"Se non mi guardi tu, chi mi guarderà?"

"Secondo me hai sbagliato, Haz" lo punzecchia Louis con la testa sul petto del riccio. Se ne stanno entrambi sulla terrazza dell'albergo più lussuoso di Los Angeles.
Il vento tipico di quella cittá sferza le loro guance e spettina i capelli troppo lunghi di Harry che ridacchia.
Ridacchia perché la sensazione di una persona come Louis acciambellata sul suo petto nessuno potrá mai capirla. Una persona così schietta e fina, fatta di sguardi e parole difficili da capire, un'anima d'acqua salata nascosta dentro ad un'armatura che sembra essere fatta di cemento. Harry quella corazza l'ha fatta scoppiare, sparire lasciandosi inondare dal mare che custodisce in quelle due iridi gemelle che sembrano essere l'inzio e la fine del mondo del minore.
"Lou" sussurra il riccio tra i capelli fini, sabbia e miele, "Siamo a Los Angeles, io so tutto di questo posto" dice altezzoso.
Louis scoppia a ridere tirandosi Harry più vicino per "E allora questi fuochi d'artificio dove sono?" chiede mordendo poi il collo niveo di Harry che in risposta gli stringe i fianchi.
"Aspetta" sussurra roco il riccio coprendolo meglio con la coperta. Louis si lascia avvolgere e struscia piano il naso contro l'orecchio del suo ragazzo nell'esatto momento in cui un botto squarcia il silenzio e il "Te l'avevo detto" di Harry arriva puntuale, ma Louis é troppo preso dallo spettacolo davanti ai suoi occhi per rispondere.
Le luci pirotecniche illuminano il viso del maggiore obbligando Harry a guardare il sorriso spaccalabbra e gli occhi brillanti di Louis, sono quelli il vero spettacolo.
É rosso come l'amore che prova, verde come la tranquillitá che la pelle di louis gli infonde, giallo come la luce del sole che spera prima o poi carezzerá un loro bacio e poi é azzurro, quello che da tre anni é il suo colore preferito, gli occhi di Louis, il mare che ama e il ghiaccio che odia.
Louis si volta e si accorge dello sguardo lucido di Harry prima di baciarlo e "Nessuno mi aveva mai guardato così" sussurra.
"Ci sarò io a farlo, ogni giorno" giura mentre l'ultimo lampo e botto custodisce il loro bacio.
"Sai che c'è?" chiede il castano che ormai dei fuochi d'artificio se ne frega davvero.
"Dimmi" sorride Harry, perso in lui.
"Non sapevo quanto in realtà fossi perso fino a quando non ti ho trovato e trovarti è stata la cosa piàù giusta che io abbia mai fatto".
"Sei tu la mia bussola Lou, non scordarlo, senza di te io non vado da nessuna parte" e le parole bastano, sono sempre di troppo, per questo i fupchi d'artificio di Los Angeles diventano spettatori di uno dei più bei baci del secolo.