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Autore: dafnezahik    28/09/2013    0 recensioni
udire tutti i giorni le splendide onde del Mar Egeo frastagliarsi sulla costa nasconde la pericolosità di cosa può insidiarsi nel cuore delle profondità marine. quel segreto celato dal mare sussurrerà, prenderà orribili decisioni e cambierà per sempre il corso della vita di Damian.
questo ingenuo ragazzo greco riuscirà mai a scoprire che cosa si cela tra quelle onde di paura?
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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i raggi del sole che sorgevano sull'orizzonte del Mar Egeo entrarono in una piccola casa dell'isola greca di Hydra.

 un raggio raggiunse il volto di Damian ancora assonnato. come sempre i suoi vivi occhi color nocciola si fecero spazio tra le ciocche castane che li coprivano per poter vedere il panorama mattutino della finestra. l'odore salino gli pervase i polmoni e quel venticello fresco del nord annunciava alla Grecia che era tempo anche per lei di andare in un mite inverno. al di fuori della finestra non poteva non ammirare abitudinariamente la spuma di mare che si frastagliava tra gli scogli scuri producendo quel suono rasserenante che annunciava l'inizio della giornata di un giovane pescatore.

il risveglio fu aiutato dal profumo del formaggio che la madre Iris. Iris era una brava madre nonostante il suo corpicino molto esile era una donna forte e bella. Grazie a suo marito Arethas,un brusco pescatore, potè far ereditare la sua sciupata chioma bruna, un tempo meravigliosa a sua figlia Artemis . una ragazza furba scaltra che a causa della perdita della vista da piccola imparò a godere di ciò che riceveva con gli altri sensi vedendo forse più di quello che un paio di occhi possano mettere a fuoco. i suoi capelli lunghi e ondulati come il mare poco dopo la tempesta facevano invidia a qualsiasi fanciulla del paese con la quale purtroppo non ebbe alcuna amicizia.
Damian ammirava ancora gli scogli sperando un una prosperosa pesca quando vide la sorella orientarsi col tatto vicino a uno scoglio aguzzo che a contatto con le onde rabbiose del mare la bagnavano facendola ridere. Voleva sentirsi come le altre. Voleva poter comportarsi come una ragazza normale completamente abile e come sempre anche quella mattina uscì la mattina presto e si mise a raccogliere le conchiglie lasciate dalle onde tra le crepe degli scogli più vicini a riva.  Accortosi di quel solito pericolo Damian  scattò in piedi sul letto slanciando in alto il suo corpo con abbastanza muscolatura da poter lanciarsi per la finestra e correre verso Artemis a ridosso degli scogli. La prese per un braccio e la tirò sull’ erba facendola cadere. Come sempre stava parlando al mare, un atto che Damian lo vedeva come un gesto per carenza di amicizia ma non lo disse mai a nessuno per paura cedettero Artemis pazza.
Era sconcertato di questo continuo comportamento che poteva metterla in pericolo. Ma questa volta aveva oltrepassato il limite e per furia le urlò


--smettila di fare così!! Smettila!! Non vedi non potrai mai essere certa di non cadere!! Ti prego smettila!!
 
e per istinto le strinse il braccio più forte tirandola in piedi portandola a dover guardare a vuoto nella sua direzione nella speranza che anche senza la vista potesse intuire la sua espressione severa e determinata. Lei rispose con un sorriso e quasi con un sussurro gli diede la medesima risposta.


--lei mi darà la vista se le starò vicina

Parlava del mare quasi come se fosse una figura femminile. Damian come sempre si rassegnò e non insistette. la portò a far colazione.
Iris e Arethas erano a tavola ormai abituati al comportamento della figlia causando una totale assenza di stupore sui loro volti. La colazione fu breve e poco nutriente con la carenza di soldi non potevano pretendere più di quello ma che a loro bastava.
Damian come sempre si alzo con stizza sa tavola salutando tutti di fretta per andare a casa di suo fratello maggiore colui con quale la famiglia non aveva più legami. Era diventato da anni ormai un uomo violento ossessionato dal picchiare sua moglie che doveva sopravvivere ai lividi provocatole da quell’ uomo dipendente dall’ alcol. Achaikos non si faceva mai trovare in casa alla visita del fratellino. Come per tutti gli altri lo considerava poco meno che un ragazzino ingenuo non degno d’avere legami di sangue con lui. Elecre, sua moglie aspettava tutte le mattine Damian per salutarlo e poter parlare con qualcun altro che non fosse il brusco consorte. Quella mattiana però non la trovò sull’uscio della porta.
  
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