduto, Courtney avrebbe preferito farsi uccidere o torturare, piuttosto che togliersi la vita da sola... aveva affrontato situazioni ben peggiori del tradimento, ed era sempre caduta in piedi: perché questa volta no?"

Un Duncan confuso, pentito... pieno di rimorso.
Un Duncan che dovrà lottare ancora una volta coi fantasmi del passato, cercando di superarli una volta per tutte, mettendo a tacere finalmente i dubbi e i rimorsi.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen, Sorpresa | Coppie: Duncan/Courtney, Duncan/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Immobile: Il tuo sguardo su quell'essere era immobile.

Non si accorse nemmeno della lacrima che gli sorpassò la gota, scivolando lungo la mascella, per poi atterrare sul prato.

“Colpa tua.”

Era cambiato nel corso di quegli anni, da quando si era messo con Gwen aveva subito profondi e radicali cambiamenti.
Tanto per iniziare le braccia del punk avevano innumerevoli tatuaggi, tribali su tribali di diverso colore, dragoni cinesi insieme a geishe, o scritte, date... aveva entrambi gli arti colorati, così come il fianco destro, che raffigurava un teschio.
L'aveva fatto una settimana prima, una settimana prima di... di tutto quell'inferno che si era creato: sospirò, ritornando alla realtà e passandosi una mano tra i capelli, totalmente neri ora.
Poco fa una cresta non più verde ma blu regnava fiera sul suo capo, dando al punk un aspetto minaccioso, se combinata con l'effetto che faceva insieme ai propri occhi color acquamarina, richiamando il colore simile, ed il netto contrasto che aveva quell'acconciatura con i tatuaggi. Sparita anche quella, e ora i capelli avevano finalmente un aspetto “naturale”, ed erano liberi di regnare sul capo del ragazzo.
Deglutì questa volta Duncan, frenando le altre lacrime che minacciavano di scendere, mentre fissava quella foto di quella ragazza così fiera, allora... come faceva a non sentirsi in parte, se non completamente colpevole di ciò che era accaduto?

“Ehi Dunc!” Il Piercing si girò, ghignando alla vista della ragazza. Conosceva la sua fama da una notte e via, e lei conosceva la stessa pessima fama del moro. Ghignarono a vicenda, mentre la ragazza dai lunghi capelli neri come la notte si avvicinava a Duncan, il quale ebbe un iniziale ripensamento.
Stava insieme a Courtney da sette mesi oramai, si era lasciato con Gwen alla fine, ma aveva tenuto i tatuaggi, piercing aggiunti e cresta alla moicana blu. Amava la castana, o almeno credeva d'amarla... lei era riuscita alla fine a capirlo veramente, era diventata più flessibile e il ragazzo ne era stato ben contento, e da parte sua si era impegnato a non tradirla, un po' per timore della sua ira, un po' perché alla fine teneva a lei. D'altro canto, non poteva perdersi la nottata più bella dell'anno nel locale più esclusivo di Toronto. Non convivevano i due, non ancora, stavano cercando casa, ed avevano adocchiato un appartamentino niente male in periferia, ma comunque in una posizione ottimale per raggiungere in poco tempo il centro città, e la Perfettina lo aveva adorato fin dall'inizio, cosa che stupì profondamente Duncan, visto che Courtney prima di prendere una decisione importante ci pensava su minimo un centinaio di volte.
Ma quella era una serata importante, il punk era ubriaco e quella ragazza estremamente sexy. Aveva rifilato una scusa del tipo “Court? Sono stanco, ci vediamo domani? Ti passo a prendere alle otto, facciamo colazione al bar e poi ti accompagno al lavoro.” La castana sorrise, abbracciandolo e sussurrandogli un “Si.” Sapeva quanto Duncan odiasse portarla al lavoro, visto che ogni suo singolo collega lo squadrava da capo a piedi, come se fosse feccia umana. Va bene che loro erano detective o avvocati, ma fulminare con lo sguardo un onesto cittadino con un paio di tatuaggi, cresta, piercing e con qualche minuscola macchia sulla fedina penale... suvvia, quello era essere prevenuti...
Ergo ora si ritrovava in quel locale sovraffollato che sparava musica punk a palla e che serviva alcolici su alcolici.

***

“Ma che?” Duncan sussultò nel vedere la sua vecchia “amica” distesa sul suo petto, che dormicchiava beatamente. Riuscì a raggiungere il cellulare sul comodino della ragazza, sussultando nuovamente: le sette e mezza. Balzò praticamente in piedi, riuscendo a non svegliare la mora, che giaceva ora da sola in quel matrimoniale. Si rivestì velocemente, dopo essersi lavato e aprì la pota della villetta, correndo verso la macchina.

Il sangue gli si gelò nelle vene.

Courtney era davanti alla vettura, e lo vide uscire da quell'uscio di quella villa. Trattenne le lacrime, mormorandogli semplicemente un “Duncan sta zitto. Devo andare al lavoro.” Sparendosene poi per le vie, facendo finalmente scorrere le lacrime, mentre correva.
Duncan sgranò gli occhi, inseguendola, ma sfortunatamente perse le sue tracce a metà percorso. Lavoro: stava andando al lavoro. Corse indietro, prese la macchina e si precipitò nel luogo indicato.
Nulla. Esattamente nulla.
Sentì i battiti cardiaci aumentare, mentre imbucava l'ennesima strada, diretto a casa della ragazza.
Ancora nulla.
Ora era nel panico, mentre continuava a cercarla, la ragazza non rispondeva alle sue chiamate, ne ai messaggi.
Il fatto era, che Courtney non era più tornata a casa, ne al lavoro...

***

Sostava li da una decina di minuti, non poteva farci nulla, lei non c'era più oramai.
Suicidio, all'inizio non ci aveva creduto, Courtney avrebbe preferito farsi uccidere o torturare, piuttosto che togliersi la vita da sola... aveva affrontato situazioni ben peggiori del tradimento, ed era sempre caduta in piedi: perché questa volta no?
Un singhiozzo si bloccò nella gola dell'ex punk, che era intento a fissare la foto della ragazza su quella lapide, intento a fissarne i dolci ma decisi lineamenti semi ispanici, intento ad osservare i suoi occhi scuri. “Come puoi averlo fatto, Court?” Sospirò. “Io... é colpa m-mia, lo so m-ma...” Trattenne a malapena un singhiozzo. “P-perdonami Principessa, perdonami.” Altre lacrime scesero lungo le gote del moro, che stringeva i pugni, conficcandosi le unghie nella carne del palmo.
“Non toccherò più nessuna. Promesso... Lo. Giuro. Courtney.”

“Lei vorrebbe che tu imparassi ad amarne una e basta, dice che hai capito la lezione...” Duncan sgranò gli occhi, guardandosi intorno: Che. Diamine. Ci. Faceva. Raggio. Di. Luna. Li?!
“Porto dei fiori a coloro che sono stati dimenticati...” Sussurrò l'albina, poggiando una piccola rosa bianca sulla tomba di una bimba, e su quella a fianco dei suoi nonni. “Lei vorrebbe che tu imparassi ad amare e basta, Duncan...” Ripeté poi.
“Io non ho detto nulla”
“Per me sei un libro aperto, la tua aura parla al posto tuo.”
La biondina sorrise, flebile, poggiando un crisantemo su un'altra tomba.
“E come fai a capire che é questo ciò che vuole...” Duncan esitò un attimo. “L-lei?” Dawn lo fissò, poggiandogli una mano sulla spalla. “Il suo eterno giaciglio emana un piccolo fascio di luce blu/azzurra, sinonimo di calma: ti ha perdonato Duncan... a patto che tu impari ad amare veramente.”
“Non mi stai prendendo in giro, vero?”
“Perché dovrei?”
Duncan sospirò, guardando la tomba della propria ex-ex-ragazza. Gli occhi erano lucidi, ma le labbra sussurrarono un grazie, mentre accompagnava Raggio di Luna a prendere degli altri fiori...


Angolo di M:

Buongiorno/Buon pomeriggio/Buonasera/Buonanotte.
Ed eccoci qui con questa sottospecie di capitolo monco.
Si, so che l'avevo già pubblicato in passato, ma era come raccolta, e non ha riscosso molto successo... così l'ho modificata, e la ripropongo come One-shot.
Spero sia stata di vostro gradimento <3

~M

PS: Si, so che il titolo é abbastanza strano, ma volevo rappresentare i vari stati d'animo del piercing...
“Can I be myself?” “Posso essere me stesso?” con tutto ció volevo rappresentare il cambiamento del punk, perché secondo me -e non solo- in fondo é un cuore tenero.
PPS: Domani pubblico il nuovo capitolo dello Slander Man e con lui le due pagine, lo giuro :3

  
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