Li vedi spostarsi. Si fanno da parte, quei  bastardi.
Tu irrigidisci i muscoli, preparandoti al peggio. Qualcuno sta scendendo le scale, quelle maledette scale rosse che ti fanno sempre sentire piccolo, davanti a qualcosa di grande che tu non potrai mai capire.
Quel qualcuno sono due persone. Si fermano e tu riesci a vederne le sagome, visto che il viso  è completamente oscurato. La figura a destra è più bassa, mentre l’altra a sinistra è un poco più alta di te.
Astral mi si avvicina.

Oh, se lo avessi  saputo allora… Lo avrei guardato negli occhi e lo avrei costretto a dirmelo. Perfino ora mi sento uno stupido a non averci pensato. Erano così uguali… così tremendamente e dolorosamente uguali.

La figura più bassa  esce alla luce.
E il tuo cuore fa un balzo.
Rio.

Che brutto ricordo guardarla. Non la riconoscevo. Il bel viso era nascosto da una maschera, mentre erano liberi solo gli occhi, glaciali.

-Rio…- sussurri.
No, no.
Se la creatura davanti a te è Rio, allora l’altra è…
Il riflesso rosso delle rocce lo investe.
Shark.

Oh, che dolore! Quando lo vidi, mi si ruppe qualcosa dentro. Quello che vedevo non era lo Shark che conoscevo. Il  corpo e il viso, come quelli di Rio, erano diversi, simili in tutto e per tutto a quelli degli altri bariani. Non era lui. Ed era questo a farmi male.

I suoi occhi ti scrutano, in attesa di una qualche reazione.
Ma tu rimani fermo, mentre senti gli occhi di tutti puntati su di te.
-Shark…-.
-SHARK!- urli, mentre l’eco della tua voce si perde tra le rocce.
Lui non ti risponde, gli occhi inespressivi come un pezzo di marmo.
No, no, no!
PERCHE’?
PERCHE’?
PERCHE’?
Grida così il tuo cuore, mentre osservi il mostro che è diventato quello che consideravi fino a qualche secondo fa il tuo migliore amico.
Senti le ginocchia che ti tremano, le mani ti sudano, senti caldo.
-Non può essere! Quelli non sono Shark e Rio! Non può essere!-.

Quanto ci avrei voluto credere, in quelle parole. Lo volevo con tutto me stesso. Ma dentro di me, sapevo che era una bugia. Un’orrenda e patetica bugia. E io non sono mai stato bravo a mentire.

-Shark!-.
Il cuore ti batte così forte che temi possa uscirti dal petto.
Lui non ti risponde, continua a fissarti, mentre una lacrima gli solca la guancia.
E allora la senti. Arriva dal profondo del tuo cuore, sale e ti arriva nella gola, trapela dalla tua voce.
-Shark! Rispondimi cazzo!-.
La rabbia.

Non ero in me. La sentivo, mi divorava l’animo. Ma non era solo la rabbia a guidare le mie parole. No, c’era di mezzo anche il senso di colpa. Non ero stato vicino a Shark e Rio. Li avevo abbandonati, nella mente il solo pensiero di ritrovare Astral. Li avevo lasciati soli. Era anche colpa mia se ora erano dei mostri.

Un’altra lacrima. Ma questa volta è la tua di guancia a esserne rigata. Ti senti male, Astral ti guarda con preoccupazione mista a tristezza.
Perché, Shark?
Perché Rio?
-PERCHE’???- urli. E lo ripeti una, due, tre volte, nella speranza che ti arrivi una risposta.
Silenzio. Solo silenzio, rotto dalle tue urla disperate.
Gli sguardi dei bariani scorrono su di te, alcuni disgustati, altri crudelmente soddisfatti.
Ma tu li ignori, e lo guardi negli occhi. Cerchi di trovare un segno, qualcosa che ti ricordi il vero Shark.
Niente. Solo un’immensa tristezza.
E mentre Astral apre un portale per riportarvi sulla Terra, tu rimani lì, a fissarli.
A fissarlo, mentre un’altra lacrima scende dai tuoi occhi.
Il portale si sta chiudendo.
Astral ti prende con delicatezza per le spalle e ti spinge dentro.
E mentre l’immagine di Shark e Rio scompare, un’altra lacrima ti bagna il viso.
Perché?
PERCHE’?
 

Allora... non so bene da dove mi sia uscita questa storia. Oggi ho visto l'episodio in cui Shark e Rio diventano dei bariani e volevo scrivere quella che secondo me sarebbe potuta essere la reazione di Yuma. Questa è la mia one-shot, spero che vi piaccia! Recensite per favore!
BennyloveAstral
ps= Se qualcuno è interessato, pubblicherò il settimo capitolo della mia fanfiction "Il segreto dei cinque mondi" lunedì sera.