Riflesso di una fiamma negli occhi

#1 The secret of despair;
Fine aveva sempre pensato che il Natale fosse una festa felice, piena di gioia, ma questa volta si era dovuta ricredere.
Guardava il cielo plumbeo e gelido protetta da una spessa barriera di vetro. Non pensò nemmeno di guardare l'ora, sapeva che era tardi, terribilmente tardi; ormai Shade non sarebbe più venuto. Dopotutto come avrebbe potuto sprecare un giorno così speciale con lei?
Decise di uscire fuori per respirare l'aria di una giornata per quasi tutti felice. Faceva freddo. Fine alzò lo sguardo al cielo, non riusciva a vedere la fine di quello spazio infinito, sembrava quasi che avesse un oceano sopra la testa. Non sapeva se per una strana coincidenza o per destino, una goccia di quel mare le arrivò agli occhi e scese lenta e fluente, rigandole lo zigomo, poi la guancia e infine si fermò per un momento al confine tra mento e collo. Poi lentamente si staccò dalla sua pelle calda e precipitò sull'asfalto, in quel breve tragitto di poco più di un secondo, la lacrima si congelò - chissà perché - e ciò che toccò il terreno non fu una gocciolina salata, ma un qualcosa di bianco e freddo, tremendamente gelido.
«Un fiocco di neve» sussurrò Fine dando inizio ad una lenta sinfonia di gocce ghiacciate.

#2 Her lips are like summer;
Quella ragazza appariva e scompariva come il sole in una giornata autunnale. I suoi capelli ricordavano tanto il fuoco e le foglie bruciate dal freddo e così erano i suoi occhi, delle fiamme guizzanti che si posavano curiosi su ogni cosa. Ma c'era una cosa che la distingueva da una giornata d'autunno: le sue labbra.
Per una scommessa Shade aveva assaporato quelle labbra e in quell'esatto momento in cui sentì il calore invadergli il corpo, capì che le labbra di Fine non erano fredde e delicate. Il loro sapore ricordava il mare, quel sapore salato, ma allo stesso tempo dolce di una marmellata. Un sole che con i suoi raggi ti rallegrava la giornata, che ti accarezzava la pelle come un petalo di rosa.
Ed eccola un'altra volta, correva come una bambina su un prato verde a piedi nudi, inseguendo una farfalla, la sua bocca formava una mezza luna.
E Shade ne era sicuro, le sue labbra non erano l'inverno, erano l'estate.

#3 Made of porcelain;
Era forte. Lo era sempre stato, ma quando era con lui quasi per magia il suo corpo, la sua pelle, da acciaio, si trasformava in porcellana. Fine lo vedeva ballare con altre dame della corte e il suo cuore si fermava, sotto quel vestito di merletti, il petto le faceva male e quelle erano emozioni che non poteva rivelare, che non poteva ammettere a nessuno, tranne che a sé stessa. E purtroppo lei se n'era già accorta da molto tempo, quei suoi occhi oltremare, i suoi capelli morbidi al profumo di malva e quel suo volto perfetto sul quale alloggiava un sorrisetto misterioso, la stavano facendo impazzire o forse no, era già impazzita.
La sua mente provava a sistemare tutte quelle emozioni al posto giusto, ma questo lento declino era appena iniziato e la fine era lontana, molto lontana, così lontana che non riusciva a vedere la fine.
E poi ecco la crepa sul suo cuore.
«Ti va di ballare?»
Fine aveva deciso di accettare l'idea che si stava frantumando nei suoi occhi così blu.

#4 Lonely as a cloud;
Certe volte Fine pensava a come era la vita di una nuvola. Fluttuare sopra colline, vicino ad un lago, accarezzando alberi, danzando insieme al vento. Facevi tutto questo da sola, sola, senza amici, vagavi per tutta la vita senza una meta, senza un traguardo, portando tristezza alla gente. Quando uno sguardo si posava su di te, automaticamente una smorfia di dispiacere si dipingeva sul volto di qualcuno.
«Sarebbe orribile essere una nuvola» disse.
«Secondo me invece sarebbe bellissimo», Fine, al suono di quella risposta sorrise. «Saresti la figlia della Terra e dell'Acqua, la beniamina del Cielo. Visiteresti il mondo, trasportata dal vento, saresti sempre al di sopra della pioggia, al di sopra della tristezza. Come un fantasma cambi forma, ma non ti spezzi. Non muori mai».
Lo sguardo acceso di Fine si posò su quello scuro di Shade e quest'ultimo si sedette di fianco alla ragazza.
«Prova a guardare il lato positivo delle cose ogni tanto, principessa».

#5 A woman, not a girl;
Mentre sua sorella le acconciava i capelli - forse più entusiasta di lei, Fine pensò che - anche se non lo aveva mai detto apertamente - sin da piccola aveva sempre sognato il suo abito da sposa. Con pizzi romantici, delicati nastri di seta e perle sparse un po' dappertutto, oggi l'avrebbe finalmente indossato e avrebbe fatto rimanere Shade a bocca aperta, questo è quello che Rein continuava a ripetere mentre inseriva una coroncina d'argento tra la zazzera color ciliegia.
Elsa entrò nella camera e guardò con gli occhi lucidi Fine, confessando di vedere ancora il riflesso della sua bambina giocare a nascondino e abbracciarla ogni qual volta che le preparava la sua torta preferita. Ed era inevitabile che iniziasse a piangere, così come Rein - che cercava in tutti i modi di nasconderlo con diversi sorrisi, rigidi, ma allo stesso tempo pieni di gioia e commozione. Anche Fine cercò di nascondere le lacrime ad ogni costo, ma alla fine cedette e si buttò tra le braccia della sorella e della madre, le sue migliori amiche.

Mentre Fine camminava verso l'altare e verso Shade, quest'ultimo capì che davanti a lui non c'era più una bambina, ma una donna, una donna bellissima.