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Autore: StruckedGirl    27/09/2013    5 recensioni
«Perché indossi le mie mutande rosse?»
«Mmh...sono comode e il loro colore mi attrae particolarmente, mi ricordano il sangue»
«Vai a comprar- aspetta, COSA!?» esclamò sorpreso John dalle parole appena pronunciate dal detective.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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    Prima della storia: E' la prima volta che scrivo prima di mettere la storia e non dopo, ma è anche la mia prima Johnlock, yay! One-shot scritta in classe dopo il mio primo esame. Uno dei tanti vantaggi di essere l'unica italiana in classe: scrivere qualcosa in italiano che nessuno, nemmeno la prof., capirà! Un altro vantaggio è insultare in italiano così che nessuno ti capisce, ma comunque tornando alla storia...Non c'è niente da dire, leggete e basta e molto probabilmente mi ri-incontrete alla fine XD No scherzo, non vi assillo. Buona lettura!
 

RED PANTS MONDAY

Londra, Lunedì 12/06/2013, 3.30 p.m

221b Baker Street.

 

John Watson, arrivato davanti la porta del piccolo appartamento, udì il rumore di un'arma da fuoco, più precisamente una pistola. Scosse la testa esasperato, immaginando già cosa il suo coinquilino stava facendo in quel piccolo appartamento.

Infilò la chiave nella serratura dorata e la girò verso sinistra, la serratura scattò e la porta si aprì.

«CHE NOIA!» udì appena varcò la soglia.

Il suo coinquilino, nonché compagno, Sherlock Holmes se ne stava in piedi in mezzo al piccolo salottino con addosso solo un paio di mutande rosse.

Il moro puntò la pistola, che teneva saldamente nella mano sinistra, davanti a se mirando al muro e dopo pochi secondi sparò.

Watson si avvicinò al tavolino in mezzo al salotto per spostare la busta della spesa.

Holmes sparò un altro colpo.

«Sherlock...» disse con tono esasperato, stanco del comportamento del moro che andava avanti da ormai due giorni.

«E' mai possibile che in una città grande come Londra tutti abbiano una vita perfetta e felice!?» chiese il detective a se stesso.

«Sono tornato se non te ne sei accorto» disse John, ma Sherlock continuava a parlare, lasciando eccheggiare nell'aria le parole del coinquilino.

«Ho assolutamente bisogno di un caso» continuò il moro, con un tono che sembrava più diretto a se stesso che al biondino di fronte a lui.

«Ho comprato il latte...» cercò di dire Watson, ma altre parole di Sherlock vennero pronunciate sulle sue.

«La mia mente non può rimanere inattiva per tutto questo tempo, deve lavorare o va in tilt» continuò a spiegare, massaggiandosi le tempie con movimenti circolari delle due dita.

«Quelle sono le mie mutande rosse?» chiese il biondo avendo ora riconosciuto l'attuale abbigliamento del detective. Aveva di certo notato che era solo in mutande ma solo dopo che le ebbe osservate attentamente, le riconobbe. Quelle mutande erano sue e chissà quante volte l'aveva indossate il detective senza che Watson lo sapesse.

Comunque, come se John non avesse pronunciato quelle parole, Sherlock continuava il suo discorso sopra le parole del compagno.

«E' una settimana che non avviene un omicidio, è impossibile. E' passata la voglia a tutti di uccidere qualcuno!? Altra cosa impossibile, chiunque vuole-» Questa volta fu interrotto dalle parole del biondo che finalmente furono udite dalle sue orecchie:

«Perché indossi le mie mutande rosse?»

«Mmh...sono comode e il loro colore mi attrae particolarmente, mi ricordano il sangue»

«Vai a comprar- aspetta, COSA!?» esclamò sorpreso John dalle parole appena pronunciate dal detective.

«No, non andrò a comprarne un altro paio, non sarebbero come queste...e poi non pensi che mi donino?» chiese Sherlock alzando un sopracciglio, ignorando totalmente l'esclamazione dell'uomo davanti a se.

«No, cioè sì, ma sono miei! Almeno chiedimi il permesso!» disse Watson alzando un dito e indicandolo.

«Oh John, mica me li mangio, e non fare l'egoista, sbaglio o sei stato tu a dire che dovevamo condividere tutto?» disse il detective posando la pistola sul tavolino in mezzo al salotto e si andò a sedere sulla poltrona.

«Sì, s-sono stato io» disse il biondo «ma non intendevo anche la biancheria intima» continuò.

La risata di Holmes riempì il silenzioso salottino dove stavano “litigando”

«Oh mio caro Watson, con la parola “Tutto” il mio cervello capisce che condividiamo qualsiasi cosa, compresa la biancheria. Potevi specificare dicendo “Tutto tranne la mia biancheria intima”»

«Era sottinteso»

«O pensavi che non sarebbe mai accaduto» affermò Sherlock, che ovviamente aveva ragione.

«Ho comprato il latte, come mi ave-»

«Non cercare di cambiare discorso» disse Sherlock con tono di rimprovero.

«Okay, è vero, non pensavo che sarebbe successo» disse il biondo mettendosi le mani sui fianchi e piegandosi un po' più avanti per guardarlo meglio.

«E poi perché ci tieni tanto? Tranquillo li rimetterò a posto»

Dopo quelle parole nella stanza ci fu silenzio, Un silenzio noioso, non imbarazzante, un silenzio quasi inutile. Si udiva solo il rumore delle auto e dei passi delle perso che continuavano a vivere la loro vita normalmente. Il silenzio, che stava annoiando ancora di più il detective, fu interrotto proprio da lui:

«Ma se proprio ci tieni puoi levarmeli tu ora?»

Il biondo lo guardò sbalordito, a bocca aperta.

«Guarda che non provo vergogna a stare in casa nudo!» continuò Holmes.

John si ritirò nella sua stanza, cercando di ignorare del tutto le parole appena pronunciato dal moro, ma non poteva negare di essere diventato rosso fino alla punta delle orecchie.

 


 


Ringrazio voi che avete letto e ora state leggendo questi inutili ringraziamenti. Ringranzio chiunque recensirà e chiunque metterà questa cosa nelle preferite (cosa molto improbabile ma si vedra), nelle ricordate o nelle seguite. Vi ringrazio perché ogni piccolo lettore, anche quello silenzioso, mi dà la giusta autostima per continuare a scrivere e migliorare! Grazie mille per aiutarmi a fare ciò.
Un ringraziamento speciale a LuciaDeetz, aspettate dov'è? "LUCIADEETZ, LUCIA DEETZ è RICHIESTA QUI!" ah, eccola - http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=114161 - che ha la santa pazienza di sopportarmi su skype e che in questo speciale evento ha corretto qualche piccolo errorino e mi ha confermato che non c'è traccia di OOC. Ma La cara LuciaDeetz non ha fatto tutto da sola, ebbene anche la mia carissima amica (we, anche LuciaDeetz lo è, non fraintendetemi) e compagna di disavventure -và, chiamiamola così- ValeDowney....ho detto VALEDOWNEY che non c'è mai su EFP, e andiamo VALEDOWNEY! oh, eccola - http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=192629 -  ha aiutato durante il corso di questa storia facendomi notare qualche errorino. 
Grazie mille, mie prode paladine, per avermi aiutato nella mia prima esperienza nella fandom Sherlock(BBC)
Ringrazio di nuovo voi lettrici! Grazie per aver dedicato al vostro tempo a sta cosa (tanto per essere grammaticalmente corrette)
Vabbuò, mò ve lascio, sciau u.u

 

 

  
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